CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1004/A
INTERROGAZIONE PISANO, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di richiedere un provvedimento di reintegrazione nel posto di lavoro a favore dei giovani affetti da favismo, dichiarati inidonei e collocati in congedo pur in costanza di servizio militare e di elevazione dei limiti di età per l'arruolamento nelle forze armate.
***************
Il sottoscritto,
considerato che recentemente la stampa nazionale e isolana ha riportato con grande risalto la favorevole notizia secondo la quale il Ministro della difesa, Arturo Parisi, sulla base del documento conclusivo della commissione scientifica da lui recentemente disposta, ha incaricato gli organi tecnici della difesa di avviare l'iter di modifica della normativa attualmente in vigore (decreto ministeriale 14 aprile 2000) in relazione all'arruolamento dei soggetti affetti da deficit da G6PDH (glucosio-6-fosfato deidrogenasi, cosiddetto favismo);
preso atto che l'attesa iniziativa ministeriale è utilmente nata a seguito dell'attenzione amplificatrice che gli stessi mass media avevano dato di numerosi casi di palesi ingiustizie nei confronti di chi, già abile arruolato (aveva regolarmente prestato il servizio militare di leva), è stato dichiarato dopo alcuni mesi o, in alcuni casi, anche dopo qualche anno di arruolamento volontario, inabile e congedato provvisoriamente e illimitatamente senza alcun riconoscimento risarcitorio;
rilevato che l'incidenza in Sardegna della patologia di deficit da G6PDH, meglio nota come favismo, è del 18 per cento dell'intera popolazione (le valutazioni scientifiche riportano che circa 300.000 sardi ne siano affetti) e che invece l'incidenza nel resto dell'Italia sia valutata nella misura del 6 per cento nell'Italia meridionale e di appena l'1 per cento nell'Italia settentrionale e che, pertanto, in questi anni si è consumata una inaccettabile forma di discriminazione a danno di tantissimi giovani sardi che, di fatto, sono rimasti esclusi dalla possibilità di un concreto sbocco professionale riferito ad un possibile impiego presso le forze armate;
atteso che, oltre all'apprezzabile provvedimento ministeriale che consentirà, appena adottato, per il futuro l'accesso dei nostri giovani, sardi e non sardi, agli impieghi presso le forze armate, pur affetti da deficit di G6PDH, è necessario restituire una opportunità occupazionale, che è stata loro ingiustamente sottratta, alle migliaia di giovani finora rimasti esclusi o ancora peggio a quelle centinaia di giovani in costanza di esercizio di servizio militare incomprensibilmente penalizzati da iniqui provvedimenti di immediata collocazione in congedo,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere quali utili iniziative intendano portare avanti presso il Ministro della difesa al fine di richiedere che, oltre all'annunciato provvedimento di rimozione dell'ingiusta inidoneità al servizio militare dei giovani affetti da deficit da G6PDH, possa essere adottato anche un provvedimento che preveda le seguenti misure di equità giuridica e di riconoscimento di diritti costituzionalmente previsti:
1) reintegro nel posto di lavoro, nel ruolo e nella carriera dei giovani militari che, in costanza di servizio, siano stati ingiustamente penalizzati da una dichiarazione di inidoneità sanitaria e immediatamente collocati in congedo provvisorio illimitato perché risultati affetti da deficit da G6PDH;
2) elevazione del limite di età di almeno cinque anni per la partecipazione ai bandi di arruolamento presso tutti i corpi delle forze armate per tutti i giovani che risultano affetti da deficit da G6PDH.Cagliari, 25 settembre 2007