CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1071/A
INTERROGAZIONE RASSU, con richiesta di risposta scritta, sulla prevista assunzione presso l'Amministrazione regionale di personale, già assunto a contratto e risultato non idoneo nei recenti concorsi espletati dalla Regione, a discapito di coloro che, negli stessi concorsi, hanno ottenuto l'idoneità.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- la legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), all'articolo 36, comma 2, stabilisce che, ai fini della predisposizione del Piano pluriennale per il superamento del precariato, il personale, il cui rapporto di lavoro sia stato instaurato sulla base di procedure selettive di natura concorsuale, è stabilizzato a domanda e il restante personale è sottoposto a prove selettive concorsuali pubbliche, con il riconoscimento del servizio prestato, sulla base della legislazione vigente in materia;
- con decreto dell'Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione n. 824/P del 9 agosto 2005 e decreto dell'Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione n. 976/P del 16 settembre 2005 (codice concorso 07) si è bandito un concorso pubblico per l'assunzione di 15 funzionari amministrativi con competenze di diritto comunitario ed internazionale - area delle politiche comunitarie;
- dall'espletamento del concorso summenzionato, al quale hanno partecipato oltre 5.500 concorrenti, e svoltosi mediante una prova preselettiva, una scritta ed una orale, è scaturita una graduatoria di 36 persone, di cui 15 già in ruolo;
evidenziato che:
- la RAS è stata designata quale autorità unica di gestione del programma comunitario di cooperazione transfrontaliera ENPI-CBC bacino del Mediterraneo per l' attuazione dei rapporti di cooperazione con i paesi situati nelle frontiere marittime e terrestri dell'Unione europea allargata;
- con l'articolo 6, comma 17, della legge regionale n. 2 del 2007 si prevede l'istituzione, presso la Presidenza della Giunta regionale, di un ufficio per la realizzazione del programma comunitario ENPI-CBC bacino del Mediterraneo, con un "organico composto da professionalità provenienti o dall'interno dell'Amministrazione regionale, o dalla graduatoria dei vincitori del concorso pubblico succitato e già espletato dalla Regione per l'area comunitaria e/o dagli idonei allo stesso concorso o, comunque, da professionalità scelte tramite pubblica selezione";
considerata, inoltre:
- l'assoluta priorità per la Regione, ai fini delle proprie politiche di sviluppo, di dotarsi di personale altamente qualificato, anche a livello linguistico, che possa interagire con efficacia con le istituzioni comunitarie;
- la potestà estera riconosciuta alle regioni mediante la riforma dell'articolo 117 della Costituzione, che attribuisce nuove prerogative in materia di affari internazionali e di rapporti con l'Unione europea, che richiederanno adeguate risorse umane e professionali nei funzionari che in concreto gestiranno i rapporti;
evidenziato che:
- la Corte costituzionale, con la sentenza n. 89/03, si è espressa in merito al differente trattamento riservato al datore di lavoro pubblico rispetto a quello privato, confermando il divieto di trasformazione a tempo indeterminato dei contratti a termine in virtù del principio enunciato dall'articolo 97, comma 3, della Costituzione;
- l'espletamento di una nuova procedura concorsuale in vigenza di una graduatoria di idonei, risultante da prove selettive estremamente rigorose, contrasterebbe col principio di trasparenza e meritocrazia a discapito di chi, dopo aver profuso un notevole impegno nello studio per la preparazione delle tre prove in cui si è articolato il concorso, si trova a essere escluso per pochi decimi di punto dal contingente dei vincitori;
- gli ingenti costi di una nuova procedura concorsuale, a meno di due anni dalla precedente, rendono auspicabile la proroga del termine della graduatoria suddetta, in ossequio ai principi di economicità e efficienza e in coerenza con l'interesse pubblico, come dimostra il termine triennale della vigenza delle graduatorie dei concorsi statali;
- i ricorsi presentati al Tribunale amministrativo regionale nei confronti del sopraindicato concorso evidenziano quanto meno un grado di notevole discrezionalità da parte della commissione esaminatrice nella valutazione delle prove e dei titoli culturali;
tenuto conto che:
- il carattere di specialità del settore del pubblico impiego non può non tener conto della regola del concorso per accedere al lavoro pubblico;
- il concorso summenzionato prevedeva già, tra i criteri di valutazione, un parametro di marcata premialità a favore del personale non stabile con un'esperienza lavorativa pregressa svolta presso la Regione autonoma della Sardegna (articolo 6 del decreto assessoriale n. 842/P del 9 agosto 2005),
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione, per conoscere quali siano le loro intenzioni riguardo alla cosiddetta stabilizzazione del personale precario, prevista dall'articolo 1, comma 558, della finanziaria 2007, e la graduatoria degli idonei del concorso sopraccitato, che attendono di essere inseriti nell'organico previsto dall'articolo 6, comma 17, della legge regionale n. 2 del 2007 e che prevede specificamente figure professionali per l'area comunitaria.
Cagliari, 15 novembre 2007