CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1053/A

INTERROGAZIONE CALIGARIS, con richiesta di risposta scritta, sui 200 esuberi tra i lavoratori delle imprese di pulizia della Regione, sulla riduzione dell'orario di lavoro per i 350 restanti e sulla decisione del consorzio aggiudicatario del bando di gara di assumere il personale necessario in base ad ordine alfabetico.

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La sottoscritta,

richiamate le interrogazioni, presentate il 12 giugno e il 20 luglio 2007, entrambe in attesa di risposta, sull'affidamento della gara per il servizio di pulizia, manutenzione delle aree verdi e facchinaggio della Regione;

appreso che:
- la ditta Fulgens Srl, mandante dell'associazione temporanea d'impresa (ATI) che, con la mandataria Consorzio nazionale servizi (CNS) a rl, si è aggiudicata il bando di gara, ha inviato le comunicazioni di preavviso di licenziamento ai 550 dipendenti;
- a partire dal prossimo 1° novembre, in attuazione del bando di gara internazionale espletato dalla Regione, dei 550 lavoratori ne verranno assunti soltanto 350 con orario di lavoro ridotto a tre ore rispetto alle attuali cinque ed una conseguente riduzione del 40 per cento della retribuzione;
- le assunzioni del personale necessario e previsto dalle esigenze contrattuali avverranno secondo l'ordine alfabetico;

rilevato che una delle imprese, oltre ad avere inviato le lettere di licenziamento, non ha pagato alcune competenze arretrate dovute ai lavoratori ed è in forte ritardo nel versamento dei contributi previdenziali;

sottolineato che:
- la nuova organizzazione del servizio prevista nel bando di gara, con i 200 esuberi e la drastica riduzione delle attività lavorative, oltre a devastanti conseguenze sull'occupazione, rischia di avere preoccupanti riflessi anche di natura igienico-sanitaria;
- il criterio di assunzione del personale in base all'ordine alfabetico, oltre ad aspetti assurdi, non tiene conto, anche per l'espletamento del lavoro, delle diverse professionalità e delle condizioni di ciascun addetto;

evidenziato che:
- le organizzazioni sindacali regionali, di categoria e aziendali CGIL-CISL-UIL, dopo alcuni mesi di proroga della data di entrata in vigore del bando di gara, hanno diffidato le imprese dall'assumere atteggiamenti unilaterali tendenti a colpire i lavoratori e hanno chiesto un incontro urgente per definire le modalità di passaggio dei lavoratori;
- il periodo di proroga, ottenuto dopo azioni di sciopero e manifestazioni di protesta davanti agli uffici dell'Amministrazione regionale, non ha ancora trovato soluzioni che garantiscano l'occupazione dei lavoratori coinvolti anche attraverso processi di ricollocazione;

preoccupata che i lavoratori, prevalentemente donne con famiglie monoreddito, esasperati per la grave situazione di disagio in cui si trovano e dall'assenza di prospettive, possano dar vita ad un inasprimento delle azioni di protesta e a gesti di disperazione;

richiamato il verbale di incontro sottoscritto, dopo una dura lotta dei lavoratori, il 27 settembre 2006 dal Presidente della Regione, Renato Soru, e dai rappresentanti sindacali confederali, di categoria e aziendali in cui è stato concordato "il rispetto da parte dell'impresa aggiudicataria del CCNL; di privilegiare nel criterio di assegnazione l'impresa che non ricorrerà al subappalto; di confermare l'attuale impegno lavorativo (ore lavoro) limitandolo a un solo turno; di verificare l'eventuale esistenza di problemi occupazionali per individuare le opportune soluzioni",

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per conoscere se non ritengano opportuno:
1) convocare urgentemente le organizzazioni sindacali e le imprese aggiudicatarie dell'appalto per evitare decisioni unilaterali provocatorie e non coerenti con quanto convenuto e concordato con la Presidenza della Giunta;
2) valutare la possibilità di integrare, attraverso atti aggiuntivi, il bando di gara affinché sia rispettato l'impegno di mantenere le 5 ore quotidiane per i lavoratori assunti e sia drasticamente ridotto l'impatto numerico sugli occupati;
3) concedere un'ulteriore proroga dell'attuale servizio in modo da eliminare lo stato di incertezza e consentire che il confronto sindacati-Regione-aziende riprenda con serenità nell'interesse generale alla ricerca delle migliori soluzioni per evitare che si creino nuovi disoccupati in un settore di per sé debole e precario.

Cagliari, 24 ottobre 2007