CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 101

MOZIONE LA SPISA - ARTIZZU - CAPELLI - CAPPAI - CHERCHI Oscar - LADU - VARGIU - LOMBARDO - CONTU - LICANDRO - PETRINI - RASSU - SANCIU - SANJUST - DEDONI - MURGIONI - AMADU - MORO - SANNA Matteo - DIANA - PISANO - FARIGU - LIORI - BIANCAREDDU - RANDAZZO Vittorio - RANDAZZO Alberto - MILIA - CASSANO - CUCCU Franco Ignazio sul rispetto dell'articolo 105 del Regolamento del Consiglio, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

CONSIDERATO che:
- 1'articolo 105 del Regolamento del Consiglio regionale sardo prevede che ciascun Consigliere regionale abbia il diritto "di ottenere dagli uffici regionali, compresi quelli degli enti e delle aziende dipendenti dalla Regione, tutte le notizie e informazioni utili all'espletamento del mandato";
- tale diritto è correlato alle funzioni istituzionali di ciascun Consigliere regionale, a cui è affidato dai cittadini il compito di garantire azioni di controllo e di vigilanza sulle attività della Regione;
- la negazione di tale diritto priverebbe ciascun Consigliere regionale della possibilità stessa di esercitare le proprie funzioni;
- l'esercizio di tale diritto, se possibile, appare ancora più importante per la difesa delle prerogative dei Consiglieri appartenenti allo schieramento politico di minoranza, che sono privi di qualsivoglia canale privilegiato di accesso alle informazioni sulle attività della Giunta, degli assessorati, degli enti regionali, delle aziende sanitarie, delle agenzie e di tutte le partecipate regionali;
- la trasparenza degli atti rappresenta inoltre un elemento di autotutela fondamentale nella garanzia del buon andamento e dell'efficienza dell'attività della pubblica amministrazione;
- come è facilmente deducibile anche dagli atti della seduta consiliare del 17 ottobre 2006, risulta che un Consigliere regionale di minoranza si sia rivolto al Direttore generale della ASL n. 8 di Cagliari richiedendo alcune deliberazioni aziendali considerate indispensabili per l'adempimento delle azioni di verifica e controllo correlate al proprio mandato consiliare;
- risulta che lo stesso Direttore generale dell'Azienda ASL n. 8 abbia negato l'accesso a tali atti, con una serie di motivazioni che sostanzialmente negano il diritto del Consigliere regionale allo svolgimento della propria azione di puntuale verifica dell'attività della Amministrazione Regionale;
- lo stesso Direttore generale della ASL n. 8 già in altra occasione aveva avuto modo di schernire pubblicamente i Consiglieri regionali di minoranza (in quel caso componenti della Commissione sanità) che esercitavano la funzione di controllo che è comunque parte integrante delle loro prerogative;
- l'insofferenza nei confronti dell'azione di controllo ed il timore della libera circolazione delle informazioni non appartengono certo alla cultura della trasparenza amministrativa e sono spesso atteggiamenti propri di coloro che hanno qualcosa da nascondere;
ESPRIME giudizio di censura nei confronti dell'operato del Direttore generale della ASL n. 8;

INVITA la Giunta regionale ad attivare le procedure per l'interruzione del rapporto di lavoro dell'attuale Direttore generale della ASL n. 8,

impegna la Giunta regionale

a ribadire le opportune disposizioni perché tutte le istituzioni regionali siano pronte e sollecite nel garantire ai Consiglieri regionali l'accesso agli atti indispensabili per l'espletamento del proprio mandato, nell'interesse dei cittadini sardi.


Cagliari, 24 ottobre 2006