CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 166

MOZIONE CAPELLI - LA SPISA - VARGIU - ARTIZZU - LADU - RANDAZZO Alberto - CUCCU Franco Ignazio - MILIA - FARIGU - DIANA - LOMBARDO - CHERCHI Oscar - GALLUS - DEDONI - RANDAZZO Vittorio - AMADU - PISANO - MORO - SANNA Matteo - CONTU - LICANDRO - CAPPAI - PETRINI - LIORI - CASSANO - RASSU - SANJUST - MURGIONI - PILERI - PITTALIS - LAI Renato - MARRACINI sulla deliberazione della Giunta regionale n. 8/5 del 5 febbraio 2008 (Acquisizione al patrimonio regionale del Villaggio delle Saline "recinto fiscale") e sulla stipulazione della transazione con lo Stato concernente il passaggio delle Saline alla Regione Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

RILEVATO che, dal sito internet della Regione Sardegna, risulta essere stata adottata la deliberazione della Giunta regionale n. 8/5 del 5 febbraio 2008 (Acquisizione al patrimonio regionale del Villaggio delle Saline "recinto fiscale"), il cui testo, alla data dell'8 febbraio 2008, non é ancora disponibile attraverso il predetto sito, benché siano passati tre giorni dalla sua adozione;

VISTE le dichiarazioni ufficiali degli organi istituzionali della Regione Sardegna, da cui risulta che quest'ultima ha raggiunto un'intesa con i Monopoli di Stato e l'Agenzia del demanio per il trasferimento degli immobili del Parco di Molentargius, facenti parte del compendio delle ex Saline di Stato;

RAMMENTATO che, ai sensi dell'articolo 14 dello Statuto speciale per la Sardegna, le Saline, come del resto tutti gli altri beni che si trovano nel territorio della Regione e che non sono più in uso allo Stato, devono essere automaticamente trasferite all'Amministrazione regionale, che ne è proprietaria ex lege;

RILEVATO, invece, che, dalle stesse dichiarazioni ufficiali degli organi della Regione Sardegna, risulta che la stessa, nella stipulanda transazione, sta cedendo, in cambio delle Saline, alcuni immobili di sua proprietà, tra cui la sede dell'Assessorato regionale dei trasporti di via Caprera;

CONSIDERATO che non si capisce a quale titolo la Regione Sardegna stia cedendo allo Stato dei beni che fanno parte del proprio patrimonio immobiliare in cambio delle Saline, nonostante il passaggio del compendio delle Saline debba avvenire, come riconosce la stessa Regione e come stabilito dall'articolo 14 dello Statuto, a titolo gratuito, trattandosi di compendio di proprietà della Regione Sardegna e pertanto lo stesso deve essere restituito alla Regione senza che la stessa si possa, e debba, accollare nessun onere, che costituirebbe danno erariale;

PRECISATO che il trasferimento a titolo non gratuito delle Saline non potrebbe essere giustificato dalla circostanza che si sta transigendo una causa in corso, posto che in precedenti pronunzie (relative alta Manifattura tabacchi), il Tribunale di Cagliari ha già affermato che i beni che si trovano nel territorio dello Stato appartengono per legge, ai sensi dell'articolo 14 dello Statuto sardo, alla Regione Sardegna e che, pertanto, tale principio sarebbe stato applicato anche al compendio delle Saline, con la conseguenza che l'esito del giudizio sarebbe stato sicuramente favorevole per la Regione Sardegna, con conseguente non necessità di addivenire ad una transazione onerosa per la stessa Regione;

RILEVATO, sotto altro profilo, che il Presidente Soru, nell'annunciare il trasferimento delle Saline, come degli altri beni che si trovano nel territorio della Regione, ha messo in evidenza come si tratti di una vittoria ottenuta soltanto grazie alle sue iniziative;

RAMMENTATO che, in realtà, la battaglia volta ad ottenere, da parte dello Stato, la restituzione di tutti i beni di proprietà della Regione, in base all'articolo 14 dello Statuto sardo, è stata iniziata dalla precedente giunta di centro destra che, sin dal 2002, aveva affidato l'incarico ad un proprio legale di fiducia di citare in giudizio lo Stato al fine di ottenere la restituzione degli immobili, tra cui appunto le Saline, presenti nel territorio della Regione ed indebitamente detenuti dallo Stato;

RICORDATO, a tal proposito, che, proprio nella scorsa legislatura, grazie alle iniziative della Giunta di centro destra, si era conclusa positivamente la vicenda della Manifattura tabacchi, in quanto il Tribunale di Cagliari, dopo avere accertato che la Manifattura tabacchi era di proprietà della Regione in base all'articolo 14 dello Statuto sardo, ne aveva disposto il sequestro in favore della Regione;

SEGNALATO che, proprio in conseguenza di tale decisione del Tribunale di Cagliari, ottenuta dall'amministrazione di centro destra, si è potuto addivenire al definitivo trasferimento della Manifattura tabacchi, avvenuto nel corso della presente legislatura;

RAMMENTATO che il Presidente Soru, anche in occasione del trasferimento della Manifattura tabacchi, ha omesso di ricordare che la battaglia per ottenere il trasferimento del predetto compendio Manifattura tabacchi era iniziata nella precedente legislatura, mentre ha attribuito solo a se stesso i meriti del passaggio della medesima alla Regione,
impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica a riferire al Consiglio
1) le ragioni per le quali, benché il passaggio delle Saline alla Regione debba avvenire a titolo gratuito, perché così stabilisce l'articolo 14 dello Statuto speciale, la Regione Sardegna sta trasferendo allo Stato degli immobili di ingente valore facenti parte del suo patrimonio;
2) le ragioni per le quali, benché fosse pendente una causa davanti al Tribunale di Cagliari che si stava concludendo positivamente per la Regione Sardegna, stante la precedente pronunzia favorevole per la Regione su una controversia identica, è stato deciso di stipulare una transazione che prevede il passaggio delle Saline allo Stato non a titolo gratuito;
3) le ragioni per le quali il Presidente della Regione, scorrettamente, si è attribuito i meriti esclusivi per il trasferimento dei beni della Regione da parte dello Stato, tenuto conto che, in realtà, la battaglia è stata iniziata dal centro destra e che il Presidente sta solo "raccogliendo i frutti" dell'attività posta in essere nella scorsa legislatura, omettendo di chiarire come si è sviluppata realmente la vicenda concernente l'attuazione dell'articolo 14 dello Statuto speciale per la Sardegna.

Cagliari, 12 febbraio 2008