CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1292/A

INTERROGAZIONE LOMBARDO, con richiesta di risposta scritta, sugli interventi per risolvere la grave crisi idrica del Sulcis-Iglesiente e sulla richiesta dello stato di calamità naturale a seguito della perdurante siccità.

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La sottoscritta,

premesso che:
- dal 1° luglio 2007 è cessato il compito del Commissario governativo delegato per l'emergenza idrica in Sardegna ed è avvenuto il passaggio alla gestione ordinaria da parte dell'Amministrazione regionale: il Governo nazionale ha, infatti, trasferito alla struttura dell'Assessorato regionale dei lavori pubblici la competenza gestionale delle opere e degli interventi del settore;
- nel 2006 è stato istituito dal Presidente della Regione il nuovo sistema di monitoraggio della siccità in tempo reale;
- il 2 aprile 2008 si è riunito il tavolo tecnico (composto da Abbanoa, Enas, Consorzio di bonifica del Basso Sulcis e Consorzio industriale del Sulcis-Iglesiente) presieduto dall'Assessore regionale dei lavori pubblici e sono stati messi a punto alcuni provvedimenti d'urgenza: recupero dei reflui dell'impianto di depurazione di San Giovanni Suergiu, riassetto funzionale del collegamento tra la miniera di Seruci e l'area industriale, riattivazione del collegamento con il Rio Flumentepido e razionalizzazione dei prelievi per l'utilizzo delle risorse sotterranee;
- con decreto n. 50 del 10 giugno 2008, l'Assessore regionale dei lavori pubblici ha disposto il trasferimento di 200 litri al secondo tra la diga di Medau Zirimilis (Siliqua) e la diga di Punta Gennarta (potendo essere la prima rifornita dalla rete del Flumendosa che dispone di ingenti risorse idriche);

considerato che:
- le dighe dell'alto Cixerri e del Basso Sulcis risultano in questo momento le più in sofferenza;
- il bilancio idrico predisposto dal Servizio infrastrutture e risorse idriche e dall'Enas evidenzia negli invasi di Punta Gennarta e di Medau Zirimilis una disponibilità di risorse, sino al 31 dicembre 2008, pari a 1,5 milioni di metri cubi a fronte di un fabbisogno per il solo comparto irriguo di 8 milioni di metri cubi;
- il corrente anno idrologico rappresenta, per le rarissime ed inconsistenti precipitazioni, uno dei più critici degli ultimi 80 anni; si è infatti accertata una caduta di appena 190 mm di pioggia, contro i 500 degli ultimi 2 anni;
- si registra un calo del 40 per cento dell'apporto di acque agli invasi: l'evaporazione è più marcata quando piove meno;
- il Sulcis-Iglesiente risente da tempo di irreparabili danni provocati da una perdurante e gravissima siccità che pregiudica le principali attività economiche, segnatamente l'agricoltura e l'allevamento, e determina disagi e tensioni sociali;

rilevato che:
- il nuovo sistema di monitoraggio della siccità non ha prodotto i risultati trionfalmente annunciati dall'Assessore regionale dei lavori pubblici: "con questo sistema controlleremo i livelli di consumo e saremo in grado di evitare l'emergenza adottando dei correttivi che non creeranno disagi per i cittadini; insomma, niente più rubinetti a secco in futuro";
- gli interventi sino ad ora solo annunciati non hanno consentito di superare e, tanto meno fronteggiare, la grave emergenza idrica;
- i Consorzi di bonifica del Cixerri e del Basso Sulcis hanno sospeso l'erogazione dell'acqua nelle zone agricole;
- gli invasi del Sulcis-Iglesiente sono caratterizzati da una debole connessione con i grandi laghi artificiali;

tenuto conto che:
- la situazione su esposta sta portando al collasso definitivo il comparto primario dell'economia locale rappresentato dall'agricoltura e dall'allevamento, già in ginocchio per l'alto costo dei carburanti, delle sementi, dei concimi, dell'acqua di irrigazione e per altre calamità, senza contare poi il problema del pesante indebitamento aziendale;
- per risolvere definitivamente il problema dell'approvvigionamento idrico del Sulcis-Iglesiente occorre realizzare i collegamenti previsti dal programma di interconnessioni di sistemi idrici del commissario governativo per l'emergenza idrica,

chiede di interrogare:
1) l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere se ritiene di assumere, senza indugio, le iniziative di sua competenza al fine di attivare la procedura per la sollecita ed auspicata dichiarazione dello stato di calamità naturale, in modo tale da assicurare le provvidenze economiche necessarie per fronteggiare la gravissima crisi provocata dalla perdurante siccità;
2) il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per conoscere i motivi dei ritardi nell'attuazione del programma di interconnessioni sopra citato e quali provvedimenti urgenti intendano adottare per fronteggiare questo grave stato di crisi.

Cagliari, 10 luglio 2008