CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAMozione n. 169
MOZIONE FLORIS Mario - LA SPISA - ATZERI - ARTIZZU - LADU - VARGIU - CAPELLI - PITTALIS - GIORICO - DIANA - PISANO - CASSANO - RASSU - CONTU - PETRINI - RANDAZZO Alberto - RANDAZZO Vittorio - CAPPAI - LIORI - MILIA - GALLUS - SANJUST - LOMBARDO - CHERCHI Oscar - MANINCHEDDA - FARIGU - MURGIONI - MORO - SANNA Matteo - AMADU - MARRACINI - LAI Renato sulle iniziative urbanistiche ed edilizie della Regione nel compendio di Tuvixeddu in Cagliari, sulle gravi responsabilità politiche e giuridiche della Giunta regionale, sanzionate dal TAR Sardegna e sulla istituzione di una commissione speciale di inchiesta.
***************
IL CONSIGLIO REGIONALE
in data 19 ottobre 2007 è stata presentata, su iniziativa del Consigliere regionale Floris Mario, l'interrogazione n. 1049/A, con richiesta di risposta scritta, al Presidente della Regione ed agli Assessori regionali della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e degli enti locali, finanze ed urbanistica, con la quale si affermava quanto segue:
- premesso che da notizie stampa si è appreso che la Regione - non si comprende bene quale dei suoi uffici - avrebbe presentato al Comune un piano di utilizzo edificatorio di presunta valorizzazione del Colle di Tuvixeddu redatto dall'architetto Gilles Clèment;
- appreso che, così facendo, la Regione, nella responsabilità del suo legale rappresentante, avrebbe violato, tra l'altro, diritti della altrui proprietà tutelati da principi costituzionali e da leggi specifiche che attribuiscono ai soli titolari, o loro delegati, l'utilizzo edificatorio e di trasformazione delle aree disponibili secondo la normativa vigente;
- valutato che la pubblica amministrazione, nell'utilizzo a qualsiasi fine pubblico, è legittimata ad intervenire direttamente solo previo esproprio delle aree in questione nelle forme e con gli strumenti previsti dalla legge e che altrimenti qualsiasi intervento si configurerebbe come un abuso e atto illegittimo, con gravi danni possibili a carico del pubblico erario;
- tenuto conto che non si ha conoscenza delle modalità e dei costi di affidamento dello studio preliminare e della progettazione, come descritta dalla stampa, all'architetto Clèment, se cioè ciò sia avvenuto per concorso di idee o gara nei modi e nei tempi previsti dalla legislazione vigente, con riserva di ogni altra iniziativa ispettiva consentita;
- si chiedeva di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica perché fornissero ogni possibile chiarimento e gli eventuali atti relativi posti in essere in ordine al concorso di idee o all'incarico affidato per:
1) gli studi e progettazione di utilizzo del Colle di Tuvixeddu all'architetto Gilles Clèment;
2) i costi previsti per realizzare l'intervento ed a quale parte di bilancio sono stati imputati;
3) eventuali trattative o accordi con la proprietà previsti per legittimare l'intervento regionale;
4) il rispetto delle procedure e delle competenze previste dalla legislazione urbanistica e paesaggistica vigente;
5) gli accordi intercorsi con il Comune di Cagliari che ha competenza diretta nella pianificazione e valorizzazione del suo territorio;
TUTTO CIÒ PREMESSO, e tenuto conto che, con lettera prot. n. 7265 del 20 dicembre 2007, il Presidente della Regione ha trasmesso al Presidente del Consiglio regionale ed al Consigliere interrogante Mario Floris solamente una semplice lettera di risposta dell'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, datata 7 dicembre 2007, prot. n. 49754/I.6.40, con la quale "si comunica che l'Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport non ha posto in essere alcuna procedura amministrativa per l'affidamento dello studio Clèment";
CONSTATATO che all'interrogazione, a tutt'oggi, dopo ben 130 giorni, non ha dato alcuna risposta l'Assessore degli enti locali finanze ed urbanistica, tanto meno il Presidente della Regione e non è stato fornito nessun elemento utile di conoscenza e valutazione;
