CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1201/A

INTERROGAZIONE PISU, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione creatasi negli alloggi di proprietà dell'AREA di Marrubiu.

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Il sottoscritto,

premesso che da tre anni gli inquilini, che vivono nelle case popolari di proprietà dell'AREA (ex IACP) ai numeri civici 1, 3 e 5 di viale Matteotti a Marrubiu, hanno fatto presente, sia all'attuale che alla precedente azienda, la grave situazione creatasi nei loro appartamenti, lamentando lo stato di abbandono più totale in cui sono stati lasciati dai suddetti istituti;

tenuto conto che la società proprietaria dell'immobile è stata informata della situazione attraverso l'invio di fax e comunicazioni telefoniche;

considerato che:
- il problema è stato portato alla luce anche dai giornali, ove veniva evidenziato, in particolare, lo stato dei balconi che cadono a pezzi, con grande pericolo per chi vi passa sotto, peraltro un percorso obbligatorio per accedere alle abitazioni interessate;
- le grondaie sono oramai completamente corrose e, col passare del tempo, l'acqua piovana, scendendo nelle pareti, ha causato umidità, infiltrazioni e muffe in gran parte delle camere;

sottolineato che vi è una totale mancanza di recinzione dello stabile, permettendo così a chiunque il libero accesso, con conseguenti atti vandalici che si verificano ripetutamente;

preso atto che ad oggi non è stata data alcuna risposta e non è stato fatto alcun sopralluogo nell'edificio;

considerato, inoltre, che gli inquilini interessati da questi problemi hanno, a questo punto, redatto un'altra lettera, firmata da tutti gli assegnatari degli appartamenti, nella quale venivano esposti tutti i problemi più gravi e la medesima è stata consegnata personalmente all'IACP (si veda il timbro d'ingresso datato 10 novembre 2005), senza aver avuto ancora nessun riscontro;

tenuto conto che si è arrivati al giugno 2007, quando cioè si è staccato un pezzo di gocciolatoio da un balcone, che solo fortunatamente ha sfiorato alcune persone del piano sottostante;

considerato, ancora che il giorno successivo a questo evento, l'istituto è stato immediatamente messo al corrente, allorché si sono presentati sul luogo un ingegnere, un geometra e alcuni operai, i quali hanno staccato le parti più pericolose di sei balconi su trentasei, ma solamente della facciata dove è caduto il pezzo del gocciolatoio, ignorando gli altri balconi come se fossero tutti a posto, hanno recintato la parte sottostante e appeso un cartello col quale vietavano l'uso dei balconi perché pericolanti, nonché il transito nella zona recintata, causando ulteriori problemi nell'accesso ai garage;

ritenuto che questa grave situazione, protrattasi ormai da anni, risulti inaccettabile e ponga a serio rischio l'incolumità degli abitanti delle case popolari in oggetto, ma anche di chiunque si trovi a passare in quel luogo,

chiede di interrogare la Giunta regionale e, in particolare, l'Assessore dei lavori pubblici, per conoscere i motivi per i quali la società AREA (ex IACP), proprietaria delle case popolari, non ha ancora risolto la grave situazione finora descritta, provvedendo a mettere in sicurezza gli edifici interessati.

Cagliari, 7 aprile 2008