CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1332/A

INTERROGAZIONE VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sulla disastrosa situazione dei servizi di emodinamica della Rete regionale per le emergenze cardiologiche.

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Il sottoscritto,

considerato che:
- i decessi per causa cardiovascolare rappresentano la prima causa di morte in Italia;
- una parte importante di tali decessi avviene per cause acute che possono essere adeguatamente contrastate da un intervento sanitario precoce ed efficace;
- il Piano regionale dei servizi sanitari della Sardegna, approvato dal Consiglio regionale in data 19 gennaio 2007, dedica ben due pagine (la 34 e la 35) alla Rete regionale per le emergenze cardiologiche che, integrata con il 118, rappresenta il presidio d'elezione per il miglior trattamento delle sindromi coronariche acute;
- per questo motivo, all'interno del Piano, è prevista l'attivazione di tre centri hub minori dotati di servizio di emodinamica che possano affiancare i due centri capofila di Sassari e Cagliari che, a loro volta, sono dotati rispettivamente di un servizio di emodinamica (Sassari) e di due servizi di emodinamica (Cagliari);
- è ben noto come il pronto intervento di disostruzione coronarica, garantito dalla presenza del servizio di emodinamica, sia una delle opzioni terapeutiche più efficaci per ridurre significativamente la mortalità e il rischio di invalidità permanente correlato alle sindromi coronariche acute e al conseguente infarto del miocardio;
- è evidente che tali centri operativi maggiori e minori debbano avere il massimo della loro efficienza nel periodo estivo, anche per il notevole incremento della popolazione che la Sardegna registra in occasione dei flussi turistici estivi;
- appare del tutto evidente come l'efficacia dei trattamenti eseguiti presso i servizi di emodinamica sia tanto maggiore, quanto più rapido è l'intervento in rapporto all'insorgenza dell'episodio coronarico acuto;
- appare pertanto del tutto evidente come tali servizi di emodinamica, per essere davvero rispondenti alle moderne esigenze di qualità della prestazione sanitaria, debbano funzionare tramite la copertura dell'intero arco delle 24 ore della giornata;
- sembrerebbe che tutti i servizi di emodinamica degli hub minori (Nuoro, Oristano, Carbonia), ma addirittura anche due dei tre servizi di emodinamica degli hub capofila, siano invece operativi per un numero di ore che non copre l'intero corso della giornata;
- l'eventuale limitazione temporale dell'operatività dei servizi di emodinamica vanificherebbe gli sforzi fatti per rendere efficiente la Rete regionale per le emergenze cardiologiche, dilatando i tempi di attesa del paziente con infarto miocardico acuto per il quale esiste l'indicazione all'intervento emodinamico ben oltre i parametri proposti dalle più importanti società scientifiche cardiologiche e mantenendo i cittadini sardi in una situazione da "pazienti di serie B" rispetto a quelli delle altre regioni italiane;
- tale stato di cose significherebbe un pesante aggravio di lavoro per coloro che operano garantendo la funzionalità del servizio di emodinamica per l'intero corso delle 24 ore, ma soprattutto un intollerabile scadimento della prestazione al paziente che, qualora necessitasse di una valutazione emodinamica in urgenza, verrebbe assoggettato a lunghe, scomode e costose procedure di trasferimento (anche in elicottero!), con enormi perdite di tempo prezioso per la prognosi del malato,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se risponda al vero la notizia secondo cui molti dei servizi di emodinamica che afferiscono alla Rete regionale per le emergenze cardiologiche operano con attività oraria ridotta nel corso della giornata e comunque non sono in grado di garantire l'emergenza nell'arco delle 24 ore, né per tutti i giorni della settimana;
2) se risponda al vero che in alcuni centri della Rete regionale per le emergenze cardiologiche, pur dotati di servizio di emodinamica, vengano ancora eseguite trombolisi coronariche (terapie considerate di seconda scelta) in pazienti colpiti da infarto miocardico acuto che necessiterebbero invece di intervento disostruttivo, e se risponda al vero che questo accade prevalentemente nelle ore o nei giorni in cui i servizi di emodinamica sono inattivi per motivi organizzativi;
3) se si sia invece mai reso necessario il trasferimento di pazienti con sindrome coronarica acuta e conseguente infarto del miocardio ad altra struttura ospedaliera (ovvero l'avvio di pazienti a strutture più lontane da parte del 118) a causa dell'indisponibilità per assenza di copertura oraria del servizio di emodinamica più vicino;
4) quali azioni immediate intendano intraprendere per consentire l'apertura 24 ore su 24 di tutti i servizi di emodinamica operativi sul territorio regionale.

Cagliari, 21 agosto 2008