CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1080/A

INTERROGAZIONE CACHIA, con richiesta di risposta scritta, sugli effetti negativi derivanti dal drastico taglio dei finanziamenti all'Università diffusa e sulle conseguenze didattiche dell'inevitabile riduzione dei corsi di laurea.

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Il sottoscritto,

considerato che, nel bilancio 2008, le risorse destinate all'Università diffusa sarda sono state dimezzate (da otto a quattro milioni di euro) mentre, con inattesa generosità, non richiesta dagli stessi atenei, la Regione ha destinato un surplus di risorse ad altri settori (vedi i visiting professors) segnando, con ciò, una netta inversione di tendenza rispetto alle politiche di diffusione della cultura nel territorio, intesa ad agevolare insegnamenti specifici ed a sopperire ai disagi causati agli studenti dalla concentrazione degli insegnamenti nei due poli universitari sardi (Cagliari e Sassari);

valutato positivamente l'indirizzo dell'Università diffusa, sviluppatosi a partire dagli anni '80, che ha riscosso successo didattico, formativo e di ricerca, con risultati apprezzabili anche nell'inserimento dei laureati nel mercato del lavoro;

preso atto che, qualora la previsione della Giunta dovesse essere confermata, la riduzione dei finanziamenti porterebbe alla inevitabile soppressione di alcune attività;

tenuto conto che alcuni corsi recentemente avviati, di sicuro interesse per l'economia dell'Isola, hanno sopportato forti difficoltà iniziali a causa delle risorse insufficienti al loro sviluppo e alla loro definitiva affermazione;

fatto presente che, in alcune discipline, la localizzazione potrebbe apparire quasi obbligata per le caratteristiche del territorio e per interessi economici maturati nel tempo;

considerato che la Regione ha sempre detto di voler investire nella società della conoscenza, dando a tale indirizzo uno sviluppo orizzontale, cioè di allargamento della base giovanile a nuove scienze in sintonia con l'ambiente, la cultura, il turismo, l'economia locale,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport sul futuro dei corsi di laurea nati per valorizzare le risorse economiche dell'Isola, orientati a nuove specializzazioni, la cui alta affluenza di studenti ne

sottoscrive da sé l'importanza e, in particolare, per sapere:
1) quale futuro essi potranno avere coi taglio dei finanziamenti;
2) se sia stato attentamente valutato l'effetto del ridimensionamento finanziario;
3) quali prospettive si annunciano per gli studenti che hanno iniziato corsi di laurea destinanti, per insufficienza di risorse, ad essere soppressi;
4) quali alternative didattiche si propongono agli studenti interessati alle discipline dell'Università diffusa; rientra tra questi il caso del corso di laurea in Economia del turismo, assegnato ad Olbia, frequentato da 650 studenti, che rappresenta un'occasione importante per la gestione di un comparto rispetto al quale il nord-est della Sardegna vanta un riconosciuto primato, culturale ed economico, con produzione di beni e servizi e organizzazione aziendale che richiedono politiche di marketing e di evoluzione dell'offerta, allo scopo di preparare professionalità indispensabili alla crescita e al buon governo del fenomeno turistico, attività che rientra, tra l'altro, nelle finalità indicate dalla programmazione regionale.

Le risorse sinora destinate (129 mila euro nel 2006 e 137 mila euro nel 2007) apparivano irrisorie rispetto al numero degli studenti e all'impegno didattico-scientifico. Era auspicabile, perciò, che la Regione intervenisse aumentando la dotazione anziché dimezzare le risorse, fatto che, come è noto, ha provocato la dura reazione delle amministrazioni locali, delle forze politiche e sindacali, anche di categoria, che perseguono finalità di formazione specifica nel settore turistico-alberghiero.

Tutto ciò denuncia una scarsa sensibilità verso un territorio che quasi sempre è stato penalizzato dalla politica regionale, nonostante sia, secondo i dati economici ufficiali, ritenuto leader in Sardegna per produzione di reddito, tasso di crescita e nuove opportunità, per tali motivi chiede al Presidente e all'Assessore di voler cortesemente rispondere con sollecitudine alle domande sopraindicate, dipendendo la sorte dell'Università diffusa dagli esiti della manovra finanziaria.

Cagliari, 26 novembre 2007