CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1381/A

INTERROGAZIONE VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sull'attribuzione dell'incarico di Struttura complessa di ostetricia e ginecologia dell'Ospedale Businco di Cagliari.

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Il sottoscritto,

considerato che:
- la ASL n. 8, in data 29 dicembre 2006, con delibera n. 1014, ha bandito una pubblica selezione per il conferimento di due incarichi quinquennali di Unità operativa complessa nella disciplina di ostetricia e ginecologia, presso i PO Businco e SS. Trinità di Cagliari;
- tale bando di selezione è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 9 del 30 gennaio 2007;
- la ASL n. 8, in data 2 febbraio 2007, con delibera n. 771 ha nominato la Commissione di esperti per la valutazione curricolare e attitudinale dei candidati;
- la Commissione di esperti si è riunita in data 27 luglio 2007 per l'ammissione dei candidati, la valutazione dei curriculum e l'espletamento delle prove attitudinali;
- al bando di selezione hanno risposto numerosi concorrenti, per la quasi totalità operanti in Sardegna;
- dall'esame del verbale licenziato dalla Commissione di esperti risulta che l'esame dei curricula prodotti dai professionisti sardi partecipanti alla selezione abbia attestato che diversi di essi erano in possesso di rilevanti esperienze professionali, anche di direzione e manageriali, associate a importante produzione scientifica e comprovata capacità didattica;
- dall'esame del verbale finale della Commissione di esperti risulterebbe che diversi professionisti sardi partecipanti alla selezione abbiano affrontato con assoluta padronanza gli argomenti scientifici ed organizzativi che sono stati loro proposti in sede di colloquio attitudinale;
- a seguito dell'esame dei curricula e della valutazione degli esiti del colloquio, la Commissione di esperti ha dichiarato idonei al conferimento dell'incarico i tredici professionisti che si sono presentati in sede di esame;
- la Commissione di esperti ha anche espresso un giudizio di dettaglio su ogni concorrente, allegando al verbale dei propri lavori una scheda sinottica per la valutazione di ciascun candidato; l'attività della Commissione di esperti ha anche determinato la redazione dei curriculum formativi e professionali di sintesi di ciascun candidato che appaiono, peraltro, sistematizzati in maniera non omogenea, tale da rendere oggettivamente difficile ogni valutazione comparativa;
- in data 24 ottobre 2007, con propria delibera n. 1117, il direttore generale della ASL n. 8 ha preso atto dell'attività della Commissione di esperti;
- la stessa delibera n. 1117 individua il dottor Giuseppe Cutillo come il professionista meglio in grado di garantire gli obiettivi del reparto di ginecologia dell'Ospedale Businco;
- dalla lettura testuale della delibera n. 1117, tale scelta parrebbe sostenuta dal fatto che il dottor Cutillo "appare quello più adatto all'introduzione, nel Presidio Ospedaliero, di nuovi percorsi assistenziali, orientati allo sviluppo di tecniche mini invasive utili a ridurre l'impatto chirurgico, pur garantendo elevati livelli di sicurezza; allo sviluppo di un approccio specializzato e multidisciplinare con le professionalità operanti nel Presidio, quali la radioterapia, l'oncologia medica, la patologia clinica e gli altri servizi di diagnosi e cura, per favorire la cultura dell'approccio integrato indispensabile ad assicurare il miglior iter terapeutico; all'implementazione di un percorso post chirurgico necessario a garantire un appropriato follow up oncologico, nonché a favorire l'integrazione e la cooperazione con Centri di riferimento nazionali ed esteri";
- né l'esame degli atti della Commissione di esperti, né il tipo di procedura selettiva adottata, né l'analisi degli stessi curriculum di sintesi redatti dalla Commissione consentono in alcun modo di comprendere quali siano gli atti ufficiali utilizzati dal direttore generale della ASL n. 8 per supportare le valutazioni di cui sopra, così come declamate dalla citata delibera n. 1117;
- la decisione della ASL n. 8 di privilegiare nella scelta delle apicalità sanitarie in campo ginecologico l'unico candidato non sardo, qualora non adeguatamente e dettagliatamente motivata, potrebbe indurre nel sospetto che la stessa ASL n. 8 abbia incomprensibilmente rinunciato alla valorizzazione delle professionalità sarde;
- tale sensazione, se non fosse immediatamente fugata, potrebbe avere un effetto devastante sulla motivazione delle professionalità isolane, contribuendo a far maturare la convinzione che esista un inusitato sistema di penalizzazione nei confronti dei professionisti sardi o comunque che non esista la volontà del management attualmente alla guida delle ASL della Sardegna di contribuire alla crescita e alla valorizzazione delle competenze professionali e scientifiche maturate in Sardegna;
- è invece sicuro interesse specifico dell'intera comunità sanitaria sarda creare e mantenere un clima di competitività che porti alla crescita e alla selezione delle migliori professionalità sarde, attraverso il rafforzamento dei criteri di premialità e degli stimoli di carriera che concorrono a mantenere elevato il dinamismo del sistema;
- la sussistenza di reali opportunità di crescita e di stimoli legati alla meritocrazia e agli incentivi di carriera appaiono particolarmente importanti in una realtà sanitaria, come quella sarda, che per effetto dell'insularità geografica rischia una marginalizzazione che ricadrebbe in modo negativo sull'offerta di qualità dell'intero sistema,

chiede interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se il direttore generale della ASL n. 8 abbia adeguatamente valutato l'esperienza ginecologica e oncologica di ciascun candidato, anche in relazione allo specifico incarico di direzione all'interno di un ospedale oncologico regionale e, in particolare, se sia stato possibile valutare dall'esame dei curricula quale fosse il candidato più titolato in tal senso;
2) se il direttore generale della ASL n. 8 abbia adeguatamente valutato l'esperienza in campo chirurgico ginecologico oncologico di ciascun candidato e, in particolare, se sia stato possibile dedurre dall'esame dei curricula quale risultasse il candidato con più ampia casistica operatoria specifica;
3) se il direttore generale della ASL n. 8 abbia correttamente valutato l'esperienza gestionale e manageriale di ciascun candidato e, in particolare, se dall'esame dei curricula sia stato possibile accertare quale risultasse il candidato con maggior esperienza gestionale e direzionale;
4) se il direttore generale della ASL n. 8 abbia adeguatamente valutato la produzione scientifica di ciascun candidato e, in particolare, se sia stato possibile valutare quale candidato presentasse l'attività scientifica caratterizzata dal più elevato impact factor;
5) quali siano le motivazioni, impossibili da evincersi attraverso il solo esame del verbale redatto dalla Commissione di esperti, per cui il direttore generale della ASL n. 8 abbia infine ritenuto di privilegiare l'unica professionalità non sarda tra i tredici candidati che hanno partecipato alla pubblica selezione per il conferimento dell'incarico di direzione.

Cagliari, 3 ottobre 2008