CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 69

MOZIONE  FLORIS Vincenzo - PIRISI - SANNA Franco - BALIA - BARRACCIU - CORRIAS - CUCCA - MANINCHEDDA - PITTALIS - MARROCU - BIANCU - PORCU - IBBA - LICHERI sulla grave crisi del comparto industriale della Sardegna centrale. 

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che la situazione economica ed occupazionale della Sardegna centrale fa registrare un pericoloso peggioramento sfociato, in queste ultime settimane, in disperate azioni di lotta territoriali da parte dei lavoratori della Montefibre e del Gruppo Legler; 

CONSIDERATO che, allo stato attuale, la situazione tende ad un potenziale disastro economico-sociale irreversibile dovuto alla crisi che, dopo il crollo di Montefibre, ha lesionato le strutture portanti dell'industria del centro Sardegna, innescando un pericoloso effetto a cascata che travolge industrie di produzione e dei servizi, imprese di grandi e piccole dimensioni, con effetti devastanti sul tasso di occupazione della provincia; 

VALUTATO che nel nuorese sono a rischio effettivo 1.500 posti di lavoro a cui devono aggiungersi gli occupati dell'indotto, e che il sito di Ottana è diventato per il sindacato nazionale una delle vertenze più complesse dell'intero Paese, al pari di quelle di Caserta, dove è crollato il Polo elettronico e di Torino con la crisi dell'auto; 

RICORDATO che in data 14 luglio 2003, al termine di una lunga e travagliata fase di confronto con il Governo, si era giunti alla stipula a Palazzo Chigi di un complesso accordo di programma per la qualificazione dei poli chimici della Sardegna, accordo che prevedeva specificatamente per Ottana uno stanziamento di 100 milioni di euro da impiegare in articolati interventi di reindustrializzazione finalizzati prioritariamente al reimpiego dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo di quell'area; 

PRESO ATTO che ad oggi, sebbene siano stati stanziati una parte dei fondi, neanche un lavoratore ha trovato una credibile ricollocazione produttiva; 

SOTTOLINEATO che la scadenza della CIG al 31 dicembre 2005 ha lasciato senza una copertura i suddetti lavoratori; 

TENUTO CONTO che da troppo tempo ci stiamo ripetendo che alcuni mali endemici, ad iniziare dallo spopolamento, dalla fuga dei giovani, dall'alto tasso di disoccupazione, dal malessere delle campagne e dall'inadeguata infrastrutturazione materiale ed immateriale del territorio, non trovano risposte adeguate e rendono critiche le condizioni di vita complessive dell'intera provincia nuorese;

RITENUTO necessario, a fronte di tali gravi emergenze, che il Consiglio regionale si pronunci con tutta la sua autorevolezza, che gli deriva dal mandato popolare attraverso una sessione straordinaria dei lavori del Consiglio dedicata alle problematiche del territorio nuorese, coinvolgendo le rappresentanze democratiche e sociali, al fine di individuare soluzioni ai gravi problemi economici e sociali che opprimono le aree interne della Sardegna,

 impegna la Giunta regionale

1) a riaprire senza indugi con il Governo il tavolo di verifica del mancato rispetto degli accordi e degli impegni sottoscritti dal 14 luglio 2003 in poi, in primo luogo la mancata stabilizzazione degli occupati del sito di Ottana, e sulla individuazione di uno specifico contratto di programma per la messa in sicurezza ed il rilancio produttivo  del settore tessile nuorese;

2) a coinvolgere al massimo livello l'ENI, firmataria istituzionale dell'accordo del 14 luglio 2003, che troppo sbrigativamente ha chiuso la discussione sulle sue dismissioni nella Sardegna centrale e sulle bonifiche;

3) a definire un pacchetto di provvedimenti specifici per il breve periodo, in modo da dare risposte, non solo alle emergenze con le quali le industrie ed i servizi del centro Sardegna in queste ore si stanno drammaticamente confrontando, ma anche agli altri comparti produttivi del territorio travagliati da pesanti situazioni di incertezza;

4) a ridisegnare, con il coinvolgimento di tutte le forze sociali, una politica industriale di lungo periodo per la Sardegna centrale, in grado di riposizionare l'economia provinciale sulla frontiera delle tecnologie guida e prefigurare una nuova prospettiva di sviluppo per le future generazioni delle zone interne.

 

Cagliari, 31 gennaio 2006