CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1068/A
INTERROGAZIONE LANZI - CUGINI - FADDA - LICHERI - SERRA, con richiesta di risposta scritta, sull'affidamento di incarichi di direttore generale a personale esterno all'Amministrazione regionale e sull'affidamento di incarichi a ex dipendenti in pensione della medesima Amministrazione.
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I sottoscritti,
visto il comma 11 dell'articolo 20 della legge regionale n. 4 del 2006 e, in particolare, laddove stabilisce che l'Amministrazione e gli enti appartenenti al comparto contrattuale regionale "quando il numero dei dirigenti in servizio si presenti insufficiente rispetto alle posizioni istituite, possono attribuire le funzioni medesime a dirigente di altra amministrazione o ente pubblico";
considerato che l'articolo 29 della legge regionale n. 31 del 1998 al primo comma prevede che "Le funzioni di direttore generale possono essere conferite anche a persone estranee all'Amministrazione e agli enti, in possesso del diploma di laurea, che abbiano capacità adeguate alle funzioni da svolgere ed abbiano svolto per almeno un quinquennio funzioni dirigenziali in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche o private. Tali funzioni possono essere conferite per non più di un quinquennio, rinnovabile per una sola volta, nel limite del 20 per cento del totale delle direzioni generali.";
vista la deliberazione della Giunta regionale n. 34/15 dell'11 settembre 2007 avente ad oggetto "Indirizzo interpretativo dell'art. 29, comma 1, della legge regionale n. 31/1998, in combinato disposto con l'articolo 28, comma 1, della L.R. n. 31/1998 e dell'art. 20, comma 11, della L.R. n. 4/2006" che ha ampliato per via interpretativa il limite del 20 per cento previsto per gli incarichi esterni;
viste le deliberazioni n. 35/3 e n. 35/4 del 12 settembre 2007, con le quali la Giunta regionale ha affidato gli incarichi di direttore generale a due esterni all'Amministrazione regionale seppur in presenza di un numero dei dirigenti in servizio superiore rispetto alle posizioni istituite;
appreso dalla stampa che uno degli ultimi direttori generali esterni nominati dalla Giunta ha affidato un incarico di collaborazione, per oltre 70.000 euro, ad un ex dirigente dell'Amministrazione regionale in pensione, in contrasto con quanto previsto dall'articolo 6 bis della legge regionale n. 31 del 1998 introdotto dall'articolo 7 della legge regionale n. 2 del 2007 (legge finanziaria 2007);
avuto conoscenza dell'esposto presentato dalla segreteria regionale della CGIL funzione pubblica alla Procura regionale della Corte dei conti dal quale emerge che presso l'Amministrazione regionale, sono stati attivati contratti di collaborazione con ben otto dirigenti già in pensione,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione affinché precisino:
1) come mai sono stati conferiti incarichi dirigenziali a personale esterno all'Amministrazione regionale, in presenza di dirigenti in organico senza alcun incarico, e a quanto ammonta la spesa per ciascuno dei neo dirigenti;
2) quanti e chi sono gli ex dipendenti dell'Amministrazione in pensione che collaborano con la stessa e a quanto ammonta la spesa;
3) come giustificano l'assunzione di pensionati, con qualsiasi tipologia contrattuale, rispetto ai tanti dipendenti dell'Amministrazione in possesso delle medesime professionalità e ai tanti giovani disoccupati che aspettano un posto di lavoro;
4) quale coerenza dimostra l'Amministrazione regionale se incentiva l'esodo dei dipendenti della stessa Amministrazione per poi farli rientrare dalla finestra attraverso altre tipologie contrattuali;
5) quali provvedimenti intendono assumere per evitare di aggravare ingiustificatamente le spese a carico del bilancio della Regione e se non ritengono doveroso, alla luce di quanto su esposto, annullare le deliberazioni della Giunta regionale n. 34/15 dell'11 settembre 2007, n. 35/3 e n. 35/4 del 12 settembre 2007.Cagliari, 14 novembre 2007