CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1044/A
INTERROGAZIONE VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sull'attivitą estrattiva nell'area ex Palmas Cave di Sant'Antioco.
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Il sottoscritto,
considerato che:
- sembrerebbe che nel Comune di Sant'Antioco, nell'area della ex cava della societą Palmas Cave, da circa due mesi siano in corso attivitą di asportazione e lavorazione a scopo produttivo di materiale inerte;
- tale area, che ha un'estensione di circa 200 ettari e si trova a circa 600 metri dalla linea di battigia, č ricompresa all'interno di un territorio sottoposto a vincolo paesaggistico;
- l'intero comprensorio della ex cava, che consentiva l'approvvigionamento di materia prima alla fabbrica di ossido di magnesio Sardamag, č stato definito dal PPR "Area mineraria dismessa" ed č pertanto soggetto esclusivamente ad interventi di riqualificazione e rinaturalizzazione dei siti antropizzati, secondo scelte condivise tra Regione ed enti locali;
- non risulta che esista attualmente un progetto di recupero dell'area, approvato da tutti gli enti preposti, secondo le normative vigenti in materia;
- gli attuali lavori di asportazione sembrerebbero comunque consistere nel solo prelievo incontrollato e lavorazione in loco dei materiali ivi presenti, senza nessuna opera di rinaturalizzazione;
- l'area č oggetto di bando internazionale per la cessione in affitto dei luoghi e detto bando prevede, oltre alla possibilitą di realizzare volumi a scopo turistico, il recupero e la rinaturalizzazione dell'intero comprensorio;
- in data 7 settembre 2007, il responsabile del Servizio delle attivitą estrattive della Regione ha inviato una nota ad una ditta di Iglesias, nella quale si dichiara che i lavori di asportazione a scopo produttivo precedentemente descritti non presentano alcun profilo di attivitą non autorizzata, in quanto riconducibili a permessi rilasciati in vigenza delle autorizzazioni di cava,chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, l'Assessore regionale dell'industria e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per sapere:
1) se risponda al vero che a Sant'Antioco, nell'area dell'ex Palmas Cave, sia in corso attivitą di asporto e lavorazione in loco a scopo produttivo di materiale inerte;
2) se risulti all'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente che sia stato acquisito il prescritto nulla osta dell'ARPAS, relativo alla caratterizzazione del materiale (terre e rocce di scavo) prima del suo utilizzo (ex articolo 186 del decreto legislativo n. 152 del 2006) e siano stati accertati la destinazione e l'ambito di utilizzo di tale materiale;
3) se siano state acquisite le prescritte autorizzazioni da parte dell'Assessorato regionale dell'industria, secondo quanto previsto dagli articoli 17 e 19 della legge n. 443 del 2001, per il riutilizzo di terre e rocce da scavo derivanti da rimaneggiamento di materiali da attivitą estrattiva;
4) se tali attivitą non configurino un'azione di modifica del paesaggio a scopo produttivo, che parrebbe assolutamente in contrasto con i vigenti vincoli paesaggistici su tale territorio;
5) se non appaia quanto meno contraddittorio che lo stesso Assessorato regionale dell'industria, che promuove un bando internazionale per la riqualificazione e rinaturalizzazione dei luoghi, autorizzi ditte private ad asportazioni a scopo produttivo senza indicare limiti, modalitą e stato finale del sito dopo tali lavori;
6) se l'attuale attivitą di asporto e lavorazione, qualora confermata, non costituisca essa stessa una turbativa del bando, in quanto rischia di comportare un'ulteriore alterazione dello stato dei luoghi, dai risvolti imprevedibili, che potrebbe incidere in maniera significativa sui costi di risistemazione morfologica e del verde del sito in parola;
7) se la vigenza del PPR non costituisca comunque un divieto insormontabile che impedisca qualsiasi intervento che pregiudichi ulteriormente lo stato dell'area ex Palmas Cave, in particolare vietando qualsiasi attivitą di saccheggiamento degli inerti, gią abbattuti e colonizzati dalla vegetazione spontanea, senza che vi sia un progetto organico di recupero e riqualificazione;
8) se vi sia notizia dell'attivitą di controllo esercitata dalle altre istituzioni a cui comunque spetta il concorso nell'azione di vigilanza sul territorio;
9) quali iniziative intendano assumere in via d'urgenza per accertare eventuali responsabilitą dei fatti e per impedire che possano essere ulteriormente realizzate attivitą di manomissione di luoghi e siti, protetti dalle norme del PPR e oggetto di delicati e organici interventi di riqualificazione, miranti a rendere i comprensori del Sulcis nuovamente fruibili a fini di sviluppo ecocompatibile.Cagliari, 18 ottobre 2007