CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1353/A
INTERROGAZIONE LAI Vittorio Renato, con richiesta di risposta scritta, riguardo al progetto di arretramento della stazione ferroviaria di Olbia, con dismissione del collegamento ferroviario Olbia-Golfo Aranci, inserito nell'elenco delle opere da realizzarsi con il G8.
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Il sottoscritto,
appreso che:
- starebbe per essere inserito, fra le opere da realizzarsi col G8, l'arretramento della stazione ferroviaria di Olbia;
- il Presidente della Regione, in una recentissima intervista, ha sostenuto sull'argomento in oggetto che "una conferenza dei servizi risolverà uno dei problemi più importanti di Olbia: il passaggio dei treni in centro poiché abbiamo immaginato un nuovo modello di sviluppo per la città e tutta la provincia";evidenziato che:
- pur ritenendo tale impegno lodevole, deve essere rilevato che ciò contrasta in modo pieno con i piani, i programmi, i progetti degli ultimi 40 anni e con diversi decreti di cui alcuni a firma del Presidente stesso;
- avendone l'autorità il Presidente della Regione avrebbe preliminarmente dovuto coinvolgere tutte le istituzioni, in modo pieno, su problemi di così alta importanza; non foss'altro perché l'ultima proposta fatta al riguardo stride coi tanti e complessi atti di pianificazione già approvati o in fase di esame;
- l'apprezzamento degli amministratori comunali, provinciali, regionali e nazionali, nel caso di Olbia, non si limiterà al giudizio che potrà essere dato dai cittadini in base alla lunghezza della linea ferroviaria che si eliminerà, ma in relazione al risultato ottenuto in termini di servizi (passeggeri e merci) e valenza urbanistica (strade, verde, piazze, parcheggi e viabilità in genere);premesso che:
- l'annunciata soppressione dei binari dal centro di Olbia, senza aver creato l'alternativa attraverso la circonvallazione ferroviaria esterna a servizio del porto Cocciani o, come sostenuto nelle interviste recenti, a Porto Torres, determinerebbe l'immediato collasso del trasporto merci non solo nel sistema ferroviario Olbia-Golfo Aranci, ma nell'intera Isola, ponendosi in rotta di collisione, oltre che con i sopraddetti atti di programmazione, anche con l'Unione europea, lo Stato italiano e la stessa Regione che nel Piano regionale trasporti (PRT) non propone niente di simile, ma conferma, piuttosto, l'obiettivo di migliorare il servizio continente-Sardegna delle merci, con l'intento di spostare una buona quota di trasporto merci dalla gomma al ferro; ciò per ovvi motivi di risparmio energetico, ambientali (disinquinamento) e di sicurezza nelle strade, potendo cosi raggiungere i risultati attesi dall'Unione europea, dallo Stato italiano e dalla Regione;
- parrebbe, allo stato attuale, pura utopia illudere gli olbiesi che, con l'arretramento della stazione, la città verrebbe liberata: è piuttosto vero che le cose rimarrebbero così ancora per molto tempo, cioè fino a quando le merci non potranno andare a Cocciani, attraverso la circonvallazione, oppure a Porto Torres come ha sostenuto il Presidente;
- le fortune di Olbia sono state, nel tempo, in gran parte legate al suo porto e, pertanto, ogni azione dovrà essere mirata e proiettata razionalmente nel tempo, con lungimiranza, per preservarne la capacità di attrazione e le potenzialità legate alla prospettiva di agevolazione di fiscalità e senza i condizionamenti dei facili, effimeri vantaggi immediati;
- specificatamente sia il programma elettorale che quello di metà legislatura dell'attuale Giunta, ed in coerenza con essi i due decreti a firma del Presidente (il n. 13/1 del 30 marzo 2006 e il n. 49/23 del 28 novembre 2006), prevedono il finanziamento della "circonvallazione ferroviaria di Olbia-collegamento area industriale-studio di fattibilità ed adeguamento progetto preliminare (1ª fase)";
- fa parte integrante dello stesso decreto la relazione tecnica di accompagnamento predisposta dal Nucleo di valutazione regionale in data 30 marzo 2006, ove si conferma l'importanza dello stanziamento di euro 500.000 per lo studio del progetto preliminare, mettendone in risalto il "contribuito a migliorare il sistema di modalità interna ed esterna" riducendo la congestione, l'inquinamento acustico e atmosferico, in quanto la progettata eliminazione dei binari dal centro urbano avrebbe fortissime ricadute, in termini di riassetto e funzionalità della città;
