CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1450/A
INTERROGAZIONE ATZERI, con richiesta di risposta scritta, sulla grave decisione di sottrarre risorse destinate alla valorizzazione dell'editoria sarda in favore di editori italiani.
***************
Il sottoscritto,
premesso che:
- si assiste ormai da tempo a politiche regionali basate su consistenti tagli di risorse per l'editoria regionale;
- l'editoria sarda, che pure in generale produce opere di qualità e svolge un importante compito di divulgazione culturale anche a favore delle scuole, si trova ad operare in condizioni di mercato rese difficili dalla mancata risoluzione di non poche precondizioni di sviluppo;
- non pare buona politica l'opera di sistematica modifica di leggi appena approvate dal Consiglio regionale, anche in ragione del fatto che in tal modo si introduce l'incertezza del diritto e l'impossibilità di pianificare l'attività editoriale;
considerato che:
- l'articolo 28, comma 1, lettera c), della legge regionale n. 2 del 2007 (legge finanziaria 2007), dispone: "la spesa di euro 500.000, per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, a favore delle biblioteche scolastiche per l'acquisto di prodotti dell'editoria regionale (UPB S03.02.003 - cap. SC03.0283)";
- tale disposizione delinea una programmazione regionale triennale a favore degli editori sardi e, come tale, appare cattiva politica che in itinere si cambino le carte in tavola;
- nel disegno di legge concernente "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2009)", nel capo II dedicato a "Conoscenza, cultura e tempo libero" si introduce una sostanziale modifica in pejus della legge vigente, in quanto si aggiunge alla lettera c) del comma 1 dell'articolo 28 della legge regionale n. 2 del 2007, l'inciso "o di autori sardi o relativi alla Sardegna";
- tale disposizione apre di fatto la strada, con risorse invariate, ad acquisti presso editori italiani senza che siano stati specificati i criteri e le risorse relative;
- ciò arreca un sostanziale danno nei confronti dell'editoria sarda e si presta a discriminare editori sardi non allineati, in quanto ci si troverebbe in un regime di risorse più scarse a favore degli editori sardi;
- non appare congruo distogliere risorse già assegnate e indirizzarle, in dispregio della programmazione triennale, ad altre operazioni di acquisto;
- semmai appare più razionale aggiungere risorse specificamente indirizzate a favorire l'acquisto di testi pubblicati dagli editori italiani,
chiede di interrogare l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e, per quanto di competenza, il Presidente della Regione, per sapere:
1) se non ritengano che la promozione dell'editoria sarda non rappresenti un valore strategico per la valorizzazione dell'identità locale;
2) se quanto presente attualmente nel disegno di legge della finanziaria 2009 non rappresenti un refuso e, in caso positivo, cosa intendano fare per ripristinare la legge vigente;
3) in base a quali criteri intenderebbero distribuire le risorse di cui agli articoli citati;
4) se non ritengano più opportuno assegnare risorse aggiuntive per favorire anche l'acquisto di opere pubblicate da editori italiani;
5) se non rappresenti un indice di cattiva politica la continua modifica di leggi regionali appena approvate e se ciò non comporti inevitabilmente un danno nei confronti degli imprenditori sardi nella programmazione dell'attività editoriale.
Cagliari, 25 novembre 2008