CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1454/A
INTERROGAZIONE LIORI, con richiesta di risposta scritta, sulla "Selezione di consulenti esperti in ambito scolastico" pubblicata sul sito ufficiale della Regione sarda e i cui termini di partecipazione sono scaduti il 20 novembre 2008.
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Il sottoscritto,
venuto a conoscenza che:
- l'Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione autonoma della Sardegna ha indetto una preselezione di consulenti (delibera della Giunta regionale n. 51/7 del 24 settembre 2008) che dovranno collaborare alla predisposizione di: azioni di promozione, monitoraggio e valutazione delle attività di laboratorio presentate dalle istituzioni scolastiche e dei conseguenti risultati; attività di raccolta, analisi e studio dei dati relativi all'integrazione degli studenti disabili nell'ambito dei percorsi didattici, in accordo con gli enti locali e l'Ufficio scolastico regionale;
- i candidati, oltre ai requisiti di legge, devono aver maturato 30 anni di servizio come insegnante o dirigente scolastico (con 10 anni di attività specifica nell'organizzazione di percorsi didattici per il diritto allo studio con particolare riferimento all'integrazione degli studenti disabili);
- i partecipanti alla selezione devono aver concluso il servizio attivo nella scuola per raggiunti limiti di età o di maturata anzianità, essere, cioè, pensionati,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e regionale l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per conoscere le ragioni che impediscono (o hanno impedito) la partecipazione alla selezione non solo dei giovani insegnanti disoccupati, ma soprattutto di tutti quei precari che (qualcuno anche da vent'anni) chiedono invano la loro stabilizzazione nel ciclo scolastico dell'istruzione pubblica pur possedendo titoli ed esperienze specifiche posto che i requisiti richiesti ai partecipanti non pregiudicano in nessun caso l'utilizzazione di tali docenti non solo per gli studi specifici compiuti, ma anche per esperienze maturate a vario titolo nella scuola sia pure in modo provvisorio e non tralasciando il fatto che sarebbe stata questa una buona occasione per dare risposte ai giovani laureati sardi che bussano inutilmente alla porta del lavoro e un buon punto di partenza per formare figure professionali per il futuro della scuola isolana.
Cagliari, 28 novembre 2008