CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 122

MOZIONE ATZERI, sulle regole etiche nella gestione della cosa pubblica e sul conflitto d'interessi.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- il popolo sardo assiste periodicamente alla pubblicazione sui quotidiani regionali, alcuni più esaustivi di altri, di notizie su presunte irregolarità formali nella corretta applicazione del procedimento amministrativo relativo a bandi di gara per servizi della pubblica amministrazione; protagonisti di queste vicende sono i componenti delle commissioni che dovrebbero soprintendere il regolare svolgimento del procedimento volto ad individuare il miglior contraente per la pubblica amministrazione;
- tali vicende gettano un'onta di sospetto verso l'apparato burocratico e politico della Regione Sardegna;
- è necessario fare chiarezza nei confronti del popolo sardo che è il solo depositario dei principi di legalità, imparzialità, ragionevolezza, pubblicità e trasparenza della pubblica amministrazione;

CONSIDERATO che l'approvazione della legge statutaria da parte del Consiglio regionale il 7 marzo 2007 non risolve il problema relativo al conflitto di interessi, poiché all'articolo 28 consente alle società controllate da soggetti che rivestono cariche politiche regionali di partecipare alle gare a mezzo di appalti pubblici od altra procedura ad evidenza pubblica; norma pleonastica, visto che la normativa sugli appalti prevede questo criterio di selezione del contraente per lavori di importi superiori ai 100.000 euro;

VISTO che la proposta di legge n. 6/STAT, presentata il 13 settembre 2006 dai consiglieri sardisti, non è stata ancora portata alla discussione del Consiglio regionale;

PRESO ATTO che ad oggi non si è proceduto a migliorare il sistema e a predisporre le nuove regole ancorché etiche in merito allo svolgimento dei pubblici incanti;

CONSIDERATO altresì che la nomina della commissione d'inchiesta e l'avvio delle indagini da parte della Procura della Repubblica sul procedimento di gara sulla pubblicità istituzionale non fanno altro che aggravare il clima di sospetto verso l'istituzione regionale, rendendo necessario un dibattito consiliare sulla questione morale prima che il comportamento sia penalmente rilevante, dal momento che, se l'agire morale viene dopo la commissione dell'illecito, ci potranno essere punizioni o revisionismi storici, non certo agire etico,

impegna

1) a riscrivere l'articolo 28, comma 1, della legge statutaria del 7 marzo 2007 nella parte in cui consente la partecipazione alle gare pubbliche della Regione Sardegna da parte di società controllate da persone che ricoprono cariche elettive o nominative della Regione stessa.;
2) a discutere entro l'anno la proposta di legge sul conflitto di interessi n. 6/STAT del 13 settembre 2006, in quanto l'articolo 29 della legge statutaria appare insufficiente a risolvere tutti i casi in cui vi sia conflitto tra i doveri pubblici degli organi istituzionali regionali e i propri interessi privati;
3) a istituire una commissione di vigilanza di nomina consiliare che sovrintenda al corretto svolgimento del procedimento amministrativo sugli appalti volta ad impedire che si possano violare e/o aggirare le leggi.

Cagliari, 9 maggio 2007