CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1416/A
INTERROGAZIONE CACHIA, con richiesta di risposta scritta, sulla paventata dismissione della tratta ferroviaria Golfo Aranci-Olbia che costituirebbe un pregiudizio notevole alla continuità del servizio merci su rotaia con danno ingente per l'economia.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- da oltre vent'anni le Ferrovie dello Stato (FdS) stanno attuando una graduale politica di disimpegno nei confronti della Sardegna, avendo sempre rinviato il piano di modernizzazione della rete per garantire efficienza al servizio e competizione con la mobilità privata;
- di recente, dopo un progressivo ridimensionamento, FdS ha annunciato la soppressione del servizio merci su rotaia per Golfo Aranci, sulla cui tratta si era registrato in passato un forte incremento (tre milioni di tonnellate annue) con l'impiego di cinque navi miste più la "tuttomerci" Garibaldi, affiancata poi dalla Logudoro, giustificando il provvedimento con la caduta della domanda;considerato che:
- la riduzione registrata dal trasporto merci su ferrovia negli ultimi tempi è legata al mancato rinnovo dei contratti con le imprese utilizzatrici del servizio in previsione del ridimensionamento annunciato;
- la dura reazione della classe politica ha portato le FdS a rinviare la data della soppressione del servizio, che, tuttavia, è oramai riservato quasi esclusivamente alle legittime esigenze dell'industria di carri ferroviari della Keller;
- la chiusura del servizio ha creato disagio e incertezza tra i lavoratori, con dispersione delle unità impegnate a Golfo Aranci e, in qualche caso, trasferimento in altre sedi fuori dall'Isola;ritenuto che:
- la ferrovia da Golfo Aranci a Olbia è, per il momento, la sola soluzione possibile per tenere in vita il servizio essendo la previsione di utilizzo del porto di Porto Torres e dello stesso molo Cocciani del porto di Olbia non immediatamente realizzabile;
- l'atteggiamento più "morbido" delle FdS, disposte allo spostamento della stazione ferroviaria di Olbia di 150 metri per evitare l'handicap dei passaggi a livello, che incidono negativamente sul traffico cittadino, rappresenti una prospettiva interessante che, tuttavia, non può essere barattata con la privazione al diritto dei sardi di un servizio di grande valenza economica;
- l'handicap dell'insularità riveste costi sociali che non devono ricadere sull'Isola, ma sull'intera nazione e non possono costituire esclusivo elemento di valutazione della economicità del servizio, soprattutto da parte di aziende pubbliche;preso atto della volontà altre volte mostrata dalla Regione nel rivendicare una gestione autonoma del servizio ferroviario, come ha già fatto, in accordo col Governo, per le Ferrovie meridionali sarde,
avuta notizia che le FdS stanno procedendo alla dismissione del patrimonio immobiliare, nella prospettiva di fare cassa e nella certezza di essere assecondate, in questo disegno, dalla acquiescenza della Regione;
considerato che ciò rappresenta un ulteriore schiaffo nei confronti dei sardi e delle loro legittime esigenze,
chiede di interrogare l'Assessore regionale dei trasporti per sapere:
1) se non ritenga indispensabile un intervento della Regione per garantire la continuità del servizio merci, evitando soluzioni che possano determinare, di fatto, l'interruzione del servizio stesso a causa di interventi strutturali alternativi che risulterebbero dispendiosi e incerti nella tempistica;
2) se intenda difendere il diritto alla mobilità ferroviaria, passeggeri e merci, alla stregua di qualunque altra regione italiana, non considerando un limite invalicabile le minore utenza;
3) quali misure intenda adottare perché il "terminale" di Golfo Aranci sia comunque salvaguardato, rappresentando un elemento essenziale per il servizio su rotaia;
4) se dirà di no ai tentativi della FdS del progressivo disimpegno, troppo a lungo tollerato e alla vendita in saldo degli immobili, in attesa di realizzare, alle condizioni opportune, una gestione sarda delle ferrovie.Cagliari, 30 ottobre 2008