CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1034/A
INTERROGAZIONE CUCCU Giuseppe, con richiesta di risposta scritta, sulla riduzione delle tariffe nella tratta ferroviaria San Gavino-Cagliari.
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Il sottoscritto,
constatato che il 10 settembre 2007 è stata inaugurata la nuova stazione ferroviaria di San Gavino, una delle più importanti in Sardegna, destinata ad accrescere ancora di più il suo ruolo a livello regionale una volta completati i lavori per la realizzazione del doppio binario nella tratta San Gavino-Cagliari;rilevato che, avendo Trenitalia introdotto da diversi anni una tariffazione a fasce chilometriche, i pendolari della tratta San Gavino-Cagliari pagano, quale corrispettivo di una distanza di percorrenza pari a 50,300 chilometri, un prezzo corrispondente a quello applicato a chi percorre in treno 60 chilometri;
accertato che la distanza di percorrenza della tratta San Gavino-Cagliari con la nuova stazione ferroviaria si è ridotta di circa 600 metri, passando dai 50,300 ai 49,700 chilometri circa;
rilevato che la distanza chilometrica del percorso ferroviario tra San Gavino e Cagliari è scesa al di sotto dei 50 chilometri e dunque a rigor di logica non è più applicabile la tariffazione prevista per la fascia chilometrica che va dai 51 ai 60 chilometri, ma quella relativa alla fascia che va dai 41 ai 50 chilometri;
constatato che le abbreviazioni si ripercuotono anche su altre tratte ferroviarie, e dunque anche pendolari di altre tratte potrebbero trovarsi nella medesima situazione;
appreso che, nonostante questo, Trenitalia ritiene di non dover abbassare le tariffe, portando a giustificazione di tale posizione l'articolo 19, paragrafo 2, ultimo comma, del proprio regolamento disciplinante "condizioni e tariffe per il trasporto delle persone sulle linee delle Ferrovie dello Stato", ai sensi del quale "nel calcolo della distanza tassabile non si deve tener conto degli abbreviamenti di percorso determinati dalla realizzazione di nuove linee direttissime e da opere di rettificazione, di raddoppio o quadruplicamento eseguite sulla rete ferroviaria";
precisato che appare dubbia la legittimità della citata disposizione, posta a danno degli utenti, anche perché nel citato regolamento nulla si stabilisce per le ipotesi di aumenti delle distanze di percorrenza, con la conseguenza che appare molto probabile che al verificarsi di tali eventualità si provveda automaticamente a corrispondenti incrementi delle tariffe;
rilevato, altresì, che l'articolo 19 citato non appare comunque applicabile al caso in oggetto in quanto: 1) non si tratta di una nuova linea direttissima; 2) non può parlarsi di "rettificazione", poiché con tale termine deve intendersi uno spostamento lieve e non la realizzazione ex novo di una stazione e di binari per diversi chilometri; 3) non c'è stato raddoppio o quadruplicamento eseguiti su una rete ferroviaria, ma la realizzazione di una nuova rete;
appreso che si sta estendendo a macchia d'olio la protesta dei pendolari della tratta San Gavino-Cagliari, che non chiedono sconti, ma solo di pagare il giusto senza essere per l'ennesima volta beffati;considerato che, invece, il servizio ai viaggiatori in Sardegna è ancora estremamente scadente e non si è mai visto il minimo risarcimento a fronte dei disagi e dei disservizi che sono invece all'ordine del giorno,
chiede di interrogare l'Assessore regionale dei trasporti per sapere quali provvedimenti intenda assumere per spingere Trenitalia a provvedere all'applicazione, nella tratta San Gavino-Cagliari, delle tariffe relative alla fascia che va dai 41 ai 50 chilometri in conseguenza dell'avvenuta riduzione del relativo percorso ferroviario, al fine di evitare il perdurare di una situazione di grave pregiudizio per tutti i pendolari che viaggiano ogni giorno da San Gavino verso il capoluogo.
Cagliari, 8 ottobre 2007