CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1030/A
INTERROGAZIONE LIORI - DIANA, con richiesta di risposta scritta, sulle ripetute aggressioni nei confronti del personale medico dell'Azienda sanitaria locale n. 8.
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I sottoscritti,
premesso che, nella giornata del 3 ottobre 2007, una psichiatra in servizio presso il Centro di igiene mentale di Senorbì, facente capo all'ASL n. 8 di Cagliari, è stata chiamata per l'esecuzione di un trattamento sanitario obbligatorio nel Comune di Barrali; aggredita dal paziente, la psichiatra ha riportato una frattura ad un braccio;
considerato che episodi del genere sono all'ordine del giorno sia nei servizi territoriali che negli ospedali dell'ASL n. 8 ed è pertanto necessario sollevare con forza il problema della sicurezza del personale medico e dei familiari che si trovano a contatto diretto con pazienti in preda a crisi psichiatriche, nonché dei pazienti stessi;
valutato che, nel corso degli ultimi tre anni, nulla è stato fatto al fine di incrementare il livello di sicurezza in cui vengono gestite le situazioni come quella testé descritta, la cui incidenza è infatti cresciuta fino a diventare inaccettabile;
sottolineato che il periodo in cui si è verificato il disimpegno della Regione e dell'ASL nei confronti dei medici impiegati in mansioni ad elevata pericolosità e l'aumento delle aggressioni coincide con i mandati dell'attuale Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e dell'attuale direttore generale dell'ASL, i quali hanno dimostrato la loro assoluta inadeguatezza nell'affrontare il problema,
chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale affinché riferisca
1) se è a conoscenza delle aggressioni che, con frequenza sempre maggiore, si verificano ai danni dei medici in servizio presso l'ASL n. 8 e delle inaccettabili condizioni di sicurezza in cui essi sono costretti a operare;
2) quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di accrescere il livello di sicurezza dei medici che operano a contatto diretto con pazienti soggetti a crisi psichiatriche di natura aggressiva e in particolare di quelli chiamati ad eseguire trattamenti sanitari obbligatori;
3) se intende riconoscere la responsabilità del direttore generale dell'ASL n. 8 nello scadimento del livello di sicurezza in cui operano i medici in servizio presso l'azienda e pertanto revocare il suo mandato;
4) se intende riconoscere la propria responsabilità per le inaccettabili condizioni di sicurezza in cui sono costretti a operare i medici del Servizio sanitario regionale e rassegnare le dimissioni dall'incarico.Cagliari, 4 ottobre 2007