CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1250/A
INTERROGAZIONE LOMBARDO - LA SPISA, con richiesta di risposta scritta, sul progetto di recupero e riqualificazione del compendio minerario di Monteponi.
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I sottoscritti,
premesso che:
- con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 marzo 1996 è stato approvato il Piano di riconversione produttiva delle aree nelle regioni interessate dallo stato di crisi dei siti minerari;
- le finalità del piano di riconversione, da attuare mediante appositi accordi di programma e contratti di programma tra i diversi soggetti coinvolti, sono quelle di favorire la ripresa economica ed occupazionale nelle aree interessate dalla ristrutturazione o dalla cessazione dell'attività mineraria;
- dal 1997 esiste uno studio di fattibilità economica e tecnica per il recupero del compendio minerario di Monteponi e Masua finalizzato alla realizzazione di nuovi insediamenti produttivi e per attività culturali e sociali, ai sensi della legge n. 221 del 1990, firmato dall'ingegnere Luciano Deplano e dall'architetto Felicia Bottino, incaricata dall'organizzazione degli strumenti urbanistici;
- con deliberazione n. 1719 del 26 aprile 2006, la Giunta regionale ha adottato un bando di gara internazionale per la cessione, riqualificazione e trasformazione di ambiti di particolare interesse paesaggistico del Parco geominerario della Sardegna, riferito ai compendi minerari di Masua, Monte Agruxau, Ingurtosu, Pitzinurri e Naracauli;
- la suddetta gara internazionale è andata deserta;
- la Regione ha conferito allo studio Herzog & De Meuron l'incarico per uno "studio su come articolare l'architettura ed il programma per attività locali e turistiche" nell'area di Monteponi ad Iglesias;tenuto conto che, trattandosi di professionisti di chiara fama, tra i massimi esperti al mondo in materia (a Jacques Herzog è stato, infatti, conferito nel 2001 il prestigioso premio Pritzker, ossia il Nobel dell'architettura), si deve presumere che a tali incarichi corrispondano parcelle commisurate alle capacità professionali degli esperti e che, pertanto, siano piuttosto onerose per l'Amministrazione regionale;
considerato che:
- il 29 maggio 2008, in occasione dell'inaugurazione a Cagliari della seconda edizione di Festarch, il festival internazionale di architettura, è stato presentato il documento conclusivo del progetto e la relativa mostra "Monteponi verso un piano";
- il progetto prevede la riqualificazione del sito minerario attraverso il riutilizzo delle strutture sottoposte a tutela, la demolizione delle superfetazioni posteriori e la realizzazione di nuovi edifici funzionali;atteso che, si tratta di un territorio incontaminato e di incomparabile bellezza, in cui le aree minerarie dismesse rappresentano uno straordinario complesso di archeologia industriale, oltre che un paesaggio di grande importanza nella storia e nella memoria collettiva di migliaia di famiglie della zona;
rilevato che:
- il progetto mira a creare una vertigine estetica, con architetture dell'800 che si fondono e si affiancano a costruzioni ultramoderne, con veri e propri "shock estetici";
- alcune ipotesi di realizzazione possono essere considerate o frutto di fantasia o di grande incoscienza, come nel caso della piantumazione nell'area dei fanghi rossi non solo di essenze mediterranee, ma di tappeti fioriti che, a seconda delle stagioni, vedano predominare il giallo, il rosso o il blu;
- per i non addetti ai lavori il progetto ha suscitato più di una perplessità;
- ancora una volta, è mancato il coinvolgimento delle comunità locali, nei confronti delle quali non si è avuta neanche la sensibilità di riservare la precedenza nella presentazione del progetto;
- non si capisce che ruolo abbia o sia stato riservato al Comune di Iglesias, se non quello di semplice spettatore;
- la Giunta regionale continua a prediligere il metodo dell'imposizione rispetto alla concertazione con le autonomie locali, i sindacati e le associazioni di categoria;tenuto conto, altresì, che una nuova economia può attecchire solo con quella coesione sociale indispensabile a qualsiasi progetto di sviluppo;
considerato, altresì, che:
- l'incarico del progetto è stato conferito in assenza di certezze sulle prospettive di realizzazione, infatti, ad oggi, non si sa chi e come realizzerà il progetto e con quali risorse;
- il problema delle bonifiche ambientali è ancora aperto,chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) se era a conoscenza dello studio di fattibilità sopra richiamato e cosa intenda fare per coordinare tale studio con quello attualmente commissionato dalla Regione;
2) quale procedura sia stata seguita per la scelta e l'attribuzione dell'incarico allo studio Herzog & De Meuron e gli importi corrisposti;
3) se la posizione della Giunta regionale sia cambiata rispetto all'esigenza primaria di garantire il rispetto dei luoghi, ossia la salvaguardia del patrimonio storico, ambientale, culturale ed identitario dell'area, nell'ottica anche di non alterare l'equilibrio complessivo del parco tematico geominerario.Cagliari, 10 giugno 2008