CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1367/A
INTERROGAZIONE VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sull'attribuzione dell'incarico di Struttura complessa di ostetricia e ginecologia dell'Ospedale SS. Trinità di Cagliari, con richiesta di revoca della delibera n. 1056 del 2008 della ASL n. 8 di Cagliari.
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Il sottoscritto,
considerato che:
- la ASL n. 8, in data 29 dicembre 2006, con delibera n. 1014, ha bandito una pubblica selezione per il conferimento di due incarichi quinquennali di Unità operativa complessa (UOC), nella disciplina di ostetricia e ginecologia, presso i PO Businco e SS. Trinità di Cagliari;
- tale bando di selezione è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 9 del 30 gennaio 2007;
- la ASL n. 8, in data 2 febbraio 2007, con delibera n. 771, ha nominato la commissione di esperti per la valutazione curricolare e attitudinale dei candidati;
- la commissione di esperti ha tempestivamente provveduto a stabilire i criteri di valutazione dei curricula professionali in particolare disponendo testualmente che venissero valutati "...per le attività professionali in forma preminente quelle relative alla disciplina, con riferimento alla tipologia quali-quantitativa delle prestazioni di ginecologia ed ostetricia e di oncologia ginecologica", "la posizione funzionale, qualifica specifiche attribuzioni e/o competenze con particolare riferimento a quelle relative alla disciplina di Ginecologia Ostetrica e Ginecologia Oncologica", "...soggiorni di studio e di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere, di durata non inferiore a tre mesi...", "...la produzione scientifica strettamente attinente alla disciplina, pubblicata su riviste italiane o straniere, di rilevante valore secondo i criteri accettati internazionalmente (vedi impact factor e current contents)";
- la stessa commissione ha stabilito che "fatte salve le fattispecie che possono essere autocertificate nei casi e nei limiti previsti dalla normativa vigente, non saranno prese in considerazione mere dichiarazioni non documentate formalmente";
- nel decreto del Presidente della Repubblica 10 dicembre 1997, n. 484, al quale fa riferimento la delibera in oggetto e negli stessi criteri adottati dalla commissione per valutare i candidati si legge: "elemento indispensabile per la valutazione dell'idoneità a ricoprire il ruolo di direttore di UOC di una branca chirurgica e quindi al conseguimento della stessa idoneità è l'elenco delle procedure chirurgiche invasive che proponga alla commissione la quantità e la qualità delle stesse e dalla quale si deduca quindi la competenza e l'affidabilità clinica del candidato";
- la commissione di esperti si è riunita in data 27 luglio 2007 per l'ammissione dei candidati, la valutazione dei curricula e l'espletamento delle prove attitudinali;
- al bando di selezione hanno risposto numerosi concorrenti;
- a seguito dell'esame dei curricula e della valutazione degli esiti del colloquio, la commissione di esperti ha dichiarato idonei al conferimento dell'incarico i tredici professionisti che si sono presentati in sede di esame;
- la commissione di esperti ha anche espresso un giudizio di dettaglio su ogni concorrente, allegando al verbale dei propri lavori una scheda sinottica per la valutazione di ciascun candidato;
- l'attività della commissione di esperti ha anche determinato la redazione dei curricula formativi e professionali di sintesi di ciascun candidato, che appaiono peraltro sistematizzati in maniera non omogenea, tale da rendere oggettivamente difficile ogni valutazione comparativa;
- in data 8 agosto 2008, con delibera n. 1056, il direttore generale della ASL n. 8 di Cagliari ha conferito un incarico quinquennale di dirigente medico di ginecologia e ostetricia responsabile di Struttura complessa di ginecologia e ostetricia presso il Presidio ospedaliero SS. Trinità;
- nella propria premessa, la delibera testualmente recita che "Con il programma Sanitario Annuale e Triennale 2007-2009 è stato ampiamente ridefinito il ruolo del Reparto di Ostetricia Ginecologia del SS. Trinità";
