CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1138/A
INTERROGAZIONE COCCO - CUCCU Giuseppe, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di sostenere l'associazione Banco alimentare della Sardegna.
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I sottoscritti,
rilevato che l'associazione Banco alimentare è presente in Sardegna dal 1995 e opera con due centri di stoccaggio e distribuzione situati uno a Selargius (CA) e l'altro a Muros (SS);
constatato che l'associazione Banco alimentare della Sardegna fa parte della rete nazionale Banco alimentare che dal 1989 raccoglie le eccedenze di produzione agricola e dell'industria alimentare, allo scopo di ridistribuirle ad enti caritativi e di assistenza che forniscono aiuto ai poveri e agli emarginati;
appreso che la citata associazione ha raccolto, dal 1995 ad oggi, oltre 10.890 tonnellate di prodotti, anche attraverso la partecipazione, da undici anni, alla Giornata nazionale della colletta alimentare;
rilevato che, nel 2007, il Banco alimentare ha sostenuto oltre duecentosettanta enti caritativi ed associazioni di tutte le province della Sardegna, costituiti da mense, Caritas parrocchiali, gruppi di volontariato vincenziano, centri di prima accoglienza, case famiglia, centri per minori, centri per disabili, comunità di recupero per tossicodipendenti i quali, con oltre centottanta tonnellate di alimenti distribuiti, hanno potuto aiutare quasi cinquantamila persone indigenti;
constatato che l'attività dell'associazione Banco alimentare, che favorisce la raccolta e l'utilizzo di prodotti alimentari per un valore economico di quasi un milione e mezzo di euro l'anno, ha costi di gestione che sfiorano i centomila euro l'anno;
appreso che tali costi di gestione sono costituiti per il 60 per cento dagli oneri di locazione del centro di stoccaggio di Selargius, cui si aggiungono le spese per l'energia elettrica e la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
considerato che, nonostante il sostegno di alcune amministrazioni pubbliche, degli enti convenzionati, di qualche privato e dei volontari, i costi di gestione del centro di Selargius stanno diventando, per l'associazione Banco alimentare, un ostacolo sempre più difficile da superare;
rilevato che l'insostenibilità di tali costi rischia di pregiudicare la continuazione stessa dell'attività dell'associazione Banco alimentare della Sardegna che, di fronte alle difficoltà economiche, potrebbe interrompersi,
chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) quali provvedimenti intenda assumere per evitare che l'insostenibilità dei costi di gestione, e in particolare degli oneri di locazione del centro di stoccaggio di Selargius, siano causa di cessazione dell'attività di sostegno agli enti caritativi e di assistenza agli indigenti portata avanti dall'associazione Banco alimentare della Sardegna, con evidente grave pregiudizio per tutto il sistema del volontariato in favore dei poveri in Sardegna;
2) se non sia opportuno che la Regione intervenga in favore dell'associazione Banco alimentare della Sardegna mediante un contributo annuale finalizzato al pagamento dei costi di gestione del centro di stoccaggio di Selargius, oppure mettendo gratuitamente a disposizione della stessa, un capannone da adibire a nuovo centro di stoccaggio in sostituzione di quello attualmente in locazione.Cagliari, 29 gennaio 2008