CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAMozione n. 4
MOZIONE CAPELLI - OPPI - LA SPISA - DIANA - VARGIU - LADU - AMADU - BIANCAREDDU - CAPPAI - CUCCU Franco Ignazio - RANDAZZO - ARTIZZU - LIORI - MORO - SANNA Matteo - ONIDA - MURGIONI - PISANO - DEDONI - CASSANO - SANJUST - SANNA Paolo - RASSU - SANCIU - PILI - LOMBARDO - MILIA - PETRINI sui provvedimenti di revoca adottati dalla Giunta regionale in data 25 agosto 2004.
***************
IL CONSIGLIO REGIONALE
PRESO ATTO che la Giunta regionale, nella seduta del 25 agosto 2004, ha revocato i seguenti provvedimenti:
a) stralcio programma di pubblicità istituzionale - specificazione operativa - legge regionale n. 6 del 1995, articolo 83 - bilancio regionale 2004;
b) delibera n. 23/8 del 20 maggio 2004 - Linee di indirizzo per l'aggiornamento delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera erogate in regime di ricovero;
c) delibera n. 27/4 del 8 giugno 2004 - Linee di indirizzo sulla riabilitazione globale;RILEVATO che detti provvedimenti di revoca sono giuridicamente illegittimi, in quanto:
1) non vengono in essi esplicitate le mutate circostanze di fatto né le ragioni sopravvenute che determinerebbero l'inopportunità o la attuale non rispondenza dei provvedimenti ritirati all'interesse pubblico primario;
2) si fondano su motivazioni assolutamente vaghe e generiche - esposte per di più in termini possibilistici - non supportate da alcuna indagine né attività istruttoria finalizzata alla verifica delle affermazioni gratuitamente e semplicemente enunciate a sostegno del ritiro;
3) non viene in essi evidenziato alcun interesse pubblico inderogabile né alcun procedimento di acquisizione e ponderazione dei nuovi interessi la cui tutela implica il ritiro degli atti, nonché le ragioni della prevalenza degli interessi medesimi sul legittimo affidamento dei destinatari, in aperto contrasto coi canoni che presiedono la corretta azione amministrativa;
4) sono stati adottati omettendo la previa comunicazione dell'avviso di avvio del procedimento agli interessati, obbligatoria e dovuta ai sensi dell'articolo 7 della Legge 7 agosto 1990 n. 241;
5) evidenziano un generale comportamento "superficiale" della Giunta sui termini delle vicende implicate negli atti revocati;
6) tale modo di operare comporta una inammissibile invasione della sfera gestionale da parte di quella politica;CONSIDERATO che:
a) il provvedimento di revoca della delibera relativa al programma di pubblicità istituzionale - col quale sono state ammesse a contributo tutte le istanze presentate con i presupposti di legge previsti - non è supportato da alcuna ragione di opportunità amministrativa, ma si appalesa come fondato esclusivamente su ragioni "di parte";
b) il provvedimento di revoca della delibera n. n. 23/8 del 20 maggio 2004 perpetua ed anzi accentua la situazione di grave discriminazione in cui versa la sanità in Sardegna, ove le tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera erogate in regime di ricovero erano ferme ai parametri nazionali del 1994 meno il 20 per cento;
c) l'asserito rischio di "notevole incremento della spesa ospedaliera" posto a fondamento della revoca è del tutto strumentale, posto che la Sardegna è oggi la quintultima regione italiana per spesa media pro-capite per la sanità (1229 euro ad abitante, contro una media nazionale di 1357 euro!);
d) ugualmente strumentale è il motivo secondo cui mancherebbe la "quantificazione dei maggiori oneri derivanti dall'applicazione delle tariffe", tant'è che non è dato riscontrare analoga quantificazione di spesa in alcuna delle delibere di aggiornamento dei tariffari adottate dalle altre regioni;
e) identiche considerazioni valgono per la revoca del provvedimento con cui sono state fissate le linee di indirizzo in materia di RSA e di centri diurni integrati, con la quale anzi è stata introdotta la razionalizzazione del servizio in funzione anche del contenimento dei costi,
tutto ciò premesso chiede alla Giunta regionale l'immediato ritiro dei provvedimenti di revoca.
Cagliari, 8 settembre 2004