- nella stessa relazione di accompagnamento al decreto si parla dell'importanza di un rafforzamento dei servizi di trasporto a carattere metropolitano e che l'eliminazione dei binari e dei passaggi a livello dal contesto urbano della città, consentirebbe una maggiore connessione fra i vari quartieri oggi paralizzati dall'effetto "barriere, dovuto alla presenza dei binari, creando i presupposti per un corretto e definitivo riassetto urbanistico della città";
- tutto ciò non sarebbe conseguibile se rimanesse in vita il tratto di ferrovia che dalla circonvallazione stradale esistente dovesse andare a servire la nuova stazione di testa;
- l'eliminazione della tratta ferroviaria Olbia-Golfo Aranci, assieme al mancato collegamento con Cocciani, comporterebbe la morte del trasporto merci in Sardegna e con esso la perdita dei finanziamenti e sarebbe in contraddizione con le indicazioni contenute nei seguenti documenti:
- Documento strategico regionale 2007/2013 DPEF del 2005;
- decreto CIPE 1989 - Finanziamento recupero centro storico di Olbia mediante spostamento degli impianti ferroviari;
- Autostrade del mare;
- zona franca;
- delibera della Giunta regionale sulla circonvallazione ferroviaria dell'8 agosto 1995 - quadro finanziario interventi prioritari;
- delibera della Giunta regionale sulla circonvallazione ferroviaria finanziamento CIPE del 13 settembre 1996;
- intesa Stato-Regione (APQ) finanziamento interventi zona industriale Olbia del 19 febbraio 1999;
- intesa Stato-Regione sull'esigenza di ammodernamento del sistema portuale Olbia-Golfo Aranci, anno 2003;
- relazione intesa Stato-Regione sull'utilizzazione provvisoria del parco attuale per carico/scarico semi-rimorchi su treno; priorità della circonvallazione ferroviaria, novembre 2003;
- APQ mobilità: finanziamento per la stazione di Olbia prima fase (4 maggio 2004);
- finanziamento da elenco CIPE dell'intermodalità ad Olbia;
- DPEF del 19 luglio 2005 importanza primaria del raccordo al porto;
- legge regionale 7 dicembre 2005, n. 21, sul trasporto pubblico;
- delibera della Giunta regionale sul finanziamento della circonvallazione esterna (30 marzo 2006);
- DPEF 2005 importanza del raccordo ferroviario al porto;
- delibera della Giunta regionale sul finanziamento della circonvallazione e del raccordo (20 novembre 2006);
- Piano nazionale di sviluppo 2007-2009 circonvallazione ferroviaria;
- in un quadro così delineato l'accelerazione delle procedure (leggi G8) dello spostamento della stazione e la chiusura della tratta ferroviaria Olbia-Golfo Aranci, in mancanza di valide alternative, parrebbe oltremodo dannoso per l'intera Isola;
- nel caso dello spostamento dell'invaso da Golfo Aranci a Cocciani il tratto ferroviario che collega i due centri potrebbe, a costo zero, essere utilizzato come sede di metropolitana di superficie a servizio dei turisti e dei passeggeri diretti a Cala Sabina e a Golfo Aranci;
- la localizzazione della nuova stazione e/o fermate potrà scaturire dalla pianificazione urbanistica in atto che dovrà porre particolare attenzione allo studio dei flussi di traffico in funzione dell'utenza: zone residenziali, produttive, turistiche e servizi, con particolare riferimento ai porti, all'aeroporto, alla zona industriale riconvertita, alle zone costiere (spiagge) e soprattutto a studiati percorsi metropolitani;
- la complessità dei problemi in esame richiede riflessione attenta e procedure che prescindano dalle personali visioni che si possono avere, pensando allo sviluppo del territorio a cui tutti i centri interessati debbono concorrere;
- esistono al riguardo centinaia di atti amministrativi e tecnici che, con determinazione e trasparenza, abbisognano di approfondimenti, ponendo fine ad un ventennio di silenzi e ritardi;
- i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione (10 milioni di euro) per l'arretramento della stazione passeggeri potrebbero utilmente utilizzarsi in aggiunta ai circa 50 destinati dal CIPE all'"intermodalità ad Olbia" (porto, circonvallazione, ecc.);
- parrebbe opportuno soprassedere sull'arretramento della stazione di Olbia, almeno fino a quando non verranno eliminati i binari pertinenti, in quanto fino ad allora potrà degnamente svolgere la sua funzione la stazione attuale;considerato che:
