CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1164/A

INTERROGAZIONE MANINCHEDDA, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di attuazione della realizzazione del campus universitario dell'ERSU di Cagliari.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- il 9 febbraio 2000, con deliberazione n. 3, il Consiglio di amministrazione dell'ERSU approvava l'avviso pubblico per l'acquisizione di un immobile da adibire a Casa dello studente;
- il 26 luglio 2001, la società Edilia costruzioni presentava un'offerta di vendita del complesso edificato sull'area denominata ex Sem;
- in data 31 luglio 2001, il Consiglio di amministrazione dell'ERSU deliberava di acquistare il complesso sopraindicato al prezzo di euro 26.752.467,37;
- il 28 maggio 2002 il Consiglio di amministrazione dell'ERSU confermava la propria volontà di acquistare due fabbricati facenti parte del complesso ex Sem al prezzo di euro 20.491.460,39 (per complessivi 220 posti letto);
- in data 1° luglio 2003, il commissario straordinario dell'ERSU recedeva dalle trattative con la società Edilia costruzioni, ritenendo quest'ultima responsabile delle lungaggini delle stesse e della conseguente perdita da parte dell'ERSU dei finanziamenti messi a bando dallo Stato ai sensi della legge n. 388 del 2000, in quanto la stessa società avrebbe assunto un atteggiamento volutamente dilatorio finalizzato ad attendere una modifica dello strumento urbanistico del Comune di Cagliari che consentisse l'edificazione sull'area ex Sem; non solo, il recesso trovava anche fondamento in una relazione dell'ufficio tecnico dell'ERSU dalla quale emergeva che l'offerta della società Edilia costruzioni presentava un costo a posto letto elevato rispetto ai valori medi di vendita e che, con la stessa cifra, sarebbe stato possibile realizzare un'opera quantitativamente e qualitativamente superiore a quella formulata da detta società;
- all'interruzione delle trattative seguiva l'apertura di un contenzioso davanti alla magistratura civile e amministrativa;
- il 24 novembre 2005, la società Edilia costruzioni presentava una proposta transattiva che prevedeva la vendita all'ERSU di fabbricati insistenti sull'area ex Sem per un prezzo di euro 29.900.000;
- in data 22 dicembre 2005 il Consiglio di amministrazione dell'ERSU, discostandosi in maniera netta dall'orientamento assunto dal commissario straordinario dell'ente nel 2003, dichiarava il complesso ex Sem un "unicum infungibile" e stanziava una copertura finanziaria di euro 29.000.000 per l'acquisto dello stesso (con un aumento dei posti letto a 514);
- in data 11 maggio 2006, con legge regionale n. 4, la Regione Sardegna dettava misure urgenti per il potenziamento delle strutture residenziali dell'ERSU, ed in particolare:
a) autorizzava a favore dell'ERSU di Cagliari una complessiva ulteriore spesa di euro 17.500.000, in ragione di euro 5.000.000 nell'anno 2006 e di euro 12.500.000 nell'anno 2007, "per l'acquisizione dell'area denominata ex Sem sita nel Comune di Cagliari e per la realizzazione di un campus di studenti universitari di almeno 1.000 posti letto";
b) autorizzava l'ERSU di Cagliari ad acquisire la proprietà dell'area e la realizzazione dei relativi interventi edificatori (campus universitario di almeno 1.000 posti letto), anche mediante transazione dei contenziosi pendenti;
c) in deroga alla norma (articolo 39, comma 2, della legge regionale n. 7 del 2005) che prevede che la Regione autonoma della Sardegna succeda nei beni e nei diritti del patrimonio immobiliare degli enti regionali, tra cui l'ERSU di Cagliari, disponeva che il patrimonio di quest'ultimo permanesse in capo allo stesso e fosse utilizzato quale strumento di vendita e/o permuta;
