CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1418/A
INTERROGAZIONE PISU - URAS - LANZI - DAVOLI - LICHERI - FADDA - SERRA - CUGINI, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione degli operai a rischio licenziamento delle imprese d'appalto delle ferrovie e sulla situazione del servizio ferroviario sardo.
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I sottoscritti,
premesso che:
- la GEAS Scarl, del gruppo Mazzoni Ambiente, aggiudicataria della gara d'appalto lotto 15 Regione Sardegna dal 15 marzo 2006 per la pulizia di officine e materiale rotabile ferroviario in tutta la Sardegna, ha emesso, a partire dal 20 ottobre 2008, lettere di licenziamento per 39 operai, e preannunciato analoghi provvedimenti per altri 10;
- la decisione è stata motivata con la riduzione della quantità di lavoro richiesta da Trenitalia e dalla conseguente riduzione nei versamenti delle spettanze stabilite dal capitolato d'appalto, che causerebbero per GEAS Scarl perdite nell'ordine degli 871 mila euro nell'anno 2007;constatato che:
- i licenziamenti hanno causato l'immediata agitazione degli operai GEAS Scarl, con la convocazione di assemblee permanenti nelle stazioni ferroviarie di Cagliari, Oristano, Macomer, Olbia e Sassari;
- l'agitazione ha interrotto la regolare pulizia di officine e materiale rotabile ferroviario, con conseguenti gravi disagi per i passeggeri (difficoltà nelle manutenzioni, ritardi, sporcizia sulle carrozze);considerato che
- il licenziamento degli operai GEAS Scarl getterebbe nella crisi i lavoratori e le loro famiglie e ridurrebbe l'organico addetto alle pulizie da 111 a 72 operai;
- gli effetti dell'agitazione mostrano chiaramente quali sarebbero le conseguenze per i passeggeri in caso di effettiva riduzione dell'organico: l'astensione dal lavoro di una parte degli operai ha causato immediati disservizi, nonostante il probabile ricorso a lavoratori a chiamata (job on call) per la pulizia dei treni (segnalato da "La Nuova Sardegna" di sabato 25 ottobre 2008, pagina 39);
- GEAS non è stata in grado di dimostrare la presunta riduzione nei pagamenti dell'appalto; inoltre la stessa Trenitalia, tramite l'ingegner Leonardo Ghisu, ha smentito la presunta riduzione delle spettanze versate a GEAS Scarl per lo svolgimento dei lavori di pulizia;
- nonostante le già citate presunte perdite per 871 mila euro annui, GEAS ha accettato da Trenitalia una proroga della scadenza al 31 maggio 2009 del proprio appalto (che sarebbe terminato nel marzo 2009), con l'evidente intenzione di partecipare alla gara successiva giocando al ribasso sui costi del lavoro;
- GEAS Scarl aveva già attuato una riduzione da 137 a 111 dipendenti, beneficiando del protocollo d'intesa governo-sindacati del 14 giugno 2007 per il superamento delta crisi del settore appalti delle ferrovie;
- tale accordo, a seguito dello stanziamento di ammortizzatori sociali, prevedeva il reintegro completo delle maestranze entro il 31 luglio 2008 (termine poi prorogato al 31 dicembre);
- nonostante l'adesione al suddetto protocollo, ci troviamo oggi di fronte a nuovi licenziamenti al posto degli attesi reintegri,chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dei trasporti e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per conoscere quali misure intendano adottare affinché la vertenza degli operai GEAS Scarl si concluda in modo positivo per i lavoratori, le loro famiglie e tutti i passeggeri del servizio ferroviario, ai quali deve essere garantito un trasporto efficiente e sotto adeguate condizioni sanitarie, obiettivi incompatibili con la speculazione su costo, qualità e dignità del lavoro.
Cagliari, 30 ottobre 2008