CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1243/A
INTERROGAZIONE DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche inerenti al settore agricolo.
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Il sottoscritto,
atteso che l'agricoltura sarda attraversa uno dei peggiori momenti e che non si intravedono all'orizzonte condizioni che possano in qualche modo modificare questi esiti negativi;
considerato che nessuno dei comparti è esente da crisi, ma viepiù il settore degli allevamenti ed in particolare l'ovicaprino, base trainante da sempre dell'economia sarda, risulta essere penalizzato oltremodo per questioni strutturali oltre che congiunturali e di mercato;
accertato che le condizioni climatiche, così come vengono previste dagli esperti, non trovano una pronta ed attenta iniziativa che valga per lo meno ad alleviare, se non a rimuovere, i crescenti disagi della siccità, che con ricorrenze cicliche si abbatte sul settore agricolo, ma che anzi oltre il dover sopportare le modificazioni climatiche gli agricoltori si ritrovano delle bollette cosiddette "pazze" che veramente rasentano il ridicolo, obbligandoli all'abbandono dei campi e di quelle colture irrigue qualificate, quali il riso;
constatato che, nonostante gli impegni assunti dall'Esecutivo regionale, ed in particolare dall'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, a seguito di una risoluzione del Consiglio regionale, il sistema creditizio continua nella sconcia prassi di vendere all'incanto aziende agricole indebitate spesso anche per negligenza delle pubbliche istituzioni;
accertato, inoltre, che atti persecutori vengono realizzati da istituzioni in qualche modo promananti anche dal potere del Presidente e della Giunta regionale, quali i consorzi industriali, oggi commissariati, come un recente fatto di cronaca che ha visto l'arresto di un allevatore di Ula Tirso colpevole di aver sottratto acqua ad una condotta del Consorzio industriale Valle del Tirso;
risulterebbe però che il pozzo da cui è alimentata la condotta idrica del Consorzio sia stato a suo tempo realizzato dal Comune di Ula Tirso con finanziamenti destinati all'approvvigionamento idrico delle aziende agricole e solo successivamente concesso in gestione al Consorzio industriale che lo ha utilizzato in modo esclusivo sottraendolo anche a quella che era la funzione primaria per cui fu realizzato,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per conoscere se:
1) siano a conoscenza di quanto sopra esposto;
2) ritengano opportuno provvedere con iniziative adeguate al ripristino di condizioni di vivibilità sociale e civile nel settore agricolo;
3) ritengano, comunque, di dover intervenire con tutti gli strumenti a loro disposizione per consentire agli operatori dell'agricoltura ed al mondo delle campagne, non solo di esistere, ma di essere funzionale nella produttività al servizio del bene collettivo;
4) ritengano opportuno porre in campo tutte le dovute azioni acché non vi siano più forti condizionamenti se non abusi da parte del sistema creditizio e non solo, che con gravami e balzelli, se non addirittura con azioni arroganti e ignominiose, colpiscono persone deboli e indifese anche per le condizioni di sudditanza in cui, per le negligenze del potere politico, essi soggiacciono.
Cagliari, 4 giugno 2008