CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 24

MOZIONE CALIGARIS - IBBA - URAS - SERRA - SALIS - MARRACINI sulla grave crisi industriale della Portovesme srl.

 

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che la situazione industriale della Sardegna fa registrare una crisi drammatica, quotidianamente sempre più grave, nonostante le ripetute intese istituzionali tra Giunta e Governo e le garanzie espresse dall'esecutivo nazionale sul mantenimento e il potenziamento dell'infrastrutturazione industriale nel territorio;

 

CONSIDERATO che nessuna ipotesi di sviluppo economico e sociale può prescindere da una crescita industriale integrata con l'economia locale in modo da evitare pericolose monoculture;

 

VALUTATO che i territori di Ottana, Macomer, Villacidro, Macchiareddu, Arbatax e Olbia, oltre a quello di Portoscuso, sono divenuti nel tempo sinonimi dello smantellamento industriale e che per le condizioni attuali sono a rischio almeno 6.500 posti di lavoro e la serenità di oltre 20.000 famiglie;

 

RICORDATO che, dopo gli accordi Governo-Regione-sindacati sulla chimica del 17 luglio 2003 e sull'energia del 18 dicembre 2003, il Presidente del Consiglio dei Ministri, il 6 febbraio 2004, con apposito decreto, ha ridotto i costi della bolletta energetica uniformando l'isola agli altri concorrenti europei;

 

EVIDENZIATO che l'Autorità garante per l'energia ha bloccato il provvedimento del capo del Governo perché la Commissione europea ha negato il nullaosta tralasciando di considerare che gli impianti italiani di produzione d'alluminio primario godono di un regime tariffario "speciale", approvato dall'Unione europea fino al 2007, in quanto ne ha riconosciuto la congruità con i criteri di mercato e non considerando che pagare l'energia a prezzi sensibilmente superiori a quelli medi di mercato impedisce la possibilità di sopravvivere alle aziende del settore;

 

SOTTOLINEATO che non ci sono certezze sulle decisioni del Governo, nonostante i recenti incontri avuti dal Presidente della Regione e dall'Assessore dell'industria con i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio e al Ministero delle attività produttive;

 

RITENUTO che l'energia elettrica costituisce per le industrie energivore materia prima dei processi produttivi ed incide per oltre il 40 per cento sui costi di trasformazione e che pertanto la disponibilità e il prezzo dell'energia elettrica determinano la competitività e la sopravvivenza economica degli impianti esistenti nonché la localizzazione di nuove iniziative;

 

VISTA la decisione della Portovesme srl che annuncia la fermata degli impianti e le gravissime conseguenze per l'occupazione in un territorio pesantemente colpito da una profonda crisi;

 

RICHIAMATI i contenuti dell'ordine del giorno approvato in Aula nello scorso mese di novembre sull'accordo-quadro per la chimica e sul piano energetico;

 

TENUTO CONTO che senza un tessuto industriale diffuso non si possono creare occasioni di cultura, ricerca e formazione nonché investimenti e occupazione,

 

impegna la Giunta regionale

 

a ribadire con fermezza i contenuti dell'accordo sull'energia chiedendo al Governo e all'Unione europea una politica industriale ed energetica in modo da garantire le produzioni metallurgiche di base tenuto conto del ruolo strategico che esse hanno per il Paese,

 

impegna altresì il Presidente della Regione

 

a guidare la mobilitazione dei lavoratori, dei sindacati e delle amministrazioni locali del Sulcis Iglesiente in difesa dei posti di lavoro e per lo sviluppo dell'isola affinché il Governo nazionale e l'Unione europea riconoscano pari dignità alla Sardegna rispetto alle altre aree territoriali.

 

Cagliari, 24 gennaio 2005