CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 186

MOZIONE LADU - MURGIONI - GALLUS - LA SPISA - VARGIU - CAPELLI - ARTIZZU sui disagi causati alle marinerie sarde e ad altre realtà produttive dall'impennata del prezzo del greggio.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- in assenza di fonti alternative valide e meno dannose per la salute del globo, l'andamento del prezzo del greggio sta determinando condizioni di grave disagio in tutti i paesi industrializzati che alimentano il funzionamento dei loro apparati produttivi con questo bene prezioso;
- in particolare, tutta l'Europa è pervasa da una serie di iniziative e manifestazioni che pongono l'accento sulle difficoltà legate al prezzo del gasolio il quale, per effetto dei continui rincari, ha raggiunto livelli ormai economicamente insostenibili;
- una delle categorie maggiormente colpite da questi aumenti incontrollabili è quella degli armatori del settore ittico;
- perfino a Bruxelles, sede della Commissione europea, si sono verificati violenti scontri in piazza tra i rappresentanti delle marinerie, esasperati dal continuo aumento del prezzo del gasolio che sta ponendo a serio rischio le loro attività, e la polizia;

CONSIDERATO che:
- la situazione in Sardegna assume una particolare rilevanza in quanto, oltre alle croniche insufficienze di servizi e infrastrutture, si aggiunge la particolare condizione di insularità che contribuisce ad aggravare, per via dell'elevato costo dei trasporti, il prezzo di mercato del nostro prodotto ittico, determinando condizioni di minor guadagno per i nostri operatori;
- proprio in questi giorni tutti i pescatori della Sardegna hanno dato vita a manifestazioni di protesta e, in particolare, gli appartenenti alle marinerie di Olbia, Golfo Aranci, Cannigione, Santa Teresa, Orosei, Cala Gonone ed altri, si sono ritrovati presso il porto di La Caletta di Siniscola per manifestare pubblicamente e pacificamente la condizione di grave disagio e la sofferenza economica del settore, in assenza di interventi idonei atti a sostenere le loro attività;

RILEVATO che:
- il perdurare di questa incresciosa situazione è destinato, nel breve periodo, a determinare la chiusura di molte imprese operanti tradizionalmente nella filiera del settore in argomento;
- l'azione di lotta portata avanti dagli operatori sta provocando ripercussioni immediate nei diversi mercati sardi, da qualche giorno privi di pesce fresco, creando un collasso di tutto il circuito di distribuzione di questa insostituibile risorsa alimentare;
- tali azioni di lotta se, così come facilmente prevedibile, proseguiranno sono destinate a creare seri intralci al traffico marittimo della Sardegna proprio nella delicatezza del momento in cui si apre una stagione turistica già pregna di tantissime e ben note difficoltà intrinseche;

EVIDENZIATO che:
- paradossalmente, gran parte del greggio in Italia viene trattato nella raffineria di Sarroch e, per tale motivo, l'Isola paga un "pedaggio ambientale" elevato senza ottenere un'adeguata compensazione per gli operatori economici e i semplici cittadini sardi sul prezzo della benzina;
- sul prezzo finale della benzina incide notevolmente tutto il gravame di imposte e tassazioni, in primis le accise sui carburanti, che fanno schizzare alle stelle il suo costo al dettaglio;
- la Sardegna, isola più periferica del Mediterraneo, ancora non ha avuti riconosciuti dallo Stato centrale e dall'Unione europea gli aiuti concessi alle zone ultraperiferiche e insulari atti a colmare il gap economico e sociale derivante da questa particolare condizione geografica;

ATTESO che la Commissione europea rifiuta di concedere aiuti al comparto della pesca, in quanto contrari alle norme sugli interventi per i finanziamenti pubblici;

PRESO ATTO della totale inerzia di iniziative dell'Esecutivo regionale,

impegna la Giunta regionale

1) ad intervenire presso la SARAS per promuovere un accordo con la Regione teso al riconoscimento, da parte dell'industria, di un prezzo politico del carburante in Sardegna sia per gli operatori dei settori produttivi che svolgono le loro attività attraverso il consumo di combustibili (come per il settore peschiero), sia per i cittadini residenti nel territorio regionale;
2) alla luce della considerazione che lo Stato centrale sta impegnando ingenti risorse finanziarie per abbattere l'isolamento della Sicilia attraverso il ponte sullo Stretto, a richiedere con urgenza un intervento del Governo centrale, previa adozione di una legge obiettivo speciale per la Sardegna, per determinare misure di compensazione economiche, fiscali, e per il miglioramento dei servizi e delle infrastrutture atte a colmare le condizioni di mancato sviluppo determinate dall'insularità.

Cagliari, 6 giugno 2008