CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 189

MOZIONE URAS - LANZI - SERRA sulla situazione della portualità in Sardegna, con particolare riferimento alla crisi occupazionale e di attività del Porto di Cagliari.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che la portualità in generale e nell'ambito del Mediterraneo rappresenta un settore in fase di notevole rafforzamento, sia sotto il profilo della prospettiva di sviluppo del traffico marittimo, anche per affiancare ed eventualmente sostituire parte del trasporto via terra (ruota o rotaia), sia sotto il profilo dell'evoluzione tecnologica dei vettori impiegati e delle strutture di carico e scarico in banchina;

CONSIDERATE:
- la grave esclusione patita dalla Sardegna sugli interventi previsti per il progetto delle Autostrade del mare che rappresenta una occasione mancata per il porto della città di Cagliari, ma anche per gli altri porti sardi (Oristano, Arbatax, Olbia, Portotorres, Portovesme);
- la crescente competitività del sistema portuale nel bacino del Mediterraneo, ove insistono situazioni notevolmente diverse in ragione delle economie e delle normative dei differenti stati, nelle quali intervengono fattori di minor costo a fronte di una grave carenza sul piano dei diritti al salario equo e alla sicurezza, ai limiti massimi di orario di lavoro, alle garanzie ambientali, alla qualità dell'insieme dei servizi e delle prestazioni;
- le importanti potenzialità del trasporto merci, in particolare quelle relative al Porto canale di Cagliari, da gestire in un ambito di sistema con le altre realtà nazionali ed internazionali, in funzione del raggiungimento dei limiti massimi di traffico, valutati in 6 milioni di container/anno (purtroppo limiti ancora molto lontani se si pensa che nel 2006 si è registrato un numero di 700.000/container con l'intervento di due soli gestori);
- la necessaria convergenza istituzionale tra Regione e autonomie locali, province e comuni direttamente interessati, per la diversificazione dell'offerta portuale, da quella merci, con particolare riferimento al traffico container, a quella delle navi da crociera e alle imbarcazioni da diporto, anche di dimensioni importanti, a quella del trasporto passeggeri in regime necessario di continuità territoriale e in funzione turistica;
- che tale convergenza istituzionale interessa particolarmente, ma non in via esclusiva, la realtà del capoluogo della Regione in relazione alla qualità del sistema portuale e alle potenzialità del complesso sistema dei trasporti (porto, aeroporto, ferrovia, strade) che richiede la definizione di adeguati spazi e servizi destinati alla intermodalità come uno degli strumenti principali del rilancio complessivo del Porto di Cagliari e del connesso sistema di collegamento interno, da e per la Sardegna;

CONSIDERATE, inoltre:
- la grave crisi occupazionale e le imponenti difficoltà patite dalle cooperative di lavoro portuale sorte a seguito della legge n. 84 del 1994 e ai fini stabiliti nell'articolo 17 della medesima legge che attribuisce, in regime di monopolio, l'integrazione di manodopera necessaria all'esecuzione dei soli servizi portuali (imbarco e sbarco merci, stivaggio, disistivaggio, rizzaggio, derizzaggio, stoccaggio e conduzione di mezzi di sollevamento e altre macchine operatrici), con attenzione specifica ai Porti di Cagliari e Arbatax, che subiscono in modo particolare gli effetti della attuale crisi di mercato e le devastanti conseguenze della riduzione di traffico;
- la necessità di sviluppare ulteriori attività nautiche, con contenuto di attività portuale, iniziative e progetti specifici di potenziamento dell'insieme dei lavori portuali, anche a fini di rilancio delle predette cooperative di lavoro portuale e in funzione della garanzia di piena occupazione per i lavoratori e i soci lavoratori delle stesse cooperative e dell'insieme delle imprese che insistono nell'ambito portuale,

impegna la Giunta regionale

1) ad informare il Consiglio regionale sullo stato di attuazione dei programmi e dei progetti di intervento per il potenziamento, anche infrastrutturale, dei porti sardi, con particolare riferimento a quello di Cagliari, in relazione alla necessaria integrazione delle differenti funzioni di traffico (container, merci in genere, passeggeri, navi da crociera, imbarcazioni da diporto anche di cabotaggio importante);
2) a convocare una specifica conferenza di servizio, con la partecipazione della provincia, del comune, dell'autorità portuale e nel caso del Porto di Cagliari del CASIC e della SFIRS, finalizzata alla definizione di immediati strumenti di intervento, anche finanziario, destinati a sostenere, in particolare, le cooperative di lavori portuali sorte a seguito della legge n. 84 del 1994 e ai fini stabiliti nell'articolo 17 della medesima legge, e a garantire piena occupazione anche ai lavoratori del sistema delle imprese già operanti negli ambiti portuali;
3) ad individuare, nell'ambito del piano regionale dei servizi e delle politiche del lavoro e per l'occupazione, un sistema di formazione ed integrazione al reddito, da destinare prioritariamente ai lavoratori portuali in regime di ammortizzatori sociali e a quelli impegnati in attività di aggiornamento funzionale alla riqualificazione professionale e all'acquisizione di nuove capacità di lavoro connesse ad innovazioni tecnologiche o alla diversificazione delle attività di servizio;
4) a definire, in apposita iniziativa di confronto con tutti i soggetti istituzionali, sociali e politici, una ampia strategia di sviluppo della portualità in Sardegna, a partire dal forte potenziamento, anche strutturale, del Porto di Cagliari, che consenta di intervenire tramite adeguati strumenti di liberalizzazione fiscale (zona franca) negli ambiti portuali e negli spazi di servizio intermodale, e con un idoneo sistema di aiuti finalizzati, notificati e concordati in ambito europeo, per garantire alle isole europee e alla loro portualità condizioni pari di concorrenza con i siti di paesi extraeuropei, che fondano la loro competitività sulla riduzione dei diritti al salario equo e alla sicurezza nel lavoro.

Cagliari, 10 luglio 2008