CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1314/A
INTERROGAZIONE CHERCHI Oscar - LA SPISA - LOMBARDO - SANJUST, con richiesta di risposta scritta, sul progetto "Sistema integrato culturale" di Suni.
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I sottoscritti,
premesso che la cooperativa TACS ha gestito fin dagli inizi (1998) il progetto SIC (Sistema integrato culturale) che prevedeva la direzione e la coordinazione del parco archeologico, della casa museo e della biblioteca di Suni con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo turistico-culturale del territorio;
rilevato che il 1° gennaio 2007 l'appalto era giunto alla sua naturale conclusione e la giunta comunale aveva deciso di scindere il servizio relativo alla biblioteca affidandone una parte ad una nuova società, scatenando però la reazione della cooperativa TACS che chiese il rispetto della normativa regionale;
constatato che le leggi regionali n. 4 del 2006 e n. 14 del 2006 prevedono che il servizio, in attesa dell'approvazione del Piano regionale per i beni culturali, debba essere prorogato alla ditta che l'aveva già in gestione (che, peraltro, si era aggiudicata regolarmente l'appalto) per garantire la continuità del progetto, il mantenimento dei livelli occupativi del personale già impiegato;
considerato che il Comune di Suni, nonostante il parere contrario del funzionario amministrativo, decise di scindere il progetto, di affidarne la gestione tramite trattativa diretta ad un'altra ditta e quindi di non prorogare il servizio; fu bandita una gara d'appalto per il periodo 15 gennaio 2007 - 30 giugno 2007, in piena violazione delle norme regionali;
preso atto che la TACS ha presentato un ricorso al TAR Sardegna che, con sentenza del 26 ottobre 2007, ha accolto le richieste della cooperativa, annullando l'efficacia dei provvedimenti del Comune di Suni; secondo il Tribunale amministrativo, l'amministrazione comunale di Suni avrebbe dovuto mantenere inalterati i progetti, per lo meno in attesa dell'approvazione del Piano regionale dei beni culturali;
considerato che il TAR ha anche condannato il comune al pagamento dei compensi spettanti alla ditta dal gennaio al giugno 2007;
visto che il Consiglio di Stato, il 4 marzo 2008, ha respinto la richiesta di sospensione della sentenza del TAR presentata dal Comune di Suni;
preso atto che l'amministrazione comunale, nonostante le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, non ha modificato le sue decisioni e addirittura è andata avanti con l'ennesimo affidamento diretto della gestione ad un'altra ditta;
rilevato che la cooperativa TACS ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica;
constatato che sulla vicenda è in corso un'indagine della Procura della Repubblica di Oristano; una ventina di giorni fa, infatti, in comune, i carabinieri hanno compiuto accertamenti e acquisito documentazione e atti relativi all'affidamento della gestione del servizio;
considerato che l'attuale amministrazione non ha speso circa 900 mila euro (risorse accantonate dalla precedente amministrazione per l'ampliamento del patrimonio archeologico e che avrebbero potuto garantire anche un allargamento della base occupazionale e favorire nuovi progetti);
rilevato che a pagare maggiormente le spese di questa situazione sono, oltre che i lavoratori impiegati e la cooperativa TACS, gli utenti che da oltre un anno e mezzo devono rinunciare a importanti servizi; la biblioteca funziona saltuariamente, mentre i siti risultano sempre più abbandonati a se stessi,chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per:
1) sapere se sono a conoscenza di una situazione che sta danneggiando notevolmente i beni culturali del territorio di Suni che negli ultimi anni erano stati valorizzati con una gestione attenta del sistema culturale integrato, ma che, attualmente, rischiano di andare incontro al baratro per una cattiva gestione;
2) chiedere come mai la Regione permetta che non vengano rispettate le normative regionali e che un'amministrazione comunale utilizzi le risorse regionali senza criterio e violi non solo le norme, ma persino le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato;
3) sollecitare provvedimenti urgenti per mettere fine a un sistema di gestione della cosa pubblica che sembra voler andare a vantaggio solo della parte dell'elettorato che sostiene l'attuale maggioranza di governo del paese, ma che di fatto danneggia gli utenti che da oltre un anno e mezzo sono privati di servizi (per i quali è la stessa Regione ad erogare i fondi).Cagliari, 29 luglio 2008