CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1160/A
INTERROGAZIONE AMADU, con richiesta di risposta scritta, sulla paventata ipotesi di dismissione del servizio merci svolto da RFI (Rete ferroviaria italiana) in Sardegna.
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Il sottoscritto,
premesso che da alcuni mesi circola insistentemente la voce della dismissione del servizio merci delle ferrovie in Sardegna, attualmente garantito attraverso il traghettamento dei carri ferroviari sulla motonave Garibaldi della RFI (Rete ferroviaria italiana Spa);accertato che il servizio della RFI garantisce la effettiva ed unica continuità territoriale tra la Sardegna e il continente attraverso la linea Golfo Aranci-Civitavecchia;
rilevato che voci sempre più insistenti e precise indicano la data del 1° aprile 2008 come giorno di interruzione del servizio che farebbe cessare la continuità territoriale ferroviaria, quindi la garanzia di collegamento tra la rete ferroviaria della Sardegna e quella dell'Italia e dell'Europa;
preso atto che esistono numerose diseconomie strutturali e infrastrutturali e che negli ultimi dieci anni sono state dismesse ben 4 motonavi, che furono costruite anche con il contributo della Regione sarda, e mai rimpiazzate con altre navi;
rilevato, altresì, che:
- la capacità di traghettamento degli anni '70-'80 era di oltre 120 carri al giorno e che nel 2008 è scesa a soli 35 carri giornalieri;
- sono state perse oltre un milione di tonnellate per anno di merci trasportate su rotaia tra la Sardegna ed il continente;ritenuto che questa ipotesi di soppressione del servizio di RFI Spa da Golfo Aranci a Civitavecchia andrebbe ad aggravare la già precaria situazione dell'economia isolana, andando a colpire anche il settore occupazionale,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per conoscere quali azioni intenda intraprendere la Giunta regionale per evitare la soppressione di tale servizio e se intenda aprire un tavolo di confronto con il Governo e la RFI Spa al fine di evitare la dismissione di tale servizio ed eventualmente di potenziarlo, tutto ciò al fine di evitare ulteriori danni all'economia isolana e gravi ripercussioni sul piano occupazionale per i lavoratori del settore.
Cagliari, 20 febbraio 2008