CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAMozione n. 149
MOZIONE VARGIU - LA SPISA - RANDAZZO Alberto - ARTIZZU - LADU - FARIGU - CAPELLI - AMADU - RANDAZZO Vittorio - PISANO - PILERI - LICANDRO - CASSANO - PETRINI - DEDONI - CONTU - RASSU - GALLUS - LOMBARDO - SANJUST - CAPPAI - CUCCU Franco Ignazio - DIANA - LIORI - MORO - SANNA Matteo - MURGIONI - MILIA sulla situazione dei medici con contratto di lavoro precario libero-professionale con le Aziende miste di Cagliari e Sassari, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
CONSIDERATO che:
- il Piano per il superamento del lavoro precario nella sanità pubblica (di cui alla delibera di Giunta regionale del 7 giugno 2007), a pagina 11, cita esplicitamente la situazione dei medici con contratto libero-professionale presso il Policlinico universitario di Cagliari e di Sassari;
- tali professionalità, con anzianità che sono di norma ricomprese tra i tre e i sette anni, garantiscono il buon funzionamento delle strutture, attraverso il proprio impegno in attività di tipo assistenziale, ma anche in attività di supporto alla didattica e alla ricerca;
- i medici con contratto libero professionale hanno vicariato negli anni tutte le carenze professionali dei policlinici universitari, in particolare coprendo gli orari di guardia e le prestazioni di urgenza, garantendo le attività di reparto e per esterni, rappresentando la sostanziale continuità terapeutica tra le attività cliniche e i pazienti;
- tali professionalità specialistiche ricoprono pertanto un ruolo assimilabile a quello della dirigenza medica, con mansioni e orari di servizio sostanzialmente sovrapponibili a quelli della dirigenza medica strutturata, mentre ricevono retribuzioni nette inferiori ai 1.300 euro mensili;
- questi medici rappresentano ormai una garanzia di qualità assistenziale e possono essere considerati un vero e proprio investimento delle aziende miste per il livello di competenza raggiunto negli anni nell'affrontare le tematiche proprie di ciascuna specifica disciplina;
- il contratto libero-professionale è sostanzialmente privo dei basilari elementi di garanzia dei diritti del lavoro (malattia, gravidanza, ferie), mentre la prassi ha sempre esteso i doveri dei professionisti ben oltre gli obblighi contrattuali, configurando un rapporto che a pieno titolo può essere ritenuto assimilabile ad una collaborazione continuativa e coordinata, analoga per prestazioni offerte all'impegno richiesto al dirigente medico strutturato;
- nel corso della discussione d'aula che ha preceduto la estensione del Piano di superamento del precariato, da più parti era stata sottolineata la situazione di grave sofferenza di tali figure professionali e la necessità di intervenire con adeguati strumenti normativi, che consentissero il superamento del precariato;
- tale necessità era stata condivisa dalla Giunta regionale, che aveva preso l'impegno di affrontare con particolare riguardo ed attenzione la situazione di tali figure professionali, con l'obiettivo di individuare una corsia normativa che potesse consentire la piena stabilizzazione o, quanto meno, l'accesso facilitato all'interno dei ruoli pubblici;
- per tali professionisti rischia invece di configurarsi addirittura la beffa di una penalizzazione nella concorsualità pubblica, in quanto il servizio derivante dall'attività considerata libero-professionale non sembrerebbe in alcun modo valutabile;
- la quasi totalità dei medici con contratto di lavoro libero-professionale con i policlinici è rappresentata da professionisti quarantenni, spesso in possesso di più d'una specializzazione, portatori di un patrimonio di professionalità del quale è impossibile fare a meno;
- la maggior parte dei contratti libero-professionali scade il 31 dicembre 2007 e ad oggi nessun impegno è stato preso per il loro rinnovo né, soprattutto, per la loro conversione in rapporti lavorativi stabili;
- la costituzione delle Aziende miste di Cagliari e Sassari rende indifferibile la ridefinizione della posizione dei medici con contratto di lavoro libero professionale;
- per contro, in diverse ASL della Sardegna sarebbero invece già state bandite apposite procedure selettive finalizzate a dare stabilità ai rapporti libero-professionali dei medici;
- diverse regioni italiane (ad esempio il Veneto) avrebbero già avviato o addirittura concluso le procedure di stabilizzazione dei medici con contratto di lavoro libero-professionale;
- anche il servizio di farmacia dell'ex Policlinico di Cagliari era affidato a due farmacisti a contratto (da oltre 10 anni), responsabili inoltre del centro UMACA (destinato alla diluizione centralizzata dei farmaci chemioterapici), che è il terzo centro in ordine di importanza di tutta la Sardegna,
impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e
dell'assistenza socialea riferire urgentemente sulle azioni che si intendono mettere in essere per garantire la stabilizzazione di tutti i medici e farmacisti con contratto di lavoro libero-professionale operanti presso le Aziende miste di Cagliari e Sassari, con l'obiettivo di garantire la continuità assistenziale, di perseguire l'efficienza dei servizi sanitari e di valorizzare le professionalità mediche formate negli anni.
Cagliari, 26 ottobre 2007