d) prevedeva il trasferimento di patrimonio immobiliare disponibile regionale a favore dell'ERSU di Cagliari, da utilizzarsi quale strumento di vendita e/o permuta, per un importo di euro 8.000.000;
- l'8 giugno 2006, l'ERSU deliberava la transazione delle controversie pendenti con la società Edilia costruzioni e, a tal fine, stanziava complessivamente euro 60.500.000 (di cui euro 29.000.000 derivanti dalla delibera del Consiglio di amministrazione del 22 dicembre 2005; euro 17.500.000 ai sensi della legge regionale n. 4 del 2006; euro 8.000.000 mediante cessione di immobili del patrimonio indisponibile; euro 6.000.000 mediante cessione del palazzo ex Cis sito tra via Sassari e corso Vittorio Emanuele);
- in data 27 luglio 2006, l'ERSU stipulava la transazione con la società Edilia costruzioni;
- l'ERSU, inoltre, in attuazione delle disposizioni legislative di cui alla legge regionale n. 4 del 2006, provvedeva a porre in essere gli atti finalizzati alla realizzazione del campus universitario del viale La Playa e, in particolare, commissionava a Edilia costruzioni la redazione di un progetto in variante al Programma integrato di riqualificazione urbana convenzionato dalla Edilia costruzioni con il Comune di Cagliari in data 23 maggio 2004, ai sensi della legge regionale n. 16 del 1994;
- in data 20 marzo 2007 il commissario straordinario dell'ERSU trasmetteva alla Giunta regionale copia dei progetti preliminari dell'intervento, richiedendo specifiche direttive in quanto il campus, ideato dal professor Da Rocha, raggiunge standard dimensionali superiori a quelli contrattualizzati con il soggetto esecutore dei lavori con atto in data 27 luglio 2006 e per i quali è garantita la copertura finanziaria, giusta deliberazione del Consiglio di amministrazione dell'ERSU n. 10 dell'8 giugno 2006;
- il 24 aprile 2007, la Giunta regionale impartiva all'ERSU di Cagliari le seguenti direttive:
a) procedere alla realizzazione dell'intero progetto proposto dall'architetto Paulo Mendes da Rocha, che prevede uno sviluppo della volumetria pari a 151.225,35 metri cubi circa, garantendo la copertura finanziaria facendo ricorso in parte alle dismissioni del proprio patrimonio immobiliare e, in parte, a strumenti quali la finanza di progetto;
b) modificare in conformità gli impegni contrattuali assunti con la transazione dei contenziosi pendenti di cui all'articolo 25, comma 2, lettera a), della legge regionale n. 4 del 2006;
c) trasmettere alla Giunta regionale il piano finanziario per le conseguenti valutazioni;

considerato che:
- gli accordi transattivi previsti nella legge regionale n. 4 del 2006, appaiono essere stati gestiti in modo discutibile e non ispirato ai principi dell'efficienza, dell'economicità e della trasparenza dell'azione amministrativa, con possibile elusione del principio del ricorso a procedure di evidenza pubblica per l'esecuzione delle progettazioni e delle opere pubbliche;
- il progetto proposto dall'architetto Da Rocha è totalmente differente sul piano volumetrico da quello oggetto del Programma integrato di riqualificazione urbana convenzionato con il Comune di Cagliari e da quest'ultimo recepito nel Piano urbanistico comunale (PUC); la non conformità dell'intervento ai vigenti strumenti urbanistici è, peraltro, dichiarata dal commissario straordinario dell'ERSU nella nota inviata al Comune di Cagliari in data 28 agosto 2007, prot. n. 2559; il progetto comporta, infatti, un aumento volumetrico da circa 95.000 metri cubi a circa 151.225,35 metri cubi;
- lo stesso progetto prevede la demolizione dell'edificio Silos vecchio, inserito nell'allegato C del PUC del Comune di Cagliari tra gli immobili appartenenti all'archeologia industriale e rurale;
