CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 998/A
INTERROGAZIONE CACHIA, con richiesta di risposta scritta, sui requisiti meno favorevoli previsti, rispetto ai regionali, per la stabilizzazione dei lavoratori della sanità.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- con legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria), è prevista la stabilizzazione dei lavoratori precari a livello regionale che abbiano prestato la loro opera per almeno 30 mesi nell'ultimo quinquennio;
- con deliberazione della Giunta regionale n. 22/33 del 7 giugno 2007 è stato approvato il Piano per il superamento del precariato nella sanità pubblica 2007-2011;considerato che:
- i requisiti previsti nel Piano per il superamento della precariato in sanità sono molto più restrittivi rispetto a quelli contenuti nella finanziaria, prevedendo un periodo di 36 mesi di lavoro nell'ultimo quinquennio;
- numerose ASL hanno lamentato tale situazione sperequativa per gli effetti negativi che produrrebbe, chiedendo un correttivo;rilevato che:
- se tali requisiti venissero mantenuti, oltre cento lavoratori precari, a parità di requisiti rispetto ai lavoratori degli enti regionali, sarebbero esclusi dalla stabilizzazione, con evidente disagio e conseguenze drammatiche d'ordine sociale e personale;
- una disparità così marcata non è accettabile in un regime di parità di diritti dei lavoratori;considerato che:
- la gestione del servizio sanitario regionale è stato interamente delegata alla Regione Sardegna in seguito all'emendamento n. 102 della finanziaria 2007 dello Stato, assumendosi la Regione gli oneri finanziari e gli aspetti organizzativi delegati, attraverso un'assunzione di responsabilità diretta in seguito alla vertenza sulle entrate;
- la Regione Sardegna rivendica, almeno a parole, un più ampio livello di autonomia per le decisioni di carattere normativo sul personale che, di fatto, è da considerarsi dipendente dalla Regione stessa;preso altresì atto che:
- in data 2 agosto 2007 il presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale ha inviato all'Assessore competente, a nome dell'intera Commissione, l'invito a modificare la deliberazione della Giunta n. 22/33 del 7 giugno 2007;
- in data 3 settembre 2007 l'Assessore ha risposto negativamente all'invito del presidente della Commissione, argomentando che i requisiti della sanità sono desunti dalla legge finanziaria dello Stato, per cui il periodo del servizio prestato in via precaria utile per l'eventuale stabilizzazione non può essere inferiore a 36 mesi, anche non continuativi, nell'ultimo quinquennio;chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se:
1) non giudichi inammissibile la condizione di disparità applicata a lavoratori di pari livello operativo, a prescindere dal settore di impiego;
2) non ritenga necessario impegnare gli uffici per la ricerca di una soluzione che non danneggi gravemente un centinaio di lavoratori;
3) non ritenga di assumere iniziative di particolare urgenza, in considerazione del fatto che, nel caso piuttosto insolito del rispetto delle scadenze, il 30 settembre la Regione, secondo il Piano di superamento del precariato, dovrà definire, unitamente a ciascuna azienda sanitaria, il quadro complessivo e la tempistica della stabilizzazione dei precari.È inaccettabile, a parere del sottoscritto, che si chiuda la porta in faccia a lavoratori, i quali, pur avendo prestato la loro opera per lo stesso periodo (30 mesi) dei lavoratori regionali stabilizzandi, si vedrebbero completamente esclusi da qualunque prospettiva di un lavoro sicuro dopo una così lunga e sofferta attesa.
Cagliari, 20 settembre 2007