CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAMozione n. 159
MOZIONE VARGIU - PISANO - DEDONI - CASSANO sulla grave situazione della continuità territoriale marittima sarda.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
CONSIDERATO che:
- il problema della continuità territoriale marittima rappresenta un nodo insoluto dello sviluppo economico sardo che grava, seppur in modo differente, sia sul trasporto passeggeri, che sugli scambi delle merci;
- i maggiori costi e le incertezze nei collegamenti, relativi al trasporto delle merci, hanno contribuito a rendere difficile la ricerca di nuovi mercati per i prodotti sardi, hanno impedito la nascita ed il consolidamento di industrie sarde di trasformazione e hanno favorito lo sbarco in Sardegna di prodotti di importazione per il consumo di basso valore aggiunto e di scarsa qualità;
- le difficoltà nel traffico passeggeri hanno costituito per lunghi anni un vero freno allo sviluppo dell'economia turistica sarda e rappresentano, ancora oggi, un ostacolo oggettivo alla libera circolazione delle persone nei confini del territorio nazionale;
- il principio della continuità territoriale rappresenta uno dei cardini della parità di opportunità tra tutti i cittadini italiani, per cui l'azzeramento del gap trasportistico legato alle condizioni di insularità della Sardegna appare un intervento indispensabile per garantire ai sardi l'accesso ai mercati in situazione di effettiva concorrenzialità;
- per tale motivo appare indispensabile che venga ribadito il principio della garanzia, da parte dello Stato, di pari condizioni di mobilità per le persone e per le merci nell' ambito del territorio nazionale, diversamente da quanto disposto dalla legge finanziaria dello Stato per il 2007 che, recependo il contenuto di un accordo intercorso tra lo Stato e la Regione Sardegna, trasferisce alla stessa tutti gli oneri relativi alla continuità territoriale;
- lo Stato ha anche ritenuto di escludere le rotte interne della Sardegna dal progetto delle autostrade del mare che avrebbe avuto, tra i suoi obiettivi, il decongestionamento dei traffici interni su mezzo gommato;
- la Comunità europea ha ripetutamente ribadito l'inaccettabilità dei sussidi di Stato in regime di monopolio sulle rotte marittime, in quanto interferirebbero sulla concorrenza legata alla libertà di navigazione, mentre lo stesso Stato italiano sta, di fatto, procedendo verso l'interruzione della convenzione con la compagnia di navigazione Tirrenia che, per lungo tempo, ha garantito una serie di rotte deboli interne alla Sardegna e di collegamento tra Sardegna e Continente;
- sin d'ora, le leggi di mercato operanti sulle rotte marittime sarde hanno decretato lo sviluppo dell'attività della portualità del nord Sardegna e la progressiva depressione dei traffici merci e passeggeri verso il porto di Cagliari che, in particolar modo nei mesi invernali, rischia di diventare sempre più povero di collegamenti, considerati assolutamente non appetibili dalle compagnie di navigazione;
- tale situazione del traffico merci rischia di innescare pesantissimi effetti negativi sull'intero sistema viario isolano, perchè concentra nei porti del nord Sardegna gli arrivi delle merci destinate al consumo e rende pertanto necessario il loro trasporto su mezzo gommato verso i mercati di consumo più popolosi, localizzati nel sud dell'Isola, con conseguente, elevata pressione di mezzi pesanti sul sistema viario isolano (si calcola che circa 400 TIR percorrano ogni giorno per questo motivo la strada statale n. 131);
- non sembra che ad oggi la regione Sardegna abbia adeguatamente valutato i problemi della continuità territoriale marittima, né abbia individuato congrue ipotesi di soluzione;
- la Regione Sardegna ha attivato una pesante azione sul Governo nazionale, rivolta alla immediata disdetta della convenzione con la Tirrenia, senza che risulti preventivamente predisposto uno studio progettuale sugli effetti della decadenza di tale convenzione e sulle azioni che si renderebbero comunque necessarie per la protezione delle rotte merci e passeggeri con domanda più debole;
- la legge finanziaria regionale 2007 conferisce alla SFIRS un trasferimento economico da utilizzarsi per costituire, con il concorso dell'imprenditorialità privata, una compagnia di navigazione sarda che, nelle intenzioni della Regione, sembrerebbe destinata a sostituirsi almeno in parte alle attività di collegamento attualmente gestite dalla Tirrenia;
- tale progetto appare davvero antistorico perchè configurerebbe la nascita dell'ennesimo carrozzone a partecipazione pubblica, in un settore ad alto dinamismo, dove l'ingresso di un soggetto pubblico rischierebbe di determinare una situazione di violazione delle regole di mercato, sanzionabile dalla Unione europea;
- nella storia della Regione Sardegna l'intervento pubblico nei settori privatistici è sempre stato accompagnato da clamorosi fallimenti che hanno comportato pesanti effetti negativi sociali e sull'occupazione e gravi danni economici alle casse regionali;
- assai più realistico e compatibile con le norme comunitarie apparirebbe invece un intervento regionale rivolto a garantire gli oneri sociali sulle tratte merci e passeggeri più deboli, attraverso un contributo per unità trasportata, che non vada ad interferire sulle regole della libera concorrenza nei traffici marittimi,impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a disdettare immediatamente l'accordo con lo Stato sulla continuità territoriale, ribadendo il principio per cui la libera circolazione dei cittadini e delle merci all'interno del territorio nazionale è un fondamentale diritto acquisito, che deve comunque essere garantito dallo Stato nel rispetto delle pari opportunità e dei pari diritti che devono essere riconosciuti ad ogni cittadino italiano;
2) a rinunciare definitivamente all'ipotesi di costituzione di una compagnia di navigazione semipubblica sarda che, qualora effettivamente creata, comporterebbe la creazione di un nuovo carrozzone, incapace di sostenere la concorrenza del libero mercato e comunque destinato a sperperare ingenti risorse economiche della collettività sarda;
3) ad attivarsi immediatamente per la predisposizione di un progetto che garantisca il traffico merci e passeggeri nelle rotte marittime più deboli interne e verso il Continente, attraverso un sistema di incentivi per unità trasportata, che sia compatibile con le normative comunitarie e concorra alla strutturazione di un sistema di trasporti sardo concorrenziale e fondato sulla qualità.Cagliari, 28 dicembre 2007