CONSIDERATA la risposta dell'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, reticente, come pure il comportamento del Presidente della Regione e dell'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica, oltreché ostentatamente omissivo, anche alla luce delle recenti sentenze del TAR Sardegna ed alle motivazioni che hanno portato ad annullare i provvedimenti regionali nei confronti del compendio Tuvixeddu - Tuvumannu - Is Mirrionis, con censure molto severe dei comportamenti della Giunta regionale nel suo complesso sotto il profilo politico, amministrativo e giuridico, lasciando intravedere interessi preoccupanti non solo fuorvianti sulla correttezza della pubblica amministrazione regionale, con danni incalcolabili e imprevedibili a carico della Regione, non solo etici e di immagine, ma anche di natura economica;
RILEVATO che "la individuazione di una serie di comportamenti ritenuti significativi, come afferma la sentenza del TAR Sardegna n. 127/2008 (pag. 53) ai fini dell'individuazione di uno sviamento di potere nell'attività dell'amministrazione regionale", nel caso di specie la deliberazione n. 31/12 del 22 agosto 2007 con la quale la Giunta regionale, approvando la proposta di ampliamento del vincolo "ha dato mandato - come rilevato a pag. 54 della stessa sentenza n. 127/2008 del TAR Sardegna - agli Assessori competenti (Ambiente, Enti Locali, P.I., Beni Culturali e Archeologici) affinché, venga rapidamente (quanta fretta e in pieno agosto?) realizzato anche in collaborazione con il Comune di Cagliari, il progetto di tutela, conservazione e ripristino delle aree di Tuvixeddu, Tuvumannu, Is Mirrionis secondo le indicazioni contenute nello studio del Prof. Gilles Clèment";
TENUTO CONTO che il contenuto della citata deliberazione n. 31/12 del 22 agosto 2007 lascia intendere che la Giunta regionale, quanto meno nei soggetti proponenti avrebbero dovuto conoscere i contenuti di detto studio che, comunque, nessuno pare conoscere e che peraltro non risulta nemmeno allegato alla deliberazione citata;
EVIDENZIATO che la Giunta regionale, in detta seduta del 22 agosto 2007, avrebbe discusso di un argomento e approvato un progetto del tutto ignoti, ponendo in essere un atto di dubbia legittimità e veridicità;
DATO ATTO che il TAR Sardegna, con la sua decisione n. 127/2008, mette in risalto che detta attività della Giunta regionale ha teso ad approvare un progetto (peraltro ufficialmente sconosciuto) sostitutivo di un progetto precedente e che l'idea originaria della Regione fosse quella di rendere impossibile il completamento di opere già avviate e che il "fine perseguito non sembra essere stato tanto quello di tutelare e salvaguardare un'area pregevole, quanto di cambiare la tipologia di intervento, essendo cambiata più che la sensibilità verso il paesaggio, l'orientamento della Giunta regionale e del suo Presidente nei confronti di tale area";
PRESO ATTO che il TAR Sardegna, anche per altri numerosi aspetti di acclamata illegittimità, ha annullato la delibera n. 51/12 del 12 dicembre 2006 istitutiva della Commissione regionale per il paesaggio, la proposta di vincolo della Commissione del 21 febbraio 2007 e la delibera della Giunta regionale n. 31/12 del 22 agosto 2007 di approvazione del vincolo medesimo;
RILEVATO che, con altre due sentenze, la n. 128/2008 e la n. 129/2008, il TAR Sardegna censura con argomentazioni di grave rilievo giuridico atti e comportamenti illegittimi messi in essere dalla Giunta regionale nei riguardi del compendio Tuvixeddu - Tuvumannu - Is Mirrionis,impegna il Presidente della Regione
a riferire in Aula sullo stato della vertenza Tuvixeddu, Tuvumannu, Is Mirrionis,
delibera di istituire
ai sensi dell'articolo 125 del Regolamento interno del Consiglio, una Commissione speciale di inchiesta per appurare l'esatto svilupparsi della vicenda e le ragioni di tanti e consecutivi provvedimenti illegittimi, se non addirittura illegali, come evidenziato dal TAR Sardegna a carico della Giunta regionale e del suo Presidente, che hanno strumentalmente negato risposte chiarificatrici e i documenti richiesti con l'interrogazione n. 1049/A del 18 ottobre 2007.
Cagliari, 26 febbraio 2008