CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 88

MOZIONE FLORIS Vincenzo - MARROCU - CALLEDDA - BARRACCIU - CHERCHI Silvio - CORRIAS - CUGINI - LAI - MATTANA - ORRÙ - PACIFICO - PIRISI - SANNA Alberto - SANNA Franco sulla grave crisi industriale della Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

TENUTO CONTO della grave crisi industriale che ancora permane nella nostra Isola e che interessa in maniera allarmante le aree industriali del Sulcis e di Ottana, Macomer, Porto Torres, Assemini e Arbatax, che sta determinando la chiusura di molte attività produttive e la perdita di centinaia di posti di lavoro;

RICORDATO che l'industria rappresenta un elemento strategico per lo sviluppo economico della Sardegna e che molte di queste attività presenti, ad iniziare dal settore chimico-metallurgico, ne costituiscono la parte sostanziale;

PRESO ATTO che la Sardegna rimane condizionata dalla sua insularità, essendo l'unica regione italiana a non disporre del metano e risente quindi maggiormente degli effetti prodotti, per quanto attiene il settore energetico, dai mutamenti che vanno nella direttrice di una piena competizione all'interno di un libero mercato, che penalizza fortemente le industrie sarde ad alta intensità di energia;

EVIDENZIATO che, nonostante tutto questo e alla luce del progressivo acuirsi della crisi, sono presenti comunque nella nostra Isola impianti che meritano di essere potenziati e filiere produttive che hanno una prospettiva se integrati e resi competitivi nei mercati nazionali e internazionali;

RICORDATO che l'Accordo di programma per la qualificazione dei poli chimici della Sardegna, firmato a Roma il 14 luglio 2003, ha definito una precisa strategia per la riqualificazione dei principali poli chimici della Sardegna, ad iniziare da Porto Torres, Ottana e Assemini, attraverso azioni di potenziamento e sviluppo dell'apparato produttivo esistente ed individuando nell'Accordo di programma lo strumento per realizzare tali obiettivi da affiancare agli altri interventi di risanamento ambientale previsti dal decreto legislativo n. 22 del 1997, dal decreto ministeriale n. 471 del 1999 ed in conformità alla delibera della Giunta regionale n. 34/22 del 10 ottobre 2001, sottoscritto in data gennaio 2002,

impegna la Giunta Regionale

- a mettere in campo una precisa azione regionale che permetta di governare le varie emergenze, ad iniziare da quella rappresentata dall'apertura da parte della Commissione europea, di un'ulteriore procedura contro le tariffe energetiche per l'alluminio e altri settori, che si aggiunge a quella già in essere contro il piombo, lo zinco e il cloro soda, coinvolgendo direttamente il Governo nazionale affinché metta in campo un'azione politica nei confronti della Commissione europea che permetta di mettere in sicurezza queste aziende;
- ad attivare tutte le azioni necessarie per puntare ad un'azione mirata che sia in grado di integrare le varie realtà, a partire dalla piena attuazione degli impegni del Governo, in modo da porre le basi per il consolidamento dell'intero apparato produttivo sardo, favorendo la localizzazione di attività produttive nuove e tecnologicamente più avanzate;
- a predisporre la definizione di un programma pluriennale di interventi da definire all'interno dell'Intesa istituzione di programma, e con gli annunziati provvedimenti da cofinanziare con i fondi statali e strutturali e con quelle misure, ad iniziare dalla fiscalità di vantaggio che si sta definendo per il Mezzogiorno, coerenti con le finalità dell'Accordo di programma per la riqualificazione dei poli chimici sardi.

Cagliari, 3 agosto 2006