- detto progetto appare non essere rispondente neanche al protocollo di intesa sottoscritto in data 8 agosto 2006 dal sindaco di Cagliari e dal Presidente della Regione, che prevede un ridimensionamento volumetrico del Programma integrato in riduzione rispetto alla potenzialità volumetrica prevista dallo stesso (95.000 metri cubi) e con soluzioni tali da aumentare la dotazione delle aree verdi;
- attualmente non risulta che il Comune di Cagliari abbia modificato il proprio Piano urbanistico comunale recependo il progetto dell'architetto Da Rocha;
- il parere di legittimità per la delibera n. 16/8 del 24 aprile 2007, relativa a "Disposizioni urgenti per il potenziamento delle strutture residenziali dell'ERSU di Cagliari" non è stato espresso dal direttore generale dell'Assessorato competente, cioè l'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, ma dal direttore generale della Presidenza;
- l'ERSU, nella nota inviata il 27 dicembre 2007 al Comune di Cagliari, prot. n. 4903, si esprime come segue rispetto al progetto dell'architetto Da Rocha, che viene rappresentato non come il progetto predisposto da Edilia costruzioni, ma come proprio: "In particolare, dopo aver illustrato e discusso la proposta progettuale elaborata dall'arch. Paulo Mendes Da Rocha in più occasioni e incontri - non ultimo quello del 12 febbraio 2007 presso la Sala dell'Assemblea civica alla presenza dei principali organi politici (sindaco, assessore dell'urbanistica e ambiente, presidente della Commissione consiliare competente in materia di urbanistica) e burocratici (dirigenti tecnici dell'urbanistica e dell'edilizia) del comune, dove il progettista ha peraltro recepito anche le istanze proposte dall'amministrazione cittadina, adeguando conformemente la propria opera - l'ERSU ha provveduto a trasmettere, come concordato, con nota del commissario straordinario prot. n. 2559 del 28 agosto 2007 il progetto del campus per i conseguenti adempimenti in ottemperanza";
- tutto ciò, in ragione della violazione delle regole, sta rischiando seriamente di far fallire la realizzazione del campus universitario voluto dal Consiglio regionale della Sardegna,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport affinché riferiscano:
1) quale convenienza sia derivata alla pubblica amministrazione dagli accordi transattivi tra l'ERSU ed il soggetto privato titolare del Programma integrato d'area esistente sull'area ex Sem;
2) qual è il contenuto di detti accordi transattivi e quanto è l'ammontare delle attività (progettazione delle opere ed esecuzione dei lavori) che il soggetto privato dovrà compiere sull'area ex Sem a valere sulle risorse pubbliche messe a disposizione dalla Regione autonoma della Sardegna;
3) quali atti sono stati posti in essere dall'ERSU per l'attuazione delle direttive contenute nella delibera di Giunta regionale n. 16/8 del 24 aprile 2007 e, in particolare, quali intese siano state raggiunte con le amministrazioni interessate (in particolar modo nei confronti del Comune di Cagliari) per l'ottenimento dei permessi di costruire preordinati alla realizzazione del campus universitario nell'area ex Sem;
4) se sia stato trasmesso alla Giunta regionale il piano finanziario con il quale l'ERSU intende fronteggiare i maggiori costi derivanti dalla realizzazione del progetto dell'architetto Da Rocha e, in caso di risposta positiva, quali siano i contenuti di detto piano finanziario;
5) se non si configuri, nelle modalità utilizzate per gli accordi transattivi suddetti, una elusione del principio che prevede il ricorso alle procedura di evidenza pubblica per l'attribuzione dell'esecuzione di progetti e di opere pubbliche a soggetti privati estranei alla pubblica amministrazione;
6) per quale motivo la Giunta regionale ha ritenuto opportuno dare delle direttive all'ERSU affinché quest'ultimo proceda alla realizzazione di un progetto totalmente difforme da quello assentito nel 2004 dal Comune di Cagliari e in contrasto con le norme vigenti.

Cagliari, 25 febbraio 2008