CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAMozione n. 152
MOZIONE LA SPISA - ARTIZZU - LADU - RANDAZZO Alberto - VARGIU - FARIGU sulla partecipazione della Regione autonoma della Sardegna al capitale di Abbanoa Spa.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- precedentemente alla nascita di Abbanoa Spa, la Regione gestiva il servizio idrico attraverso un ente, poi trasformato in Spa, noto a tutti come Esaf;
- tale ente provocava da sempre forti emorragie finanziarie e non poche problematiche in merito alla gestione del personale, tanto quello direttamente assunto, quanto quello delle ditte di appalto che intorno all'ente gravitavano;
- l'ente gestiva le progettazioni e gli appalti della quasi totalità delle opere appartenenti al servizio idrico integrato della Sardegna; problemi ed opportunità quindi, e se i problemi andavano risolti, non si dovevano certo perdere i vantaggi derivanti dalle opportunità;
- al fine di avviare la riforma del Servizio idrico integrato (SII), attraverso la fusione dei principali gestori del servizio, è stata costituita Abbanoa Spa a cui è stata affidata, senza fare ricorso ad una gara internazionale, la gestione del SII all'interno dell'ambito territoriale ottimale della Sardegna, da parte della relativa Autorità d'ambito;CONSIDERATO che attraverso questa scelta l'Autorità ha evitato di ricorrere alla gara internazionale e, applicando l'articolo 113, comma 5, lettera c), del TUEELL, ha disposto che il servizio fosse gestito da una società al cui capitale partecipassero i comuni della Sardegna;
SOTTOLINEATO che:
- la Regione si è liberata del peso finanziario di Esaf e lo ha scaricato su un soggetto che appartiene principalmente (oltre l'80 per cento) ai comuni della Sardegna, che oggi sostengono l'onere della gestione del SII;
- la Regione ha forzatamente trasferito il personale di Esaf ad Abbanoa, violando concretamente lo spirito della legge regionale n. 10 del 2005 e privando i lavoratori di qualsiasi diritto di opzione per la permanenza in Regione o in uno dei suoi enti, come invece è stato riconosciuto alla quasi totalità dei lavoratori appartenenti a enti regionali soppressi o in via di soppressione;
- la Regione continua ad influire pesantemente sulla gestione della società e, partecipando alle votazioni dell'assemblea, viola lo spirito che ha portato alla costituzione di un soggetto in house e lo fa in maniera oltremodo violenta, pretendendo di esprimere il voto per l'elezione degli amministratori e di deciderne il presidente;
- la Regione continua in queste sue azioni di ingerenza, nonostante abbia dichiarato sin dall'avvio della riforma la sua volontà di cedere le proprie partecipazioni azionarie in Abbanoa Spa ai comuni, mentre ad oggi ha semplicemente trascritto in legge tale volontà (articolo 13, comma 3, della legge regionale n. 2 del 2007), senza, peraltro, dare seguito al trasferimento delle stesse;RILEVATO che:
- tutte queste considerazioni inducono a pensare che la Giunta regionale, avendo raggiunto il suo primo obiettivo, cioè quello di liberare il proprio bilancio dal peso di Esaf, voglia nel contempo esercitare, attraverso la propria partecipazione, la sua influenza sulla gestione del servizio, ma soprattutto sulla gestione di un piano di opere da realizzare del valore di diverse centinaia di milioni di euro;
- il vantaggio che la Giunta regionale trae da questa evoluzione del problema non avviene nei termini dell'esercizio dell'istituzione, bensì nella logica dell'esercizio di potere politico ed economico,impegna la Giunta regionale
1) a consentire ai lavoratori ex Esaf di esercitare liberamente l'opzione, nello spirito dell'articolo 2 della legge regionale n. 10 del 2005;
2) a favorire una corretta gestione dei rapporti con tutti i lavoratori di Abbanoa;
3) a impegnarsi alla predisposizione di un piano finanziario per l'accompagnamento del gestore in questa sua fase di avvio;
4) a cedere immediatamente le sue partecipazioni azionarie in Abbanoa Spa;
5) a partecipare alle votazioni dell'assemblea dei soci di Abbanoa Spa relative all'elezione del presidente e dei consiglieri, lasciando ai comuni la libertà di autodeterminarsi,
impegna altresì l'Autorità d'ambito
a pronunciarsi tempestivamente sulla partecipazione della Regione al capitale di Abbanoa Spa.Cagliari, 13 novembre 2007