CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1045/A
INTERROGAZIONE DIANA - LIORI, con richiesta di risposta scritta, sul progetto per la fruizione del Colle di Tuvixeddu commissionato dalla Giunta regionale a tale Gilles Clément.
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I sottoscritti,
premesso che:
- si apprende dalla stampa che la Giunta regionale avrebbe consegnato al Comune di Cagliari copia di un progetto per la fruizione del parco archeologico del Colle di Tuvixeddu, il quale prevedrebbe profondi interventi di trasformazione dell'area finalizzati a renderla fruibile per attività culturali e di spettacolo;
- il progetto di cui sopra sarebbe stato commissionato dalla Giunta regionale a tale Gilles Clément;
considerato che:
- il progetto di cui sopra comporterebbe la realizzazione di un ponte tra le due sponde del canyon che attraversa il parco archeologico, di un tunnel scavato al di sotto del canyon, in cui dovrebbero essere ubicati un museo e una sala cinematografica, di passerelle ancorate alle pareti del canyon, di un anfiteatro all'aperto da 5.000 posti e di un parcheggio interrato per 300 auto;
- il progetto prevedrebbe inoltre l'interramento delle tombe della necropoli, la cui fruizione sarebbe consentita esclusivamente per mezzo di riproduzioni multimediali tridimensionali che sarebbero ospitate presso Villa Mulas, all'interno del parco;
valutato che:
- il progetto di cui sopra appare passibile di arrecare danni irreparabili a un'area archeologica di fondamentale importanza, ritenuta tra le più importanti necropoli del bacino del Mediterraneo, sia a causa delle profonde modificazioni che si intendono apportare al sito che del massiccio afflusso di visitatori che si prevede di attrarre;
- il progetto non tiene in alcun conto i principi di tutela del paesaggio e dell'identità dei luoghi che sono alla base del Piano paesaggistico regionale adottato con delibera n. 22/3 del 24 maggio 2006;
rammentato che:
- con delibera n. 5/23 del 7 febbraio 2007, la Giunta regionale ha disposto che l'approvazione del progetto di valorizzazione del parco archeologico equivarrà a dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, con contestuale esproprio dell'area in cui essa dovrà sorgere, la quale è interessata da un Piano integrato d'area in avanzata fase di realizzazione, bloccato dall'Amministrazione regionale e oggetto di contenzioso presso il Tribunale amministrativo regionale della Sardegna su iniziativa della società titolare dell'area;
- relativamente al Piano integrato d'area in fase di realizzazione, la delibera di cui sopra contiene le seguenti affermazioni:
a) "La necropoli, che si è conservata a lungo in una condizione di equilibrio millenaria, è oggi a rischio. Il luogo con una spiccata identità e peculiarità rischia infatti di essere banalizzato da interventi superflui ed incoerenti e l'impressione generale che si ricava percorrendo il sito è che con i lavori sinora effettuati lo stesso stia subendo modifiche importanti, che la configurazione originaria stia cambiando e sia cambiata in parti significative, che l'idea che ha mosso il progetto sia quella di realizzare uno scenario da giardino pubblico, gradevole, attraente, consumabile, in una visione parziale e riduttiva dell'ambiente, della storia e del paesaggio";
b) "L'impressione è che alla base degli interventi vi sia un'idea che non è condivisibile: quella di bonificare e abbellire il contesto della necropoli, come se lo si ritenesse inespressivo, difettoso sul piano formale ed estetico. E in realtà la sequenza degli interventi in corso lede il carattere costitutivo dell'antica necropoli e delle stratificazioni ulteriori, il cui tratto distintivo era quello della cupezza, dell'inquietante senso di desolazione che i luoghi spogli e aridi suscitano. L'idea di attenuare (e adulterare questo carattere) non è condivisibile e desta perplessità la stessa idea di rendere agevolmente percorribile l'area in ogni sua parte";
c) "Alla disposizione delle sepolture connessa - derivata dalla morfologia del terreno e quindi naturale - si sovrappone un artificio geometrico, arbitrarie direttrici, una gerarchia che mette in subordine l'immagine della necropoli. La stessa intensiva messa e/o rimessa in luce di sepolture non appare giustificata né sul piano della percezione dei manufatti, né sul piano della fruibilità, né sul piano della conservazione degli stessi e della sicurezza. Altro elemento lesivo del paesaggio archeologico e dell'integrità delle superfici di strato, delle unità stratigrafiche sono le intensive canalizzazioni per sottoservizi presenti nell'area";
sottolineato che:
- il tunnel che il progetto prevede sia scavato al di sotto del canyon rientrerebbe in una zona del parco costellata di sepolture;
- il progetto prevedrebbe, inoltre, che numerosi spazi all'interno del parco siano adibiti a giardini e in particolare è previsto che in una vasta area siano coltivati papaveri;
- il progetto prevedrebbe la realizzazione di edifici di varia natura e di un'area attrezzata per la pratica sportiva,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport affinché riferiscano:
1) per mezzo di quali procedure ad evidenza pubblica la Giunta regionale è pervenuta a commissionare a tale Gilles Clément la realizzazione di un progetto per la fruizione del parco archeologico di Tuvixeddu;
2) sulla base di quali titoli si è deciso di commissionare a tale soggetto la realizzazione del progetto;
3) a quanto ammonta la somma stanziata dalla Giunta regionale per la realizzazione del progetto e con quali atti ne è stato disposto l'impegno;
4) se è stata verificata la coerenza del progetto con i principi del Piano paesaggistico regionale e con le norme tecniche di attuazione;
5) se non ritengono che il progetto presenti rischi maggiori per la tutela del paesaggio e dell'identità del Colle di Tuvixeddu rispetto a quello relativo al Piano integrato d'area bloccato dall'Amministrazione regionale;
6) se il progetto è già stato approvato con delibera della Giunta regionale e, in caso affermativo, in quale data e per quali ragioni non è stata ricercata alcuna intesa con il Comune di Cagliari;
7) quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di ritirare il progetto trasmesso al Comune di Cagliari e di consentire la realizzazione del progetto relativo al Piano integrato d'area "Sistema dei Colli", già in avanzata fase di realizzazione, ritenendolo assai meno dannoso per la tutela del paesaggio e dell'identità del Colle di Tuvixeddu rispetto a quello commissionato a Gilles Clément.
Cagliari, 18 ottobre 2007