CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1405/A
INTERROGAZIONE CAPELLI - CAPPAI - CUCCU Franco Ignazio - LAI Vittorio Renato - MARRACINI - MILIA, con richiesta di risposta scritta, sui trasferimenti regionali agli enti locali previsti dal patto di stabilità per il triennio 2007-2009.
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I sottoscritti,
visto l'articolo 1, commi 676-693, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria anno 2007), che disciplina il concorso agli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2007-2009 delle province e dei comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti;
considerato che:
- l'articolo 1, comma 677, della predetta legge prevede che la manovra finanziaria è stabilita in termini di riduzione del saldo tendenziale di comparto per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009;
- l'articolo 1, comma 682, della medesima legge prevede che "ai fini dei saldi utili per il rispetto del patto di stabilità interno i trasferimenti statali sono conteggiati, in termini di competenza e di cassa, nella misura a tale titolo comunicata dall'amministrazione interessata";
visto il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 12 luglio 2007 relativo al monitoraggio del patto di stabilità interno per il 2007 per le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ai sensi dell'articolo 1, comma 666, della richiamata legge, con il quale si dà facoltà alle regioni di applicare quanto previsto dal comma 682 anche ai trasferimenti regionali a favore dei propri enti locali;
constatato che la legge n. 296 del 2006 non richiede necessariamente una disposizione normativa per avvalersi della predetta facoltà bensì l'adozione di idoneo atto formale che autorizzi gli enti locali a conteggiare ai fini del patto di stabilità interno i trasferimenti regionali, in termini di competenza e di cassa, nella misura in cui viene comunicata dalla Regione;
ritenuto:
- di poter applicare, con riferimento ai trasferimenti regionali relativi agli anni 2007, 2008 e 2009 a favore degli enti locali ubicati nel territorio regionale, il criterio di cui alla legge n. 296 del 2006, articolo 1, comma 682, in base al quale detti trasferimenti, ai soli fini del rispetto del patto di stabilità interno, sono convenzionalmente da considerare, per competenza (accertamenti) e per cassa (riscossioni) in misura pari agli importi indicati negli atti regionali di assegnazione e, pertanto, ciascun ente locale rileverà gli atti di assegnazione regionale di propria competenza;
- altresì, che l'adozione di un tale atto deliberativo da parte della Giunta regionale non comporterebbe alcun effetto sui movimenti contabili da registrare ai fini del rispetto del patto di stabilità della Regione;
venuti a conoscenza che alcune regioni quali la Regione Puglia e la Regione Veneto, hanno adottato deliberazioni proprie con le quali hanno disposto che tutti i fondi regionali relativi agli anni 2007-2008-2009, trasferiti agli enti locali ubicati nel territorio regionale, ai soli fini del patto di stabilità e nel rispetto di quanto previsto dalla legge n. 296 del 2006, articolo 1, commi 676-693;
ritenuto che l'adozione di un provvedimento deliberativo analogo da parte della Giunta regionale della Sardegna consentirebbe il rispetto del patto di stabilità salvando i comuni e la stessa Regione dalle penalizzazioni previste dalla normativa statale in caso di non rispetto del patto e consentirebbe altresì di riprendere l'attività di utilizzo dei fondi disponibili per le opere pubbliche con la possibilità di ripresa economica,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per sapere se:
- non ritengano opportuno e necessario adottare un provvedimento deliberativo urgente che consenta a tutti i comuni della Sardegna, sottoposti al vincolo del patto di stabilità e attualmente in difficoltà, di poter procedere con maggiore serenità e garantire anche prestazioni importanti quali le attività scolastiche e le prestazioni sociali;
- intendano, per il bilancio di previsione del 2009, escludere dai limiti del patto, come era stato previsto sin dal 2005, i fondi comuni per la pubblica istruzione, servizi sociali e i fondi europei su qualsiasi programma concessi.
Cagliari, 24 ottobre 2008