- nella stessa delibera viene sottolineato come "appare un dovere non più dilazionabile soddisfare la richiesta delle donne circa il diritto, per quanto possibile, della abolizione del dolore da parto, come avviene di norma nei paesi più progrediti. Occorre inoltre fare una seria riflessione sull'elevata incidenza del "taglio cesareo" che attualmente si registra, fatto che in parte potrebbe derivare dalla richiesta delle pazienti, come unica possibilità per scarsa informazione, di non provare sofferenza. Tenuto conto che attualmente l'unica procedura riconosciuta a livello scientifico per l'analgesia in travaglio di parto è la peridurale continua, che peraltro viene praticata sia sotto di forma di prestazione libero professionale con differenti tariffe nei diversi punti nascita pubblici e privati della nostra città, sia in regime SSN con volumi di attività peraltro contenuti, si ritiene necessario attivare un servizio di analgesia ostetrica presso il SS. Trinità";
- presso il reparto di ostetricia e ginecologia dell'Ospedale SS. Trinità, l'attività di parto analgesia è praticata da quasi quindici anni e, sempre più spesso, rientra pienamente nell'offerta del SSN;
- appare peraltro del tutto evidente come l'attivazione della parto analgesia nell'ambito del SSN non dipenda dalle competenze tecniche degli operatori di ostetricia e anestesiologia, tutte presenti, ma dalla scelta della direzione aziendale di effettuare su tale opzione un significativo investimento organizzativo, economico e di risorse umane;
rilevato che la stessa delibera n. 1056 del 2008, testualmente, tra l'altro, recita: "Considerato che gli obiettivi assegnati all'Unità Operativa, così come delineati nei diversi passaggi formali ricordati, rendono opportuno operare una scelta che tenga conto della specializzazione, delle attitudini, delle qualità personali e dell'esperienza maturata prevalentemente nel campo dell'ostetricia";
considerato che:
- tali obiettivi esplicitati nella delibera appaiono in linea con le complessive esigenze di programmazione sanitaria specialistica e sono stati, comunque, la principale linea guida dell'attività del reparto nell'intero 2007, quando l'unità operativa è stata affidata ad un sanitario reggente, in seguito alla cessazione dell'attività ospedaliera del precedente primario;
- lo stesso sanitario reggente del reparto di ostetricia e ginecologia del PO SS. Trinità sembra aver incarnato in modo ottimale le suesposte esigenze, come dimostrano in maniera inequivocabile i dati numerici relativi all'annualità 2007, che hanno fatto registrare un incremento della natalità di reparto intorno al 20 per cento (dai 557 nuovi nati del 2006 ai 661 nuovi nati del 2007) e un incremento, sempre dal 2006 al 2007, dei ricoveri di circa il 17 per cento, con un tasso di occupazione dei letti pari al 92 per cento;
- la stessa delibera n. 1056 del 2008, nell'attribuire l'incarico ad uno dei concorrenti partecipanti, testualmente recita che tale scelta avviene anche "verificate la preparazione professionale di buon livello della candidata prescelta, orientata prevalentemente all'ostetricia, con particolare propensione al percorso nascita e alla parto analgesia, le attitudini personali evidenziate anche nel corso del colloquio e la giovane età della candidata, che ben si conciliano con l'attività di gravoso impegno fisico e psicologico connessa all'incarico e che risultano integrate da buona preparazione manageriale";
- la stessa delibera n. 1056 del 2008 ancora recita: "Ritenuto infine di operare una scelta che tenga conto, nell'assegnazione degli incarichi, in particolare di quelli apicali, della salvaguardia del principio di pari opportunità, in modo da garantire un ruolo sempre crescente delle donne nella partecipazione e nella messa in atto degli indirizzi strategici dell'Azienda, in conformità a quanto previsto dalla normativa e dalle direttive comunitarie";
- gli elementi addotti dalla delibera n. 1056 del 2008 per giustificare la scelta per l'incarico di direzione della UOC di ostetricia e ginecologia dell'Ospedale SS. Trinità parrebbero dunque riconducibili alla valutazione curricolare e del colloquio attitudinale, ma anche alla giovane età anagrafica e al sesso femminile della concorrente prescelta;
