CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1453/A

INTERROGAZIONE GALLUS, con richiesta di risposta scritta, su piccoli sussidi e prestito d'onore della regione Sardegna.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- nel periodo gennaio/febbraio del 2008 sono stati aperti due bandi regionali per la presentazione di istanze inerenti 1'autoimprenditorialità e il lavoro autonomo;
- in particolare, a gennaio è stato dato il via alla presentazione delle domande di agevolazione per la misura "Prestito d'onore della Sardegna" - Misure 3.10 e 3.11 del POR Sardegna 2000-2006 e, nel mese successivo, è stata aperta la presentazione delle domande di agevolazione della Misura 3.4 del POR Sardegna 2000-2006 titolata "Piccoli sussidi";
- entrambi i bandi hanno suscitato un notevole interesse da parte dei soggetti deboli del mercato del lavoro (oltre i disoccupati di lunga durata, i piccoli sussidi prevedono tra i beneficiari: disoccupati over 45 anni, ex tossicodipendenti, ex detenuti, ecc.), creando una possibile "via di riscatto" sociale ed economico per quanti, in possesso di un'idea imprenditoriale, di coraggio e buona volontà, hanno voluto scommettere e credere su questa opportunità offerta dalla Regione Sardegna;

sottolineato che:
- dopo parecchio tempo dalla chiusura dei termini di presentazione della domanda, durante il mese di agosto, sono state finalmente pubblicate le graduatorie delle due misure; entrambe hanno avuto un notevole successo, tanto da produrre un lungo elenco di soggetti "delusi" per 1'indisponibilità di risorse per la propria richiesta (in pochi minuti, addirittura 2-3 dall'apertura dei bandi, le risorse sono terminate);
- in alcuni casi i soggetti che sono risultati beneficiari delle agevolazioni previste dal prestito d'onore della Sardegna sono risultati anche tra gli elenchi dei beneficiari o dei delusi dei piccoli sussidi;
- probabilmente spinto dal forte impatto sul pubblico generato dalle due misure, l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio ha voluto cogliere l'opportunità pubblicitaria prendendo pubblicamente l'impegno di raddoppiare le risorse per entrambe le misure, al fine di raddoppiare il numero dei soggetti beneficiari;

considerato che:
- questo accadeva nei giorni antecedenti ferragosto, ed è tutt'oggi verificabile nei siti appositamente realizzati per le due Misure:
www.coesionesardegLna.it;
http://www.impare.it/?s=noti&p=show&id=188;
- ad oggi, nonostante le scadenze per la chiusura dei progetti piccoli sussidi e prestito d'onore regionale siano previste rispettivamente per il 31 dicembre 2008 e per il 31 gennaio 2009 (in questo caso prorogabile, istanza per istanza, fino al 30 marzo 2009), non è dato sapere agli aspiranti imprenditori collocati come primi tra gli esclusi della prima e seconda graduatoria, se e quando potranno coronare il loro sogno di diventare imprenditori;

atteso che:
- questa situazione è stata più volte evidenziata, in alcuni casi facendo emergere situazioni di necessità e, spesso, di vera e propria disperazione;
- sia da ritenersi gravissimo che dalla Regione venga promessa una possibilità di riscatto sociale ed economico per i soggetti deboli, senza che tale promessa venga rigorosamente rispettata nei tempi e nelle modalità più rigorose possibili, in linea con gli effetti e sensibilità che tali misure vanno a sollecitare;
- alcuni soggetti ammessi nelle prime graduatorie del prestito d'onore risultano essere nelle prime posizioni degli esclusi dei piccoli sussidi; dalle indicazioni fornite dall'Assessore questi ultimi sarebbero pertanto beneficiari della seconda misura, una volta estesa la graduatoria con le risorse aggiuntive promesse;
- essendo la misura "Piccoli sussidi" più interessante rispetto al "Prestito d'onore", molti aspiranti imprenditori stanno attendendo lo scorrimento della graduatoria per optare per la seconda misura, ma non avendo oggi alcuna certezza che questo avverrà realmente (ormai i tempi laschi stanno diventando sospetti per molti) alcuni beneficiari del prestito d'onore - considerando i tempi massimi ammissibili per la realizzazione e rendicontazione dei progetti - temono di perdere anche l'opportunità che oggi hanno in mano, e patiscono l'inquietante incertezza nell'assordante e irresponsabile silenzio dell'Amministrazione regionale,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per sapere quali concrete iniziative, alla luce di quanto esposto, intenda assumere la Giunta regionale per porre rimedio ai ritardi e alle inadempienze che potrebbero inficiare le possibilità contenute nei bandi regionali per la presentazione di domande per 1'autoimprenditorialità e il lavoro autonomo.

Cagliari, 28 novembre 2008