CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1247/A
INTERROGAZIONE CALIGARIS, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di iniziative di protesta affinché il Governo impedisca la cancellazione della linea marittima per carri ferroviari Golfo Aranci-Civitavecchia e la chiusura dei relativi scali merci.
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La sottoscritta,
preoccupata per il fatto che le Ferrovie dello Stato, dal 30 giugno prossimo, procederanno al definitivo smantellamento del collegamento marittimo per carri ferroviari tra Golfo Aranci e Civitavecchia e del traffico merci tra la Sardegna e la Penisola;
rilevato che:
- consistenti investimenti pubblici sono stati effettuati negli ultimi anni per realizzare centri intermodali e raccordi ferroviari e per migliorare gli scali merci ed i collegamenti con i porti;
- le opere realizzate sono attualmente non utilizzate e verranno dismesse con notevole spreco di denaro pubblico;
- la legge regionale 7 dicembre 2005, n. 21, sul trasporto pubblico ed il Piano dei trasporti prevedono la continuità territoriale nel settore delle merci;
- i documenti di programmazione economica nazionale ed europea considerano strategico l'uso della ferrovia per il trasporto delle merci;
evidenziato che:
- la Keller di Villacidro e diverse aziende, soprattutto del centro Sardegna, rischiano la chiusura con gravi ripercussioni sull'occupazione diretta ed indiretta nonostante recenti importanti commesse acquisite anche dall'estero;
- le imprese specializzate nella movimentazione delle merci per ferrovia saranno costrette a forti ristrutturazioni e riconversioni con rischi per l'occupazione;
- il trasporto esclusivo delle merci su mezzi gommati porterà ad un sensibile aumento dei costi che si ripercuoteranno sui consumatori;
- il trasporto su gomma comporta ingenti costi di natura ambientale e di sicurezza stradale particolarmente accentuati in Sardegna;
sottolineato che:
- il Consiglio regionale, a conclusione di un ampio e approfondito dibattito, ha approvato due ordini del giorno con precisi impegni alla Giunta regionale per un forte intervento nei confronti del Governo;
- le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria hanno espresso gravi preoccupazioni per il disastro economico provocato dallo smantellamento del traffico merci su rotaia e sollecitato interventi;
ricordato che:
- in occasione della stesura del Piano generale dei trasporti venne finanziato e realizzato da un gruppo tecnico istituito da Regione-Ferrovie dello Stato lo studio di fattibilità "Potenziamento e razionalizzazione del trasporto ferroviario delle merci in Sardegna";
- lo studio prevede una soluzione alternativa in grado di razionalizzare la fase marittima e di recuperare il traffico perso negli ultimi anni e in prospettiva aumentarlo,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per conoscere:
1) quali atti, in attuazione degli ordini del giorno approvati dal Consiglio, abbiano assunto nei confronti del Governo perché venga revocato il provvedimento assunto dalle Ferrovie dello Stato;
2) se non ritengano opportuno informare l'opinione pubblica sui risultati ottenuti per evitare le gravi ripercussioni economiche ed ambientali provocate dalla decisione delle Ferrovie dello Stato;
3) le decisioni che intendano porre in essere, nell'ambito dell'accordo di programma Regione-Stato-Ferrovie, perché sia realizzata la continuità territoriale nel settore del trasporto delle merci;
4) se lo studio di fattibilità "Potenziamento e razionalizzazione del trasporto ferroviario delle merci in Sardegna" possa essere realizzato, d'intesa con le Ferrovie dello Stato, utilizzando eventualmente i finanziamenti previsti per lo svolgimento del G8;
5) se non ritengano opportuno promuovere immediatamente, anche d'intesa con la Regione Lazio, gli enti locali interessati, le forze sociali, gli emigrati sardi e gli operatori dei porti e degli scali merci, una manifestazione di protesta affinché il Governo nazionale impedisca la chiusura degli scali in attesa di un progetto di razionalizzazione non lesivo dei diritti dei cittadini.
Cagliari, 9 giugno 2008