CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1474/A
INTERROGAZIONE VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sugli adeguamenti previsti dalla legge regionale 31 ottobre 2007, n. 12 (Norme in materia di progettazione, costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenuta e dei relativi bacini di accumulo di competenza della Regione Sardegna).
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Il sottoscritto,
considerato che:
- gli ultimi mesi del 2008 sono stati caratterizzati in Sardegna da eccezionali precipitazioni, superiori a qualsiasi previsione, che hanno talora prodotto vere e proprie catastrofi alluvionali;
- tali eventi hanno prepotentemente riportato all'attenzione della pubblica opinione la necessità di garantire la piena sicurezza degli invasi e dei bacini di raccolta che pure hanno grandissima importanza per l'approvvigionamento idrico per uso irriguo e per la prevenzione degli incendi e forniscono altresì valido supporto alla stessa attività di prevenzione idrogeologica;
- la legge regionale n. 12 del 2007 detta norme in materia di progettazione, costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenuta e dei relativi bacini di accumulo di competenza della Regione Sardegna;
- tale legge impone la messa in sicurezza dei bacini e, con il comma 1 dell'articolo 5, dispone che il termine per la presentazione delle domande di adeguamento scada al nono mese dell'entrata in vigore della legge stessa;
- i bacini interessati dalle necessità di adeguamento imposte dalla legge sembrerebbero assai numerosi, addirittura circa 400 nella sola Provincia di Cagliari;
- i costi di adeguamento alle nuove disposizioni di legge, nella maggior parte dei casi, sarebbero di entità rilevante;
- una parte rilevante degli sbarramenti risulta di proprietà di imprenditori agricoli, sui quali si abbattuta in questi anni una pesante crisi e sui quali verrebbe a gravare un onere economico difficilmente sopportabile per la messa in sicurezza;
- la mancata presentazione della domanda di adeguamento comporta una sanzione di euro 5.000 e la demolizione dello sbarramento o l'acquisizione delle opere al patrimonio regionale,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere se:
1) ritengano che sia stata data pubblicità adeguata alle disposizioni contenute nella legge regionale n. 12 del 2007 e, in particolare, se ritengano che tutti gli interessati siano stati adeguatamente sensibilizzati attraverso opportuna campagna pubblicitaria sui mass-media o almeno tramite le associazioni di categoria sulle conseguenze di eventuali inadempienze;
2) quante siano in Sardegna le domande di adeguamento ai sensi della legge regionale n. 12 del 2007, presentate entro i termini di legge;
3) sia stato fatto un censimento del numero complessivo dei bacini per i quali è prevista l'obbligatorietà dell'adeguamento e sia pertanto possibile conoscere il numero di quelli che risultano ancora irregolari e pertanto soggetti alla possibilità di demolizione o di acquisizione al patrimonio regionale;
4) in particolare, si abbia idea se Abbanoa e ENAS, o altri enti regionali che abbiano diretta competenza su sbarramenti e bacini, abbiano presentato regolare domanda di adeguamento per le strutture su cui hanno responsabilità diretta e di competenza della citata legge;
5) è stato ipotizzato un sistema di incentivi economici regionali di sostegno che possa supportare gli interventi di adeguamento da parte degli imprenditori agricoli privati sardi, gravati dagli effetti della pesantissima congiuntura economica;
6) sono stati calcolati i costi economici per la Regione derivanti dalla presa in carico diretta e dalla messa in sicurezza di tutti gli sbarramenti e bacini per i quali non fossero state disposte le opere di adeguamento da parte degli attuali proprietari;
7) sono state valutate le conseguenze negative, che l'eventuale demolizione degli sbarramenti e dei bacini potrebbe comportare, rispetto alla disponibilità idrica ed in particolare per le prossime campagne antincendi;
8) non ritengano troppo vessatorio e oneroso l'obbligo di messa in sicurezza e regolarizzazione per i bacini anche di modesta entità (vedi, a titolo esemplificativo, la prescritta necessità della VIA per bacini di piccola capacità d'invaso superiore a 100.000 metri cubi, che comporta un onere non proporzionato al valore economico e ai benefici dell'infrastruttura!).Cagliari, 30 dicembre 2008