CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1449/A
INTERROGAZIONE FLORIS Mario, con richiesta di risposta scritta, sul futuro di Tiscali in relazione ai dipendenti che rischiano di perdere il posto di lavoro.
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Il sottoscritto,
preso atto delle infruttuose trattative in sede di Confindustria tra i sindacati e l'azienda sullo stato di crisi e sulle conseguenti ricadute negative sui lavoratori che andrebbero incontro a tagli consistenti non intravedendosi speranze di futuri sviluppi nelle attivitą dell'azienda, nonostante la Regione abbia fatto notevoli investimenti nell'ambito delle tecnologie nelle quali la societą Tiscali vive e occupa posizioni d'avanguardia e privilegiate in Sardegna;
condividendo le preoccupazioni del management della societą e quelle del socio di maggioranza Renato Soru che i molteplici e gravosi impegni connessi alla sua attuale carica di Presidente della Regione avrebbero distratto dai suoi interessi e dalla sua diretta partecipazione alla migliore conduzione della Societą;
rilevato che anche l'opinione pubblica, non solo in campo regionale, ma anche a livello nazionale, guarda con particolare interesse e preoccupazione agli sviluppi della crisi che ha investito Tiscali;
considerato che degli 840 dipendenti ben 770 lavorerebbero in Sardegna e circa 500 sarebbero impiegati in due aziende che si occupano di ricevere chiamate (inbound) per Tiscali, e che gli organi di informazione hanno messo in risalto come "nubi nere si addensano sul futuro di Tiscali" anche per gli scarsi risultati della TV digitale che, secondo le organizzazioni sindacali SIC CGIL, UILCOM UIL, e FISTEL CISL, pur essendo un prodotto di grande qualitą sul quale l'azienda aveva scommesso tanto, pare non abbia dato i risultati sperati;
considerati i risultati pubblicati dagli organi di informazione circa i controlli effettuati sulle condizioni contrattuali dei lavoratori dei call center operanti in Sardegna dei quali solo una quarantina sui circa duemila attualmente in servizio, sarebbero stati stabilizzati perpetrando, anche nei call center di riferimento a Tiscali, una condizione insostenibile di precariato e senza le dovute garanzie connesse alla salvaguardia e tutela della stessa dignitą delle persone;
considerato ancora che la crisi di Tiscali con i conseguenti tagli al personale potrebbe ripercuotersi anche sulle attivitą informatiche e di comunicazione della Regione tenuto conto dei molti servizi che la Societą svolgerebbe, con propri dipendenti, all'interno della Regione,
chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) se sia a conoscenza dello stato di crisi di Tiscali in relazione al ridimensionamento del personale e quali iniziative la Regione ha intrapreso per la stabilizzazione del personale precario dei call center;
2) quali sono i servizi in affidamento e in convenzione della Regione a Tiscali e quanti lavoratori Tiscali operano direttamente in Regione e tramite le sedi Tiscali;
3) se corrisponde al vero che la Regione ipotizzerebbe di stabilizzare i dipendenti Tiscali che operano presso l'Amministrazione regionale;
4) quali altre iniziative la Regione intende intraprendere per lo sviluppo delle nuove tecnologie applicate all'economia e all'occupazione.
Cagliari, 25 novembre 2008