CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1061/A

INTERROGAZIONE SANJUST, con richiesta di risposta scritta, sulla chiusura del Servizio di anatomia patologica del Presidio ospedaliero della Cittadella universitaria di Monserrato.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- con nota prot. n. 2386, l'Università degli studi di Cagliari, comunicava l'assegnazione, da parte della Regione, di un finanziamento pari a euro 427.641,54 attraverso una delibera di Giunta n. 27/10 dell'8 agosto 2003;
- tale somma veniva destinata ad interventi per l'apertura del Servizio di anatomia patologica del Policlinico universitario;
- a seguito di un programma di utilizzo della somma disponibile, trasmesso dal responsabile del Servizio di anatomia patologica al rettore dell'Università, venivano acquistati una serie di macchinari speciali, all'avanguardia, al momento presenti a livello locale esclusivamente in detta struttura, necessari al funzionamento del servizio;
- nel mese di novembre del 2005, il Servizio di anatomia patologica diventava operativo anche grazie alla convenzione con personale altamente specializzato, proveniente dal PO Businco, il quale, nel breve tempo, avrebbe dovuto provvedere ad istruire altro personale da inserire in pianta organica;
- il Servizio di anatomia patologica del PO della Cittadella universitaria di Monserrato era l'unio a livello regionale a comprendere anche un attrezzatissimo laboratorio di genetica patologica e forense, primo in Sardegna dal 1998, e un laboratorio di morfometria computerizzata presente solo in pochissimi altri centri in Italia, capaci di eseguire le più avanzate attività sia in ambito forense, sia di patologia oncologica e virale;
- tale servizio, riconosciuto fiore all'occhiello per modernità, competenza e serietà, restava funzionante per circa un anno e otto mesi;

considerato che:
- in data 12 luglio 2007, con nota prot. n. 857, il direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, comunicava al direttore sanitario "la cessazione immediata della convenzione a suo tempo sottoscritta dal Policlinico universitario per le prestazioni di anatomia patologica degli operatori del PO Businco";
- in conseguenza di questa cessazione di convenzione, veniva disposto che "le prestazioni necessarie alle attività assistenziali del Presidio di Monserrato" venissero garantite "utilizzando le risorse della struttura di anatomia patologica del PO San Giovanni di Dio...";
- le sale operatorie, in qualsiasi ospedale con attività chirurgica di alto livello, dovrebbero funzionare avendo in sede il Servizio di anatomia patologica operativo ed efficiente;
- dal 13 luglio 2007, invece, anche delicatissime biopsie estemporanee, effettuate su pazienti sottoposti ad anestesia generale e in attesa di un responso immediato, verrebbero trasportate presso il PO San Giovanni di Dio, con conseguenze facilmente immaginabili, non ultimo il dover attraversare la città in automobile con il reperto da analizzare, anche nelle ore di massimo traffico;
- parrebbe accertato che la chiusura del Servizio di anatomia patologica del PO della Cittadella universitaria di Monserrato avrebbe creato notevoli disservizi ai pazienti e sarebbero stati riscontrati gravi e palesi errori diagnostici, numerosi dei quali avrebbero messo in serio rischio la salute di altrettanti utenti;

verificato che, in riferimento al Piano sanitario approvato dal Consiglio regionale, si evince la volontà di questo esecutivo e della sua maggioranza di voler chiudere definitivamente il PO San Giovanni di Dio e per questo motivo si sta operando la progressiva dismissione dei servizi operanti;

preso atto che:
- la nuova dirigenza, dopo aver sospeso con immediatezza l'attività del Servizio di anatomia patologica del PO di Monserrato, da qualche tempo sta manifestando la volontà, o meglio "la urgenza e la improcrastinabilità di ripristinare la piena operatività della struttura", ma ancora nessun passo sarebbe stato fatto per mettere in atto queste intenzioni solo sulla carta;
- le attrezzature e i macchinari all'avanguardia, costati circa 430.000 euro, non possono restare a breve e lungo tempo inutilizzati in quanto molto sensibili al deterioramento per non utilizzo, e ciò renderebbe le macchine inservibili e da rottamare già dalle prossime settimane;
- fra gli altri, resta inutilizzato e a grave rischio di deterioramento definitivo anche un apparecchio per l'immunoistochimica, costato oltre 130.000 euro;
- nello staff dell'anatomia patologica del PO di Monserrato sarebbe presente anche del personale neolaureato in via di formazione a contratto, che attualmente sarebbe impossibilitato a portare a termine la formazione già iniziata,

chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) quale sia stata la priorità e l'urgenza che ha determinato, il 12 luglio scorso, la sospensione immediata del Servizio di anatomia patologica istituito appena 18 mesi prima nel PO della Cittadella universitaria di Monserrato;
2) quali provvedimenti si intendano assumere allo scopo di salvaguardare dal deterioramento ,per non utilizzo tutti i costosissimi macchinari all'avanguardia acquisiti dal Servizio e pagati circa 430.000 euro;
3) se non ritenga assurdo che i reperti umani da analizzare vengano costantemente portati da Monserrato al PO San Giovanni di Dio, trasferimento che, oltre ai ritardi nei tempi di consegna della refertazione, avrebbe determinato un'ingestibile concentrazione di lavoro che avrebbe provocato e documentato confusione e gravi errori diagnostici;
4) se non ritenga necessario assumere l'impegno per ripristinare, con urgenza, il servizio di cui all'oggetto, proprio in previsione della chiusura definitiva del San Giovanni di Dio, scelta, peraltro, già operata da questo Esecutivo e inserita nel Piano sanitario regionale;
5) se non ritenga che la chiusura del Servizio di anatomia patologica del PO di Monserrato stia danneggiando, oltre che i pazienti, i contribuenti e anche gli studenti di medicina impossibilitati a portare a temine la formazione, mettendo in serio rischio il loro futuro professione e occupativo.

Cagliari, 8 novembre 2007