CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAMozione n. 76
MOZIONE SANJUST - LA SPISA - CONTU - LICANDRO - LOMBARDO - PETRINI - PILI - RASSU - SANCIU sul canone annuo versato dall'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente al Ministero delle comunicazioni per l'utilizzo in concessione delle frequenze radio.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- l'articolo 16, comma 1, Sezione III dell'Allegato al Codice, decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, meglio noto come "Legge Gasparri", prevede un "Contributo annuo relativo alla concessione del diritto d'uso delle frequenze utilizzate per l'impianto e l'esercizio di collegamenti radio per il servizio mobile terrestre";
- l'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente, nell'anno in corso, avrebbe già versato al Ministero delle comunicazioni, per l'utilizzo di frequenze radio in concessione, nel settore dei servizi antincendio e per il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, una somma di 501.092,65 euro, importo presumibilmente in acconto sul presunto totale da versare per l'intero anno;
- le medesime frequenze sono in uso al Corpo forestale dello stato, senza che quest'ultimo versi una lira al Ministero delle comunicazioni;CONSIDERATO che:
- l'articolo 32 dell'Allegato al Codice (di cui in premessa), al comma 2 stabilisce che le regioni della Valle d'Aosta e della Sicilia e le province autonome di Trento e Bolzano sono esentate dal pagamento dei contributi previsti dalla Legge Gasparri, relativamente all'esercizio dei collegamenti radio utilizzati a fini di protezione civile e di attività antincendio, secondo quanto previsto al comma 2 dell'articolo 96 della Legge n. 342 del 2000;
- in tale elenco non compare la Sardegna, pur essendo questa una Regione a Statuto speciale e che, più di altre, patisce la piaga degli incendi estivi che devastano il territorio con gravi danni all'ambiente e all'economia;VERIFICATO che:
- in diverse dichiarazioni alla stampa, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente ha dichiarato la non disponibilità economica da parte della Regione per l'apertura delle sedi estive dei vigili del fuoco, una scelta fatta senza aver programmato una valida alternativa nel periodo in cui gli incendi si moltiplicano in maniera esponenziale;
- le somme versate al Ministero delle comunicazioni risultano essere un canone salatissimo per la casse della Regione, che altre regioni e province autonome trattengono in quanto esentate dal pagamento,impegna il Presidente della Regione e l'Assessore competente
1) ad attivare tutte le procedure necessarie affinché la Regione autonoma della Sardegna venga esclusa dal pagamento delle somme dovute al Ministero delle comunicazioni per l'utilizzo di frequenze radio in concessione;
2) ad utilizzare tali somme per la campagna antincendio, potenziando strutture importanti per la lotta ai roghi boschivi, quali le sedi estive dei vigili del fuoco.
Cagliari, 27 giugno 2006