CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 125

MOZIONE LADU - LA SPISA - VARGIU - ARTIZZU - RANDAZZO Alberto - FARIGU - GALLUS - MURGIONI - DEDONI - PISANO - MORO - SANNA Matteo - CAPELLI - CUCCU Franco Ignazio - PILERI - CHERCHI Oscar - LIORI sulla delega agli enti locali in materia di Siti di interesse comunitario (SIC).

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- nell'Isola si è andato sviluppando un intenso dibattito in merito a quali tipi di attività economico-produttive e sociali sia possibile svolgere all'interno dei Siti di interesse comunitario (SIC);
- questa indeterminatezza sta creando notevole preoccupazione, sia per i comuni interessati che per i privati, in quanto potrebbero essere pregiudicate importanti iniziative di carattere economico;
- la Regione non può consentire il perdurare di questa confusione e indeterminatezza, lasciando in capo ai comuni una enorme responsabilità senza nessuna tutela;

ATTESO che :
- con propria deliberazione il soppresso Comitato nazionale per le aree protette nazionali aveva incluso nella classificazione di tali aree anche quelle di interesse comunitario e specificatamente SIC, ZPS, ZSC;
- per effetto di tale decisione veniva estesa a queste aree la tutela prevista dalle norme della legge n. 394 del 1991, compreso il divieto di svolgere attività venatorie e di allevamento e produttive;

RILEVATO che:
- il Governo della Repubblica aveva rimosso tale deliberazione, con una apposito decreto del Ministro dell'ambiente, Matteoli, nel marzo del 2005, che consentiva l'attività della caccia e dell'allevamento;
- contro il decreto del Ministro dell'ambiente è stato presentato un ricorso da parte di una associazione di ambientalisti denominata AVAS (Associazione verdi ambiente e società) al competente TAR del Lazio, il quale nell'accogliere il ricorso sospendeva gli effetti del decreto ministeriale e ripristinava la situazione di divieto per caccia, allevamento e attività produttive;
- tale sentenza del TAR è stata in seguito confermata dal Consiglio di Stato;

CONSIDERATO che:
- in Sardegna la Regione ha delegato ai comuni le funzioni amministrative relative alle aree protette che ricadono negli stessi territori;
- l'Amministrazione regionale, nel conferire tale potere delegato, ha omesso di specificare se in tali aree, denominate SIC, sia possibile o meno svolgere l'esercizio venatorio, attività produttive e di allevamento;
- a causa di questa vacanza legislativa si sta creando nei comuni interessati, che nel proprio territorio hanno le aree di interesse comunitario, una situazione di difficile interpretazione che ha determinato gravi tensioni sociali tuttora in essere,

impegna la Giunta regionale

a colmare le evidenti lacune normative attraverso atti ufficiali e possibilmente mediante la presentazione di un apposito disegno di legge per stabilire che i vincoli relativi allo svolgimento delle attività venatorie, produttive e di allevamento non gravino sui Siti di interesse comunitario (SIC) presenti in Sardegna, eliminando gli equivoci nati sulla applicabilità alle varie attività economiche e sociali dei limiti e dei vincoli previsti dalla normativa nazionale sulle aree protette e in particolare sulla possibilità di valorizzazione economica turistica e sociale nelle aree di interesse comunitario.

Cagliari, 20 giugno 2007