- l'esame degli atti concorsuali disponibili non consente di rilevare elementi prettamente curricolari che possano avere consentito alla direzione generale della ASL n. 8 di effettuare la scelta di cui alla delibera n. 1056 del 2008 del direttore generale;
- appare invece del tutto scontato sottolineare come alle donne sarde che necessitino di cure ginecologiche, così come a quelle in gravidanza in attesa di partorire, prema in modo assoluto che le scelte dell'amministrazione sanitaria siano dettate dalla valutazione delle competenze tecniche e delle professionalità disponibili, non certo che siano supportate da amene valutazioni sull'età anagrafica, sull'entusiasmo o sul sesso dei candidati;
- in particolare, qualsiasi preferenza legata a malintesi percorsi di riequilibrio delle pari opportunità, in situazioni che indicano nella capacità e nella competenza professionale l'unica discriminante accettabile, appaiono quasi offensive per l'esperienza, la professionalità e il consolidato impegno al servizio del paziente della maggior parte dei partecipanti alla selezione pubblica,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se il direttore generale della ASL n. 8 abbia adeguatamente valutato l'esperienza ostetrico-ginecologica di ciascun candidato e, in particolare, se sia stato possibile valutare dall'esame dei curricula quale fosse il candidato con maggiori capacità specialistiche certificate per la conduzione del reparto di ginecologia ed ostetricia del PO SS. Trinità di Cagliari;
2) se il direttore generale della ASL n. 8 abbia correttamente valutato l'esperienza gestionale e manageriale di ciascun candidato e, in particolare, se dall'esame dei curricula sia stato possibile accertare quale risultasse il candidato con maggior esperienza gestionale e direzionale;
3) se il direttore generale della ASL n. 8 abbia adeguatamente valutato la produzione scientifica di ciascun candidato e, in particolare, se sia stato possibile valutare quale candidato presentasse l'attività scientifica caratterizzata dal più elevato impact factor;
4) se tutte le valutazioni di cui sopra siano state correttamente effettuate sulla base di atti e certificazioni documentali (e non su mere dichiarazioni non documentate formalmente), come peraltro prescritto dalla stessa commissione esaminatrice;
5) quali siano le straordinarie competenze curricolari che, nel caso specifico, hanno indotto a preferire "la giovane età della candidata" per un incarico apicale di direzione per il quale, di norma, ci si orienta invece verso professionalità consolidate con lunga e testata esperienza specifica;
6) quali siano le specifiche normative e le direttive comunitarie a cui si riferisce la delibera n. 1056 del 2008 in oggetto per corroborare la necessità di garantire il principio di pari opportunità nell'attribuzione degli incarichi sanitari, in particolari di quelli apicali, di direzione di UOC;
7) se non ritengano, invece, che l'attribuzione di un incarico di direzione e di alta professionalità debba essere giustificato da qualità del tutto differenti rispetto a queste ultime due esplicitate nella delibera e, in particolare, che la giovane età e il sesso femminile, possano essere opinabili parametri di riferimento da adottarsi nella scelta (in quanto sarebbero conformi a non meglio precisate strategie di fondo aziendali) soltanto nel caso di assoluta (e assai difficile da ipotizzare) totale equivalenza dei restanti requisiti professionali dei candidati;
8) se non ritengano che sia diritto dei pazienti sardi essere seguiti dal miglior professionista disponibile e non da quello che viene prescelto per la sua gagliardia giovanile o per l'appartenenza ad un sesso piuttosto che ad un altro;
9) se, per questi motivi, non ritengano di dover disporre l'immediato annullamento della delibera n. 1056 del 2008 della ASL n. 8 di Cagliari, richiamando il direttore generale dell'Azienda ad una scelta che sia legata ad una valutazione più congrua e oggettiva, strettamente attinente alle qualità professionali dei concorrenti partecipanti alla pubblica selezione.
Cagliari, 26 settembre 2008