CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1396/A

INTERROGAZIONE CALIGARIS, con richiesta di risposta scritta, sulla vendita all'asta di beni delle Ferrovie dello Stato realizzati nell'ambito del servizio ferroviario in Sardegna.

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La sottoscritta,

premesso che:
- con inserzioni pubblicitarie apparse nelle pagine di economia de "Il Corriere della Sera" la Ferservizi, la società delle Ferrovie dello Stato, holding pubblica, ha messo in vendita appartamenti, alcuni già aggiudicati, complessi immobiliari, terreni e fabbricati ubicati in diverse zone della Sardegna e, in particolare, in Provincia di Sassari; sono stati messi all'asta anche la scuola ed il giardino della stazione di Chilivani al prezzo di soli 32 euro al metro quadro;
- un articolo di Chiaramaria Pinna, inviata de "La Nuova Sardegna" a Chilivani, apparso venerdì 3 ottobre 2008, descrive nel dettaglio i beni messi in vendita, il prezzo base e la data di scadenza delle domande per partecipare alle aste e la desertificazione del territorio provocata dalle dismissioni delle Ferrovie dello Stato;

rilevato che:
- lo Statuto speciale per la Sardegna, all'articolo 14, afferma: "La Regione, nell'ambito del suo territorio, succede nei beni e diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali, escluso il demanio marittimo. I beni e diritti connessi a servizi di competenza statale ed a monopoli fiscali restano allo Stato, finché duri tale condizione";
- il decreto legislativo 21 febbraio 2008, n. 46 (Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Sardegna concernente il conferimento di funzioni e compiti di programmazione e amministrazione in materia di trasporto pubblico locale), pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 74 del 28 marzo 2008, supplemento ordinario n. 73/L, all'articolo 6, recita: "La Regione può chiedere all'amministrazione statale competente il trasferimento al proprio patrimonio di beni, impianti e infrastrutture facenti capo a RFI S.p.A. esistenti sul territorio regionale e non ritenuti, in base alla normativa vigente, di rilevanza per il sistema ferroviario nazionale";

sottolineato che le Ferrovie dello Stato hanno unilateralmente deciso di sopprimere il servizio ferroviario merci, di interrompere la tratta marittima per carri ferroviari tra Golfo Aranci e Civitavecchia e di trasferire il traghetto Logudoro nello Stretto di Messina;

constatato che:
- centinaia di lavoratori delle Ferrovie dello Stato, considerati in esubero, oltre ad una forzata inattività, rischiano il trasferimento in impianti della Penisola o il licenziamento;
- richiamati i due ordini del giorno, approvati all'unanimità dal Consiglio regionale, e le numerose interrogazioni rimaste senza risposta,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per conoscere se non ritengano opportuno:
1) intervenire nei confronti delle Ferrovie dello Stato per bloccare le aste e chiedere il trasferimento alla Regione dei beni non necessari all'attività ferroviaria;
2) svolgere una decisa azione per evitare la cessazione del servizio merci su rotaia e per un ripristino del collegamento marittimo con l'impiego sulla tratta Golfo Aranci-Civitavecchia del traghetto Logudoro per garantire la continuità territoriale delle merci;
3) informare l'opinione pubblica sullo stato della trattativa con Trenitalia sull'attuale condizione del servizio merci e sulla possibile riorganizzazione e rilancio dello stesso.

Cagliari, 15 ottobre 2008