CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 83

MOZIONE CALIGARIS - BALIA - LICHERI - MARROCU - BIANCU - ATZERI - IBBA sulla missione di pace italiana per lo svolgimento delle elezioni libere nella Repubblica democratica del Congo.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

CONSIDERATO CHE:
- la guerra che ha sconvolto la Repubblica democratica del Congo dal 2 agosto 1998 al 30 giugno 2003 è stata chiamata la prima guerra "mondiale" africana (Madeleine Albright); ha causato oltre 4 milioni di morti, determinando quello che è stato definito un "olocausto al rallentatore";
- l'Accordo globale ed inclusivo, firmato a Pretoria il 17 dicembre 2002 ed entrato in vigore il 30 giugno 2003, ha creato le istituzioni della transizione con il compito di portare il paese alle prime elezioni democratiche dopo 45 anni;
- il popolo congolese aspetta con ansia la consultazione, fissata per il 30 luglio prossimo, per scegliere in libertà la composizione delle istituzioni democratiche;
- la Commissione elettorale indipendente (CEI), assistita dalla missione ONU e dalle istituzioni create dalla comunità internazionale garanti del processo di pacificazione, è riuscita ad organizzare la registrazione negli elenchi degli aventi diritto al voto di oltre 25 milioni di cittadini (in un paese dove non esisteva più un'anagrafe); a dicembre 2005 il referendum sulla nuova Costituzione ha visto la partecipazione al voto di oltre 16 milioni di cittadini; la CEI accrediterà le missioni di osservatori internazionali;
- oltre agli osservatori europei, guidati dell'europarlamentare Philippe De Morillon, che partiranno domenica 23 dall'aeroporto di Ciampino con un aereo del Governo italiano, sarà attiva anche una missione di osservatori della Società civile italiana, promossa dall'associazione "Beati i costruttori di pace", da "Chiama l'Africa" e da altre realtà associative italiane;
- tra i componenti della delegazione italiana di osservatori, che opereranno a titolo puramente volontaristico, figura anche un sardo;

AFFERMATO con convinzione che la nascita di istituzioni democratiche rappresenta il primo passo sulla strada della costruzione di un ordinamento di pace, giustizia, uguaglianza e libertà dei popoli;

RICHIAMATI:
- l'articolo 21 della Dichiarazione universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali (1948);
- l'articolo 25 del Patto internazionale sui diritti civili e politici (1966);
- l'articolo 13 della Carta africana dei diritti umani e dei popoli (1981);
- la Dichiarazione dei principi fondanti dell'osservazione internazionale delle elezioni, promulgata dalle Nazioni unite il 27 ottobre 2005,

impegna il Presidente della Regione

- ad inviare un messaggio di sostegno alla "Missione di osservatori della Società civile italiana" dedicata alla memoria di Rino Serri, ex sottosegretario agli Esteri;
- ad inviare messaggi di sostegno alla Missione di osservazione elettorale dell'Unione europea e al presidente della Commissione elettorale indipendente congolese, Apollinaire Malumalu, nonché a sostenere in tutte le sedi opportune la necessità di battersi contro l'impunità, appoggiando il lavoro della Corte penale internazionale e il suo dossier sulla Repubblica democratica del Congo e l'applicazione di sanzioni nei confronti delle persone ed organizzazioni identificati dal Comitato per le sanzioni del Consiglio di sicurezza ONU colpevoli di gravi violazioni dei diritti umani;
- a rafforzare i programmi delle Nazioni unite e dell'Unione europea tesi a portare stabilità e sicurezza nell'intera regione dei Grandi laghi, in particolare rivitalizzando il dialogo con i paesi confinanti della Repubblica democratica del Congo;
- a sostenere l'organizzazione della Conferenza della regione dei Grandi laghi, promossa dalle Nazioni unite e dall'Unione africana, e chiederne l'apertura alle organizzazioni della società civile dei paesi coinvolti,

invita inoltre il Presidente della Regione

- a inviare un proprio rappresentante, interno o esterno, alla Missione di osservatori della Società civile italiana;
- a sostenere l'iniziativa nei modi più opportuni in considerazione dell'alto valore umanitario del progetto di pace e di democratizzazione in un'area particolarmente delicata dove si rende necessaria una campagna di educazione civica per la popolazione;
- a iniziare un percorso per un gemellaggio tra la comunità sarda e congolese.


Cagliari, 18 luglio 2006