CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAMozione n. 99
MOZIONE LA SPISA - ARTIZZU - CAPELLI - CAPPAI - CHERCHI Oscar - LADU - VARGIU - LOMBARDO - CONTU - LICANDRO - PETRINI - RASSU - SANCIU - SANJUST - DEDONI - MURGIONI - AMADU - MORO - SANNA Matteo - DIANA - PISANO - FARIGU - LIORI - BIANCAREDDU - RANDAZZO Vittorio - RANDAZZO Alberto - MILIA - CASSANO - CUCCU Franco Ignazio sulla problematica industriale ed energetica, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PRESO ATTO che:
- il settore industriale soffre di una crisi strutturale di lunga durata ed oggi presenta alcune particolari situazioni di pericolo per la produzione e per il lavoro;
- l'occupazione si è ridotta notevolmente (2000 posti di lavoro nell'ultimo anno, escludendo il comparto delle costruzioni);
- le produzioni tradizionali dell'industria chimica e metallurgica da tempo sono soggette ad una competizione fortissima su cui incidono negativamente, per i nostri impianti, alcuni differenziali di costo che rischiano di portare definitivamente fuori mercato le nostre industrie;
- le origini di tale disagio sono da attribuire certamente ad alcune carenze infrastrutturali soprattutto nell'ambito dei trasporti e dell'energia;
CONSIDERATO che:
- il problema energetico è il punto di snodo centrale per lo sviluppo dell'industria sarda, in considerazione dell'alta incidenza della grande industria energivora sul complesso delle produzioni, soprattutto nella metallurgia e nella chimica, e della assoluta importanza che tali produzioni hanno nell'equilibrio del sistema economico nazionale e della stessa bilancia commerciale;
- l'alto costo dell'energia elettrica in Italia, rispetto al resto dell'Europa e del mondo, è grave per tutto il Paese, ma è gravissimo in particolare per la Sardegna che, facendo a suo tempo la scelta della chimica e della metallurgia, ha dato e dà ancora un significativo contributo all'economia italiana ed ha quindi ormai maturato una legittima aspettativa, se non un vero e proprio diritto, a scelte decise e lungimiranti nella politica energetica;
- in assenza di scelte appropriate verranno impediti i progetti finalizzati al mantenimento e rafforzamento delle filiere più competitive come quelle dell'alluminio, del piombo e dello zinco (Portovesme), del cloro (Assemini e Porto Torres), del PET (Ottana);
- il piano energetico regionale e la sua attuazione costituisce il banco di prova della validità della politica industriale della Regione e dello Stato;
- per il mantenimento delle produzioni strategiche e per il rafforzamento delle filiere che hanno ancora buone prospettive di inserimento nei mercati occorre una strategia indirizzata sia all'adozione di soluzioni transitorie (tariffe speciali per le energivore) sia all'individuazione che all'avvio di concrete scelte finalizzate a soluzioni strutturali (nuova centrale del Sulcis con tecnologie avanzate, alto rendimento e basso costo, da sfruttare a vantaggio delle industrie locali);
- tra il 2003 e il 2004 sono stati fatti alcuni passi importanti in questa direzione:
a) accordo di programma per la riqualificazione dei poli chimici della Sardegna (14 luglio 2003);
b) intesa Stato - Regione sull'energia (19 dicembre 2003);
c) Piano energetico regionale (aprile 2003);
d) elaborazione di uno studio preliminare per la costruzione di una centrale ipercritica a 650 MW nel Sulcis (studio SOTACARBO);
RIMARCATO che:
- tali passi costituiscono un presupposto da sviluppare, verificare, finanziare e attuare in una concreta interazione tra scelte dei diversi protagonisti, pubblici e privati, nel sistema;
- è necessario, oggi, trarre alcune conclusioni operative sui problemi esposti, per smuovere una situazione che inevitabilmente è destinata a ristagnare e a morire, in assenza di decisioni puntuali e coraggiose;
- in particolare, occorre incidere su tre livelli:
1) forte azione di tutto il sistema politico e istituzionale italiano e sardo, nei confronti dell'Unione europea per l'autorizzazione alle tariffe speciali per le produzioni energivore, al momento sottoposte ad una rischiosa procedura di infrazione;
2) decisione e finanziamento della nuova centrale del Sulcis che affronti e risolva contemporaneamente il problema delle industrie chimiche e metallurgiche e della miniera Carbosulcis;
3) accelerazione dei progetti industriali nelle filiere più produttive della chimica, per dare piena attuazione all'accordo di programma del luglio 2004; definizione degli atti amministrativi necessari per il finanziamento dei contratti di programma derivanti dall'accordo,impegna la il Presidente della Regione e la Giunta regionale
- a riferire al Consiglio sugli sviluppi recenti della problematica industriale ed energetica;
- a trattare con forza nei confronti del Governo nazionale per l'attuazione degli impegni assunti.
Cagliari, 12 ottobre 2006