- ristrutturare il sistema ferroviario, quando interferisce in maniera negativa e condizionante col traffico urbano e si configura come una barriera nel contesto cittadino, non implica necessariamente il suo smantellamento, ma comporta, al contrario, impegno per ammodernarlo e adeguarlo alla realtà territoriale e agli standard europei, garantendo la più alta qualità possibile affinché il mezzo di trasporto ferroviario sia utilizzato in termini sempre più intensivi;
- pur essendo meritoria l'idea di accelerare le procedure attraverso il G8, la decisione pare assolutamente intempestiva per i seguenti motivi:
- la pianificazione regionale vigente non prevede l'eliminazione della tratta ferroviaria Olbia-Golfo Aranci, né del trasporto ferroviario delle merci da e per il continente;
- il Consiglio regionale in data 22 maggio 2008, a conclusione di ampio e approfondito dibattito, ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale per un deciso intervento nei confronti del Governo nazionale per far valere le ragioni della programmazione del sistema nazionale della continuità territoriale del trasporto merci, per impegnare Trenitalia a garantire il servizio di trasporto ferroviario delle merci, per scongiurare l'interruzione dell'unico collegamento navale merci operante su rotaia, attualmente assicurato dalla rotta Golfo Aranci-Civitavecchia;
- la Sardegna, fino a quando non ci sarà un collegamento alternativo, non potrà fare a meno di utilizzare gli attuali invasi di Golfo Aranci;
- la soluzione del problema urbanistico di Olbia non deve essere parziale ma totale, pur nella gradualità dei finanziamenti che si renderanno disponibili;
- il nuovo porto di Cocciani e la stessa zona industriale di Olbia, che tanto sono costati alla comunità in termini finanziari ed ambientali, non possono e non debbono proprio ora perdere, e neppure limitare, il servizio per il quale sono nati (vedi pronunciamento del Consiglio superiore dei lavori pubblici del 29 settembre 1998);
- desta perlomeno perplessità che, dopo i silenzi, i dubbi e le tante contraddizioni cui in premessa, si intenda procedere con inusitata velocità all'eliminazione di un fondamentale servizio a favore dell'intera Sardegna, proprio nel momento in cui diversi consiglieri regionali, sindacati e deputati sardi si stanno battendo per scongiurare questa eventualità;
- è fondamentale che anche il problema dell'attraversamento di Olbia venga finalmente affrontato e risolto in un quadro di coordinata pianificazione nazionale, regionale, provinciale e comunale;
- non devono essere sprecate né le progettualità né i finanziamenti fin qui sviluppati o programmati;
- l'utilizzo delle aree residuali, centralissime e di grande valore di mercato, dev'essere gestito nella massima trasparenza e grande vigilanza, nell'osservanza di piani di sviluppo condivisi,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per conoscere se non ritengano:
1) che il servizio merci, compreso il traghettamento da Golfo Aranci a Civitavecchia non venga dismesso, almeno fino a quando non sarà definitivamente approvato il Piano regionale dei trasporti;
2) aprire un tavolo di lavoro che affronti il problema ferroviario di Olbia, facendo il punto sulla situazione, anche per decidere il destino delle progettazioni aperte, ed evitare ulteriori sprechi di energie e di finanziamenti pubblici;
3) di chiedere al comune ed alla provincia di allargare la discussione e l'approfondimento anche agli altri comuni, alle forze produttive, sindacali, sociali ed alla stessa cittadinanza di Olbia;
4) che la Regione si raccordi, con intenti di promozione, con le istituzioni locali in tutte le iniziative connesse alla cessione e destinazione delle aree liberate dai binari;
5) che il Consiglio regionale venga al più presto informato sulle attività di accertamento espletate, al fine di porre rimedio all'insieme delle contraddizioni appalesate nelle politiche del trasporto ferroviario del nord est della Sardegna che, se non venissero superate, determinerebbero ulteriori limiti al servizio ferroviario in genere e non consentirebbero di affrontare in modo efficace e trasparente il problema urbanistico e strutturale più importante della Città di Olbia.Cagliari, 12 settembre 2008